• Francesca ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Le SedieLe Sedie il 2/7/2010

    Ciao a tutti,
    ecco qua, una scheda dettagliata di quello che sarà il centro Le sedie. Sinceramente pensavo che non ci stesse!

    Presentazione progetto Le sedie

    Si apre il sipario. Penombra. Il vecchio, in piedi su uno sgabello, è affacciato alla finestra di sinistra. La vecchia accende la lampada a gas. Luce verde.

    Le sedie di Eugène Ionesco inizia così: in un faro solitario, sperduto in mezzo al mare, due vecchietti aspettano l’arrivo di un gruppo di convitati che ha la consistenza di un’allucinazione, mentre lo spazio è invaso mano a mano da sedie vuote. Per i due vecchietti ogni sedia è un personaggio, ogni sedia ha una sua precisa identità. Ed è questo che li porta ad aprirsi, a raccontarsi in una solitudine che si fa sempre più grande, direttamente proporzionale al numero delle sedie che sono in scena.
    Noi vorremmo metterci sulle tracce dell’immaginazione di Ionesco, fare di ogni sedia un personaggio – la sedia “regina”, la sedia “ingrugnita”, la sedia “seduttrice” e così via – e farla incontrare con una persona in carne ed ossa. Tante sedie, tante persone, tanti spettatori. Ognuno con una propria identità da raccontare, da mettere in gioco e da condividere per la creazione di un’identità, ulteriore, collettiva. “Le sedie”.
    Noi crediamo che questo spazio fatto di sedie non corra il pericolo di trasformarsi in una torre di Babele – ovvero nell’esibizione inascoltata della propria individualità – e nemmeno di congelarsi nell’imbarazzo muto del confronto, ma che porti alla creazione di uno spazio di condivisione, quindi di una storia comune da raccontare e da ascoltare.
    “Le sedie” è un centro di narrazione, che vuole farsi ricettacolo di storie: una struttura che accolga iniziative culturali, formative e sociali che vertono intorno al tema del racconto, della scrittura, della lettura e della memoria. Un archivio di storie, ricordi e testimonianze orali (una mnemoteca) che abbiano la possibilità di manifestarsi secondo diverse espressioni artistiche: teatro, cinema, letteratura e fotografia.
    Il centro di narrazione “Le sedie” ha trovato la sua collocazione a Labaro.
    Nata all’inizio del ‘900 a ridosso della via Flaminia, sulle sponde settentrionali del Tevere, Labaro ha ormai un secolo di storia ed è una delle chiavi d’accesso a Roma più omogenee dal punto di vista antropologico e sociale. Per lungo tempo ha costituito un ponte verso la campagna dell’agro romano, poi l’urbanizzazione metropolitana l’ha inglobata alla capitale, ma non è mai riuscita ad omologarla allo status di una periferia. Labaro è un posto di confine con le caratteristiche di un paese e i servizi di un’area metropolitana. Tutti i servizi, tranne quelli culturali.
    “Le sedie” si pone come spazio interattivo, punto di attrazione culturale per gli abitanti del posto, proponendo una delle attività più vecchie del mondo (raccontare storie) e offrendo, allo stesso tempo, un servizio nuovo per la città di Roma (la mnemoteca).

    Programmazione del centro

    La programmazione artistica del centro avrà un’impronta culturale e sociale.

    Il centro ha sede a Roma, a Labaro a vicolo del Labaro, a 15 minuti di trenino da Piazza del Popolo. Avrà una capienza di circa 60 spettatori.

    Questi sono i servizi e le iniziative che offrirà:

    Ogni settimana si svolgeranno appuntamenti fissi:
    - cicli di lettura ad alta voce per bambini, adolescenti, adulti e anziani;
    - proiezioni cinematografiche.

    Ogni mese si programmerà un calendario con le seguenti iniziative:
    - spettacoli di teatro di narrazione
    - incontri con esperti del settore, scrittori, attori e registi
    - serate libere per lasciare spazio al pubblico di raccontarsi;
    - letture interattive per bambini (storie-game) e per adulti (storie-detective).

    Ogni quattro mesi i collaboratori dell’impresa si impegneranno a raccogliere testimonianze e storie orali che verranno trascritte e pubblicate sul sito online e su una piccola rivista quadrimestrale e che ogni volta indagheranno un tema diverso; verrà allestita una mostra fotografica intorno al tema prescelto.

    Durante l’anno:
    - laboratori di scrittura creativa, di teatro di narrazione e di linguaggio cinematografico, di tecnica visiva e narrativa;
    - realizzazione di cortometraggi per raccontare storie con la macchina da presa.

    Alla fine di ogni anno verrà realizzato uno spettacolo teatrale basato sul materiale raccolto durante il corso dell’anno e che coinvolgerà tutte le persone che hanno partecipato alle attività de “Le sedie”.

    I soci

    L’azienda è composta da quattro soci, la maggior parte dei quali al di sotto dei trent’anni:

    Francesca Biancat, responsabile dell’area commerciale e della programmazione artistica.
    Attrice, regista e insegnante di teatro. Dopo essersi laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo e in pedagogia teatrale presso l’Accademia d’Arte drammatica “Silvio d’Amico” completa la sua esperienza teatrale lavorando per anni nell’organizzazione del festival “Le vie dei festival” di Roma, nella programmazione del Teatro Marrucino di Chieti e, per Teatri Uniti, nella distribuzione di alcuni spettacoli di Toni Servillo. Dal 2007 lavora con l’Associazione culturale “Il Rinoceronte” organizzando laboratori teatrali, rassegne cinematografiche e cicli di letture in collaborazione con alcuni teatri di Roma e le Biblioteche del comune di Roma.

    Valeria Lama, responsabile didattica;
    Laureata in Arti e scienze dello Spettacolo, Università La Sapienza di Roma. Segue il biennio di perfezionamento di pedagogia teatrale presso l’Accademia d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”, dal 2008 lavora a Napoli con il progetto Punta Corsara – Fondazione Campania dei Festival per la comunicazione e l’ufficio stampa. Parallelamente è responsabile di laboratori teatrali presso istituti scolastici superiori e presso Centro di salute mentale di Santa Maria Capua Vetere con l’associazione casertana Teatro Karawan.

    Andrea Pergolari, responsabile del cineclub e della mnemoteca.
    Scrittore, studioso di cinema e dottorando in Tecnologie digitali per la Ricerca nello spettacolo presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nel 2009 realizza insieme a Emanuele Salce il documentario su Luciano Salce “L’uomo dalla bocca storta” ottenendo una menzione speciale ai Nastri d’argento 2010. Dal 2007 lavora con l’Associazione culturale “Il Rinoceronte”.

    Anna Lisa Pulizzi, responsabile della redazione.
    Laureata in Scienze della comunicazione e in Pedagogia teatrale, presso l’Accademia d’Arte drammatica “Silvio d’Amico”, ha conseguito un master in “Editoria, management e giornalismo culturale”. Ha lavorato come mediatrice culturale nel centro ludico-didattico “La tribù del sole”, Arci Roma, impegnata nella promozione e tutela dei diritti umani tramite l’arte e con l’associazione Diritto al futuro. Attualmente collabora come redattrice ed editor con diverse case editrici.

    La struttura

    Questo centro avrà una sua identità precisa del tutto in linea con la sua filosofia: avrà tante sedie tutte diverse e ad ogni spettatore verrà assegnato un biglietto su cui è raffigurata una sedia. La ricerca della sedia assegnata è parte integrante del gioco: il biglietto/sedia, oltre a dare il diritto ad assistere all’iniziativa in programma, darà anche il diritto a prendere la parola alla fine di ogni incontro per raccontarsi e dialogare con tutto il pubblico presente. Nella speranza che Walter Benjamin si sbagliasse quando, nel 1960, dichiarava che ci stiamo addentrando in un’epoca in cui non ci sarebbe stato più spazio per la narrazione, perché gli uomini non avrebbero avuto più alcuna esperienza da condividere.
    Inoltre, una volta avviati i cicli di lettura, saranno gli stessi spettatori a poter proporre le storie e i racconti da leggere ad alta voce successivamente all’interno degli stessi cicli.

    L’inaugurazione del Centro “Le sedie” è prevista per il mese di dicembre, per cominciare a gennaio 2011 le attività vere e proprie.

    Gli utenti

    I servizi offerti vedranno come utenti bambini, adolescenti, adulti e anziani: uno spazio per mettere a confronto diverse generazioni. Un servizio che si avvicina molto alla funzione a cui adempievano pienamente certi rituali antichi, come quelli della lettura orale; come ricorda Doris Lessing, nel suo saggio Problemi, miti e storie, i nostri nonni ricevevano, grazie alla lettura di lunghi brani della Bibbia a messa, un’educazione alla complessità, al ragionamento […], cosicché il bambino doveva cercare di assimilare e di capire le parole lunghe, le idee difficili, le storie spesso potenti e sanguinose, le ambiguità delle parabole.