Ciao Michele, ti scrivo qua per rendere pubblica la discussione , anche se potrei farlo al bar sotto casa con te !

Penso che il valore di un’iniziativa incubata in Kublai, (inKublaita mi verrebbe da scrivere ehehhe) è non solo la ricerca di visibilità o di un ulteriore mercato, per quello come giustamente dici ci sono tanti altri social netowork che hanno finalità di vetrina appunto.

Quello che potrebbe essere interessante è creare un ambiente aggregativo in cui esperti di varie arti visuali che possano tra loro attivare connessioni creative e ulteriori progetti derivati. (Magari partendo dal primo progetto pilota per tracciare una strada).

Le osservazioni-domande che ti faccio sono:
1) sarebbe un’ambiente georeferenziato (cioè forti nuclei territoriali a macchia di leopardo, interconnessi tra loro, esempio Bari-Taranto-Matera, Pesaro-Rimini, Milano ecc..) oppure senza particolari velleità di aggregazione su base territoriale.

2) visual art può avere un range semantico molto ampio, esteso anche a freelance fotografi, vj, streaming video…ecc. questa considerazione non è banale per capire se ci si sta muovendo nel campo dell’arte o delle imprese creative crossmediali.

3) ambiente di mediatori (cioè servizio per) oppure ecosistema in cui video artisti, vj, fotografi, animatori (3d, 2d) , ecc propongono iniziative progettuali insieme?

Infine second life così come altre piattaforme di streaming e web tv possono essere partner progettuali interessanti, penso che una volta che siano chiare queste domande di cui sopra, si possa iniziare a lavorare su un primo progetto pilota, o un meta-progetto.