• Francesco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Passaparola - Il mercatino delle provvigioniPassaparola – Il mercatino delle provvigioni il 4/5/2009

    Sì, si sta evolvendo. Credevo di aver messo gli ultimi sviluppi su questo sito, ma probabilmente mi confondevo con http://www.startupbusiness.it/profiles/blogs/proposta-di-collaborazione, non ho ben capito il diverso ruolo dei due siti.
    Mi interessano senz’altro i feedback sulla mia idea! E tra l’altro non voglio farlo da solo.
    Ecco di seguito qualche informazione in più, scusa se è lungo.

    Eccoti qualche nota di descrizione del progetto.

    L’idea è semplicissima: un’agenzia di marketing pagata a provvigioni. Si cercano dei fornitori disposti a pagare una provvigione a chi gli trova i clienti, e poi ci si scatena col marketing. I prodotti o servizi possono essere di tipi molto diversi, ma devono avere certe caratteristiche (che ho studiato). La pubblicità può essere anch’essa di tipo molto diverso a seconda del prodotto.

    Steps

    ­ Scegliere beni e servizi

    ­ Scegliere fornitori e fare accordi

    ­ Scegliere media e lanciare campagne

    ­ Verificare interesse, adattare campagne

    ­ Riscontrare correttezza controparte

    ­ Potenziare ciò che funziona, chiudere ciò che non ha speranze

    Organizzazione

    Cercare soci e concordare impostazione, investimento di soldi e tempo, ecc.

    Decidere struttura organizzativa, se costituire società, ecc.

    Incaricare segretaria tuttofare, se agli altri soci va bene. Per ora ho la Cristiana Tossani, farei una paga oraria sui € 15-20 lordi, stimando inizialmente un paio d’ore di lavoro al giorno.

    Ricerca fornitori

    Nella fase iniziale, in cui ancora stiamo cercando di capire quali prodotti funzionano, userei ancora il sito http://provvigioni.blogspot.com, buttandoci poche lire di pubblicità, diciamo € 20 al giorno. Dalla mia esperienza questo porta 4 offerte di provvigione al giorno, di cui 1 potenzialmente interessante.

    Quando avremo le idee più chiare potremo fare un sito fatto meglio, in cui le offerte si caricano automaticamente ed è più facile cercarle; oppure orientarci su tutt’altra soluzione, tipo cercare direttamente noi i fornitori di prodotti e servizi più interessanti da rivendere.

    In ogni caso bisogna poi selezionare le proposte più interessanti. Le caratteristiche da ricercare dovrebbero essere di questo tipo:

    Valore unitario significativo (>€ 500)

    Percentuale di provvigione significativa (15%-20%)

    Prodotto valido e prezzo competitivo

    Può essere bene o servizio, ma non reperibile sotto casa, dovrebbe essere una cosa un po’ particolare

    Esistenza di domanda, poca concorrenza

    Controllabile, o controparte onesta

    Esempi attuali:

    Cancelli, ringhiere e corrimani in ferro battuto

    Moto da barca o camper

    Vele

    Consulenza mercato Brasile

    Loghi

    Scelta del canale di vendita

    Esaminando il portafoglio dei prodotti e servizi da offrire dobbiamo pensare quali possono essere i canali di vendita più efficaci, cioè dove intercettare la clientela senza troppa concorrenza. Esempio: i siti internet possono essere un buon prodotto da offrire, ma non si possono pubblicizzare in internet perché c’è troppa concorrenza, semmai col telemarketing (potremmo anche farli fare noi in India, ma questo è un altro discorso). Su un canale come il Milan cosa si può vendere?

    Si può usare web marketing, sms marketing, telemarketing, fax o e-mail marketing, annunci sui giornali, canali innovativi … tutto quel che si vuole.

    Poi si decide quanto investire su quel prodotto e si cercano i service providers a cui far fare il telemarketing, il sito, la grafica dell’annuncio, ecc. La gestione operativa ed amministrativa delle campagne possiamo farla inizialmente noi soci, poi passa alla segretaria tuttofare.

    Continuativamente dovremmo osservare quali prodotti, quali campagne e quali service providers funzionano, e ritarare.

    Controllo

    Il primo contatto con il cliente dobbiamo averlo noi o chi lavora per noi, in modo da sapere quali sono i clienti che noi abbiamo portato. Subito dopo però si mette il cliente in contatto col fornitore, perché non possiamo pensare di diventare degli esperti universali, in grado di rispondere ad ogni tipo di domanda su tutto ciò che rivendiamo. Idem per la consegna e l’incasso, direi che non possiamo farli noi. Il problema è che in questo modo si perde il controllo, ed è quindi necessario trovare altre vie per verificare quali vendite sono andate in porto.

    A tal fine si può fare un contrattino coi mandanti e/o delle verifiche o altro ancora. Una possibilità è anche di guardare semplicemente al risultato, cioè chi ci paga delle provvigioni continuiamo a servirlo, gli altri no, indipendentemente dal fatto che sia perché fa il furbo, perché non ha un buon prodotto, perché costa troppo, perché non è convincente o è antipatico, ecc.

    Note varie

    A quel che vedo questo non è un business in cui spendi 1000 euro in una campagna e ne guadagni 1500 di provvigione, bensì ne spendi 100 ciascuna in dieci campagne, di cui una ti porta 500 euro di provvigioni e le altre nove portano zero. Naturalmente il mese dopo continui con quella che ha funzionato e interrompi le altre, lanciandone di nuove. Ci vorrà pazienza.

    Do per scontato che impareremo molto strada facendo, in particolare per quanto riguarda i prodotti e servizi più richiesti e i canali di vendita più efficaci a parità di costo. Questa conoscenza sarà il nostro patrimonio più prezioso. La redditività sarà sottozero inizialmente, poi migliorerà esponenzialmente, man mano che ci concentreremo su ciò che rende.