• andrea ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di LoveOrettoLoveOretto il 8/6/2010

    Grazie Angelita per il tuo appoggio, hai centrato il tema del progetto, la passione che sta al centro di tutto! E’ vero che il paesaggio è ciò che definisce il valore dell’immobile e del progetto, perchè la stessa casa in un altro contesto avrebbe un valore completamente diverso. Anzi magari non avrebbe alcun valore. A volte poi bisogna semplicemente cambiare sguardo per accorgersi della ricchezza che abbiamo davanti agli occhi.
    La fruizione dell’immobile e del nostro paesaggio morbido avverrà solo per un target specifico ma ci siamo promessi di aprirlo anche a chi vuole vivere una prima esperienza alternativa, quindi gente che vuole “cambiare” il proprio modo di viaggiare. Ecco perchè il nostro motto è “quando viaggiamo possiamo decidere se essere parte del problema o della soluzione”.
    Il concetto di distretto culturale funziona bene, ed è quello che stiamo cercando di mettere in sinergia. Abbiamo già individuato i possibili fruitori e attori del progetto. Settimana scorsa abbiamo partecipato a un bando di concorso (tra 2 settimane i risultati) per creare un evento in cui invitare i rappresentanti di queste categorie e farli dialogare assieme e co-creare gli sviluppi futuri, o almeno creare nuova criticità che ci aiuti a focalizzare sempre più obiettivi che vogliamo raggiungere. Al momento il progetto è appoggiato da Kublai, The Hub, il sindaco e l’ufficio tecnico di San Paolo Cervo, un investitore privato di Milano e tanti professionisti che stanno lavorando perchè il progetto si possa avviare. Abbiamo parlato molto, riteniamo io e Mattia, ma è arrivato il momento di attuare. Ecco perchè sto stringendo i tempi per la consegna del permesso di costruire. Al momento i costi del restauro rimangono abbastanza elevati (sui 250.000€) ma sto lavorando per cercare sponsor, aziende che vedano in Loveoretto un case study su cui investire. I costi sono calcolati in base a sistemi energetici alternativi e di materiali sostenibili, e ecocompatibili. Utilizzando più che si può materiale locale o trovato in loco (recuperato, restaurato e riposizionato). Questo vuol dire maggior costo ma per noi dona valore aggiunto. Sperimentare nuove metodologie significa appunto entrare veramente in un’ottica di sostenibilità, dove non si perda di vista nessun punto ma si cerchi un grande quilibrio di fondo delle singole parti.