• Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Pro Civibus. Protezione Civile Partecipata.Pro Civibus. Protezione Civile Partecipata. il 7/12/2009

    Sandro Pertini dopo il terremoto in Irpinia:
    « Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi », edizione straordinaria Tg2, 27 novembre 1980.

    Al di là del patrimonio edilizio, già fatiscente e datato a causa dei terremoti del 1930 e 1962, un altro elemento che aggrava gli effetti della scossa è il ritardo dei soccorsi. I motivi principali sono due: la difficoltà di accesso dei mezzi di soccorso nelle zone dell’entroterra, dovuta al cattivo stato della maggior parte delle infrastrutture, e la mancanza di un’organizzazione come la Protezione Civile che fosse capace di coordinare risorse e mezzi in maniera tempestiva e ottimale. Il primo a far presente questa grave mancanza è il presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il 25 novembre, nonostante il parere contrario del presidente del Consiglio Forlani e altri ministri e consiglieri, il capo dello Stato si reca in elicottero sui luoghi della tragedia, ritrovando l’allora Ministro degli Esteri e potentino Emilio Colombo. Di ritorno dall’Irpinia, in un discorso in tv rivolto agli italiani, denuncia con forza il ritardo e le inadempienze dei soccorsi che arriveranno in tutte le zone colpite solo dopo cinque giorni. Le dure parole del presidente della Repubblica causano l’immediata rimozione del prefetto di Avellino Attilio Lobefalo, e le dimissioni dell’allora Ministro dell’Interno Virginio Rognoni