• Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Un nuovo Carro di TespiUn nuovo Carro di Tespi il 1/2/2011

    Ciao Giuseppe,
    è un piacere rileggervi e rivedervi qui in kublai.
    Così come avvenne negli anni 90, la storia oggi ci ripresenta la stessa necessità di effettuare un cambiamento nel teatro, cioè passare da un teatro statico e per tutti a un teatro futurista di nicchia. Una esigenza allora come oggi di rinnovamento teatrale. Ciò che realizzò Valente fu, in effetti, un “Teatro Futurista”.
    Devo farvi i miei complimenti e devo, anche, ammettere che pensavo aveste abbandonato l’idea, visto l’ingente investimento. Ebbene, sono felice che abbiate smentito i miei pensieri. Ho visitato il sito con attenzione e, seppure sia in una prima fase di elaborazione, trovo sia ben fatto.
    Le mie perplessità sono estremamente rivolte a due aspetti prevalenti: la struttura è regolarmente provvista di tutti i sistemi di sicurezza per il pubblico (uscita,corridoi,ecc.)? Ho letto che il Carro di Tespi realizzato da Valente era una struttura leggera attrezzata di dispositivi per l’illuminazione della sala e per le luci di scena, il tutto ricoperto da tela impermeabile, facilmente trasportabile per mezzo di un camion; il trasporto degli attori e del personale era, invece, previsto a mezzo di autobus.
    Anche da voi tutto appare studiato per offrire con il minimo ingombro in massimo rendimento. La preoccupazione mi appare, però, rivolta alla sistemazione e alla sicurezza del pubblico, ma anche all’indispensabile comfort degli artisti. Su ciò non ho visto nulla sul sito, ma ritengo che la vostra esperienza vi abbia fatto, già, esaminare questi aspetti.
    Nella mia piccola esperienza, ho sempre considerato il rapporto scena/spettatore motivato dall’idea dell’ordine, del rigore seppure nell’essenzialità della sala e delle strutture utilizzate. Questo a mio parere contribuisce a garantire la massima concentrazione al teatro ed a favorire l’effettiva comprensione da parte dello spettatore, come se l’impianto debba a sua volta contribuire alla formazione del pubblico.
    Ritengo sia indispensabile puntare su elementi qualitativi al fine di non scadere su una struttura palco scenica (permettetemi il termine) di piazza.
    A presto
    Angelita