• fabio ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 6/5/2010

    Ciao Marino questo può essere un avanzamento della bozza di progetto: cosa ne pensate?

    PROGETTO AUTISMO Fondare una struttura che si occupi dei ragazzi e di giovani adulti affetti da disturbi dello spettro dell’autismo cercando di svilupparne le capacità creative, auspicando così il loro passaggio da disabili assistiti a cittadini.

    PROGETTO AUTISMO
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    Premessa.
    COS’E’ L’AUTISMO
    L’autismo rappresenta un disturbo diffusosi purtroppo esponenzialmente nel corso degli ultimi vent’anni, un po’ su tutto il globo.
    Esso interessa la funzione celebrale: la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione, anche se attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.
    I SINTOMI DELL’AUTISMO
    Questo disturbo interessa la funzione celebrale. Esso azzera o limita, attraverso il fenomeno dell’ecoalia (ripetizione di parole udite, con intervalli immediati o più prolungati), la comunicazione verbale dei soggetti colpiti. Inoltre questi si muovono attraverso azioni stereotipate, e manifestano una grande attenzione all’abitudine, all’ordine delle cose: al contrario, l’inquietudine dovuta, ad esempio, allo spostamento di un oggetto ed all’impossibilità di riportarlo al suo posto originario, può provocare crisi di pianto o di riso, aggressività, ma anche passività assoluta dinanzi a qualsiasi stimolo.
    I TRATTAMENTI DELLA MEDICINA VERSO L’AUTISMO
    La natura complessa della malattia non ha permesso lo sviluppo di una ’strada’ certa: non è possibile attuare trattamenti uguali per tutti i soggetti, per tutte le età, per tutte le molteplici esigenze. In ogni caso, sono previsti dei ‘percorsi’ di crescita, che vedono nelle figure dei genitori due pilastri fondamentali, poichè essi possono, durante la vita quotidiana, sfruttare il massimo periodo utile d’apprendimento dei bambini, limitando di fatto le conseguenze dovute allo sviluppo dell’autismo.

    E DOPO?
    Qui si presenta il primo grande ostacolo per i soggetti autistici , il passaggio da bambini (dove anche se in modo discontinuo e disorganizzato è garantito la frequentazione scolastica) ad adulti.

    Il futuro (vero problema delle famiglie), nella maggioranza dei casi, gli autistici vivono con i genitori finché questi non potendo più assisterli li “affidano” ad istituti dove passeranno il resto della loro vita, alcuni i più fortunati vivranno in strutture assistite dove potranno eseguire dei piccoli lavori e vivere in comunità.

    Perché PROGETTO AUTISMO

    (Carattere Innovativo del Progetto).

    L’intento di progetto autismoI è trovare un’altra via all’integrazione. Forti di iniziative analoghe (l’officina dell’arte, cascina Rossago, ecc) dove è possibile percorrere e realizzare questo nostro sogno. Abbiamo pensato ad una struttura flessibile articolata in due parti. La prima di sostegno ai ragazzi studenti, dove è possibile un aiuto concreto per la formazione scolastica, permettendo il superamento di difficoltà legate all’approccio educativo. Utilizzando educatori formati con metodologie specifiche (A.B.A.., T.E.A.C.C.H.).

    La seconda, progetto autismo invece seguirà i ragazzi dopo la scuola inserendoli in un progetto artistico/professionale dove potranno conoscere e sviluppare processi lavorativi atti ad una creazione di un manufatto partendo dalla fase progettuale fino alla loro realizzazione. Finendo, (perché no?) anche da una possibile vendita con il pubblico.

    COME?
    L’idea che avevo in mente per il progetto è la seguente:

    creare una struttura che si occupi dei ragazzi (scuola superiore) e di giovani adulti affetti da “disturbi dello spettro dell’autismo”.
    Chi verrà seguito dalla struttura dovrà essere autonomo per quanto riguarda la cura personale del proprio corpo, dovrà essere capace di eseguire piccoli compiti in autonomia.
    I ragazzi che seguiranno la scuola superiore saranno seguiti da educatori (formati sulla cura dell’autismo) per poter seguire insieme il percorso didattico della scuola superiore. Dando la possibilità al ragazzo di creare un metodo di studio e poter affrontare eventuali difficoltà. Il servizio dovrebbe svolgersi nel pomeriggio (tre, quattro ore) dalle 14 alle 18.
    Per quanto riguarda i giovani adulti si dovrebbero creare 2 gruppi uno alla mattina uno al pomeriggio (durata 4 ore) dove i ragazzi dovrebbero imparare un’attività artigianale seguito da un esperto e da educatori.
    Sarebbe interessante anche condividere tra i due gruppi l’ora di mensa, dove sarebbe possibile avere un momento di condivisione comune.
    La struttura vorremmo farla in un piccolo centro della regione Lombardia (ad esempio Crema)
    In un posto il più silenzioso possibile o molto tranquillo con una discreta possibilità di accesso..

    Risultato atteso.
    Il risultato atteso dal progetto, (di questo siamo pienamente convinti) è tracciare la via ad altre attività analoghe, dove è possibile creare una rete sempre più fitta dove nessun autistico sia lasciato solo nella sua disabilita.