• Davide ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di ORIENTAMIXORIENTAMIX il 3/11/2011

    Caro Carlo, grazie per il tuo intervento!!
    Sono consapevole della complessità del tema che affronto e anche del fatto che Orientamix sia ancora un’ idea un po’ “utopica” che per essere realizzata dovrà essere ridimensionata e “limata”.
    Provo a rispondere ai punti che mi proponi:
    1)
    Perchè spesso chi va molto bene a scuola non ottiene risultati altrettanto soddisfacenti nella vita professionale e viceversa?”

    Io penso che per avere successo in un determinato impiego, il candidato ideale debba saper mettere in pratica le basi teoriche apprese ma anche possedere delle attitudini specifiche che la scuola non permette di sondare. Orientamix farebbe da “tampone” anche in questo senso, incentrando le proprie iniziative su attività pratiche tali da poter valutare a 360° le attitudini verso un mestiere, uno sport o un’ attività artistica.
    L’individuo è in continua evoluzione per cui le certificazioni, a volte o spesso, non riflettono matematicamente ed effettivamente il valore personale degli studenti”

    Sono perfettamente d’accordo, per questo il mio progetto abbraccia tutto il percorso scolastico dei giovani e prevede le stesse attività base per tutti, indipendentemente dai risultati scolastici.Laddove vengano evidenziate particolari attitudini, allora verranno proposti degli approfondimenti mirati e facoltativi.
    2)La scuola ha molteplici compiti tra i quali rientra quello dell’orientamento.
    Se parliamo di scuola dell’obbligo, di sicuro non deve fornire lavoratori ma cittadini culturalmente preparati con spirito critico e capacità di costruirsi un percorso di vita.
     3) Non capisco il nesso di questa considerazione con il mio progetto.
    4)E’ vero, in Italia si corre quel rischio, ma la meritocrazia e ben altro e va al di là delle competenze certificate. Le competenze si misurano sul campo, non sulla carta.
    5)Le attività di Orientamix non prevedono delle “valutazioni”, ma la raccolta di un’insieme di informazioni basate sul responso degli osservatori (gli esperti dell’attività in questione, eventuali operatori di Orientamix, eventuali insegnanti accompagnatori) e sulle impressioni dei singoli partecipanti (attraverso la somministrazione di un questionario per esempio).
    6)Credo che vorranno essere coinvolti se si sarà in grado di esporre loro l’utilità del progetto e i benefici che ne trarranno.
    7)Secondo me il momento storico è ideale e fertile per iniziative di questo tipo, come emerge dalle linee guida in materia di orientamento (documento che ho postato recentemente) del MIUR.
    Le scuole sono state sensibilizzate rispetto all’importanza di questo tema e diverse regioni, come la mia (il Friuli-Venezia Giulia) sostengono attraverso l’erogazione di contributi alle scuole le attività educative e orientative per la prevenzione e riconversione della dispersione scolastica.

    Farò tesoro dei tuoi suggerimenti, in particolare quello di prevedere mosse alternative in caso di ostacoli insormontabili :)
    Grazie ancora e spero di poter leggere presto altri tuoi contributi!