Ciao e grazie a tutti per la partecipazione e i consigli:

Nicola:
abbiamo pubblicato il progetto a questo punto proprio per cercare di dipanare le problematiche che metti in evidenza e che ovviamente vanno prese in considerazione.
Immagino che dire le parole magiche “patrocinio” e “sponsor” piuttosto che “collaborazione” non basti a rispondere. In effetti avevo stimato costi più alti, ma bassi o alti che siano si tratta di coprirli…
La “cucina” nel nostro ordine di idee è il contenitore dentro cui sviluppare una serie di altre attività collaterali e che contribuirebbero al sostentamento.
Probabilmente adesso bisogna immaginare di fare una di quelle cose con i numeri…

Federico:
li conosciamo ma non li abbiamo contattati.
Forse dovremmo essere a uno stadio più avanzato e concreto del progetto, no?!

Alberto:
con Gionatan c’entro e molto, il progetto della cucina sociale è uno di quelli che stiamo portando avanti all’interno dell’associazione (http://www.fooda.org); all’aperitivo però non c’ero…

Walter:
direi che gli assi portanti dell’iniziativa ma dell’associazione in generale sono la competenza sul problema “food design” che ad oggi è ancora poco approfondita. Noi vorremmo a questo proposito evitare che si prenda la parte per il tutto. Condivisione di professionalità sicuramente, dato che uno degli assunti è proprio la mutidisciplinarietà del tema. Senza dimenticare le aziende che secondo noi devono essere altrettanto coinvolte. Quindi una visione orizzontale del problema…
Prendendo solo il progetto della cucina, si, mi pare non manchi nulla.