"Quando si viaggia è bello essere accompagnati da persone del posto. Si ha la sensazione, almeno per qualche giorno, di entrare a far parte della vita e dei ritmi di quella città”. Con questo incipit di Stefano Consiglio nel 2008 nasceva su Kublai l'idea di “Angeli per Viaggiatori”, uno dei progetti di maggior successo che con un certo orgoglio possiamo dire di aver contribuito a lanciare grazie alla nostra community. Inizialmente “Angeli per Viaggiatori” era stato pensato per essere un social travel su  Napoli, città dove Stefano Consiglio vive e lavora all'Università come docente di Organizzazione Aziendale. La sperimentazione locale – ci racconta Stefano - ebbe da subito un gran successo con una community di angeli innamorati della propria città disponibili a dar consigli ed eventualmente accogliere e accompagnare turisti, anzi, viaggiatori. Oggi con 4000 angeli che hanno aderito al progetto, “Angeli per viaggiatori” è presente in 350 città del mondo anche se prevalentemente italiane. Come siete riusciti in questa impresa in un mercato abbastanza monopolizzato dai vari Tripadvisor, Turisti per caso, Zingarate etc etc? Gran parte di questi siti a cui ti riferisci si basano su community che mettono in contatto chi sta per partire con chi è già stato in quelle località, in un rapporto uno a tanti. La specificità di “Angeli per viaggiatori” è che il viaggiatore raccoglie informazioni da una sola persona che si sceglie e con cui entra in contatto. Persone che non sono ex turisti, ma abitanti di quella stessa città di cui hanno piacere a condividerne bellezze, attrazioni, cose buone da mangiare, etc. etc. Sono partito dall'idea che personalmente le più belle esperienze di viaggio che ho avuto, le ho fatte accompagnato da suggerimenti di amici del posto. Con “Angeli per Viaggiatori” proviamo a far sentire accolto chi parte ancor prima che il viaggio inizia, la speranza è che la complicità che si crea on line possa poi confermarsi una volta che si è partiti e che l'angelo e il viaggiatore si incontrino almeno per un caffè. In questo senso il web è un strumento potentissimo, un moltiplicatore per poter contare su amici-angeli un po' ovunque. A proposito di web e di community che ruolo ha avuto Kublai in Angeli per Viaggiatori? Kublai è stato l'acceleratore per trasformare un'idea nata per passione e per gioco in qualcosa di più concreto. Il riscontro che ho avuto immediatamente su Kublai per me, che all'epoca non ero un gran frequentatore di community e social network, fu a dir poco stupefacente. Mi iscrissi sul ning su consiglio del mio amico Marco Magrassi, mettendo nel profilo qualche idea su “Angeli per Viaggiatori”. Dopo pochi giorni iniziarono ad arrivare suggerimenti, consigli, indicazioni di potenziali criticità da parte di persone che non conoscevo e disposte a dare una mano sul mio progetto. Da li aprii la pagina di progetto e il meccanismo di partecipazione divenne pressoché inarrestabile e accadeva anche sulle cose più noiose, tecniche, impegnative, mi ricordo un thread intero dedicato alle questioni di privacy. Una volta provai a mettere i contributi della community su un unico file. Ne venne fuori un libro di 200 pagine. Kublai mi ha insegnato quanta intelligenza e voglia di partecipazione c'è sparsa per la rete e quanta troppa incapacità c'è tutt'ora di valorizzarla. Rispetto al 2009 qual è il senso di un progetto come Kublai oggi? L'aspetto su cui proverei a lavorare anche per differenziarsi da un panorama che pullula di start up competition è quello della collaborazione. Il fatto che Kublai è un luogo dove i progettisti collaborano anche ai progetti degli altri piuttosto che entrare in competizione è una dimensione che va molto enfatizzata. E lo stesso award potrebbe andare in quella direzione premiando progetti in grado di creare maggior partecipazione ed eventuali forme di collaborazione. Per certi versi la community di “Angeli per VIaggiatori”, un po’ come quella di Kublai è fatta di persone che utilizzano il tempo libero in rete divertendosi a mettere a disposizione le proprie conoscenze. Ma economicamente come si sostiene tutto questo? Fino ad oggi siamo andati avanti, io e il gruppo di pazzi con cui abbiamo iniziato quest'avventura con tenacia e grande passione per il progetto. A gennaio è arrivato il primo piccolo grande risultato: il finanziamento di 140 mila euro da Fondazione con il Sud ad un progetto che si chiama Benvenuti al Sud e che in pratica sostiene l'idea di “Angeli per Viaggiatori” per alcune località del sud Italia. L'80% di questo capitale l'abbiamo rinvestito per coinvolgere 12 associazioni locali (Angeli per Viaggiatori Srl, Associazione Addiopizzo Community, Associazione Agorà, Associazione Cilentomania, Associazione Herculaneum, Associazione Il Vagabondo, Associazione Napoli Città Visibile, Associazione Notte Euromediterranea del Dialogo, C.O.R.E, Irpinia Turismo, Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie e The Hub Bari Srl.) e assumere una ventina di collaboratori a progetto che lavoreranno su 10 presidi territoriali, (Palermo, Catania, Monreale, Napoli e poi varie località del Cilento) promuovendo una trentina di community del sito. E’ il sogno che cerco di portare avanti dal primo giorno, quello di poter pagare con traffico e pubblicità il lavoro di un paio di persone per ogni presidio. Se questa sperimentazione funzionerà, se effettivamente le community si ingrandiranno potremo dimostrare che il progetto si auto sostiene. Per generare traffico ci vuole anche tanto lavoro di promozione però. E quindi altri soldi? E' vero per paradosso abbiamo tanti angeli disposti a darci una mano ma pochi viaggiatori che li contattano. Mi ricordo una volta che finimmo sull'homepage di repubblica.it per l'oretta che siamo stati su abbiamo avuto una iscrizione al secondo. Per farci conoscere avremmo bisogno di maggiori investimenti in comunicazione. Basterebbero 400-500 mila euro. Se riusciamo a far bene con il finanziamento per Benvenuti a Sud avremo la credibilità per poterceli andare a cercare anche da investitori privati e capital venture. Novità per il futuro? Oltre al web puntiamo anche al mercato degli smartphone e prima di Natale avremo anche la app di “Angeli per viaggiatori" dedicata in questo caso alle persone che sono già in viaggio. Personalmente poi sto per iniziare un ciclo di seminari all’università sul business plan che si concluderà a metà dicembre. Tenetevi pronti, perché un po’ di ragazzi del corso verranno ad “esercitarsi” sul ning.  

Commenti

  1. Tito
    8 novembre 2012 alle 9:50

    Ciao Stefano,
    il progetto Kublai e Angeli per viaggiatori si sono in realtà aiutati reciprocamente fin da subito, e l’evoluzione che angeli sta avendo non può che rafforzare le nostre reti. Anche la proposta che fai per l’award mi sembra da seguire, già nell’ultimo camp abbiamo introdotto un premio alla socialità dai progetti, ma si può fare forse di meglio.
    Mi piace anche molto l’uso che intendi fare di Kublai per il corso di business planning (questo sconosciuto)

    • Stefano
      8 novembre 2012 alle 19:56

      Caro Tito
      ben trovato! Magari potremmo aprire una discussione per ragionare su come fare evolvere il kublai award…
      Un abbraccio

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.