• Francesco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di POLITRENOPOLITRENO il 24/11/2009

    Ad ALBERTO avevo chiesto che avrei preferito visionare cosa leggevano i potenziali interlocutori nella rappresentazione schematica che il buon Walter GIACOVELLI ha reso leggibile. Vista la mia conclamata incapacità ad impadronirmi rapidamente del giocattolo e la successiva, identica, richiesta di Federico BO, inserisco ( non mi era riuscita all’inizio) la premessa dichiarando, in attesa di discussione – spero che Walter non si stanchi presto di guidarmi in K ( non sempre sono convinto di trovarmi nella pagina giusta e di attivare il corretto comando ) – alcuni vantaggi

    Premessa :
    Lo sviluppo economico-sociale-culturale di una comunità non può prescindere, tra l’altro, da un sistema di trasporti: diffuso, efficiente, economicamente sostenibile.
    La modalità ferroviaria per il trasporto di persone, oggi, sembra avere un futuro solo se viene coniugata con ALTA VELOCITA’. NON condivido ( e NON da oggi), perchè ritengo che l’alta velocità (AV), è dannosa per uno sviluppo equilibrato del territorio. Infatti, perché l’AV possa esprimersi al meglio, è necessario, tra l’altro, che le fermate siano previste distanti non poche decine di chilometri cosa, quest’ultima, che comporta necessariamente il “salto”, specie se facciamo riferimento al territorio italiano, di città non marginali del tessuto socio-economico-culturale del Paese.

    Quindi, in breve, con l’AV :
    - le città capolinea/vertici della linea, vedono ancor più la polarizzazione del traffico;
    - le città “saltate”, vengono ridimensionate, in quanto, per loro, la ferrovia determina una “ frattura ” del territorio ( molti treni solo in transito ) e in misura minore “ cerniera ” con il mondo circostante.

    Circa i vantaggi
    - un primo vantaggio è quello di un servizio di trasporto diffuso che consente uno sviluppo equilibrato del territorio. NON è normale raggiungere MILANO da BOLOGNA in minor tempo che da MODENA.
    Ancora,
    - salita/discesa dai convogli ( specie quando il viaggio deve svilupparsi tra stazioni secondarie );
    - cambio binario (dal lato ARRIVI al lato PARTENZE e viceversa);
    - cambio treno (perdite di tempo connesse alle inevitabili soste di attesa per le giuste coincidenze;);

    Se ritenete gradirei che si chiarissero, per il momento questi 3 punti prima di aggiungerne qualche altro. Intanto spero (la speranza è sempre ultima a morire), che Walter trovi il tempo di chiarirmi dove cliccare per attivare il diario di progetto.