Due giorni al Lucania Film Festival con Walter
Pubblicato da admin
18
08
2010
Due anni fa Kublai era appena iniziato e un piccolo problema di salute mi aveva impedito di partecipare al nostro primo mini-tour del Mezzogiorno, che prevedeva una tappa al Lucania Film Festival e visite ad altri progetti poi raccontati nei video realizzati con Jokino (aka Giovanni di Kinovan). Al festival erano andati Alberto ed Antonella, che non mancarono poi di riportarci ricchi resoconti di viaggio. A me però era rimasto il rammarico dell’occasione mancata, e ogni volta che sentivo Max gli ripetevo che prima o poi ce l’avrei fatta ad andarci. L’occasione si è finalmente presentata quest’anno, e un paio di settimane fa ho sentito Walter per organizzare: “Che ne dici se ti passo a trovare un paio di giorni e facciamo un salto assieme al Lucania Film Festival?” Detto, fatto. In mezz’ora di chiacchierata in skype il viaggio era organizzato: prima tappa la festa del Salento Fun Park in piazza a Mesagne il 9 agosto, poi il 10 e l’11 si va a Pisticci. E così è stato, in un paio di giorni a ritmi serratissimi abbiamo prima incontrato Titti, Omar, Giampaolo e tutti i ragazzi del Salento Fun Park il 9 sera, poi rotta verso casa di Walter e la mattina dopo giro in centro a Taranto con visita alla Villa Peripato (questo nome vi ricorda qualcosa? :-) ) dove gli aristocratici tarantini insegnavano passeggiando come nell’omonima scuola ateniese di Aristotele. Dai giardini del Peripato siamo poi passati ai quartieri popolari più difficili del centro storico, sempre con Walter che mi faceva da Cicerone in trincea. Nel pomeriggio la partenza alla volta della Basilicata. . Passeggiando per i quartieri di Pisticci nei giorni del festival c’è la sensazione di un salto spazio-temporale: in pochi metri si passa da piccole strade vuote con casette basse bianche (le lammie), porte aperte con le tende, anziani che chiacchierano stando rigorosamente sulla propria sedia posizionata davanti casa, poi quasi all’improvviso, girato l’angolo, si arriva al rione Terravecchia, dove è tutto un fiorire di colori, tappeti rossi, strumenti musicali, ragazzi con accenti diversi, le immagini del cinema che la sera diventano ancora più magiche con lo sfondo della Chiesa Madre di Pisticci, la vallata coi calanchi sulla destra, le lampade della città vecchia, la folla che riempie le stradine del borgo fin su al castello. I numeri raccontano di un festival in continua crescita: all’undicesima edizione, circa 10.000 presenze in 4 giorni, oltre 600 opere pervenute da tutto il mondo, una web tv che segue l’evento giorno per giorno in diretta, presente anche la traduzione in inglese per gli eventi principali, rapporti istituzionali sempre più solidi (dal 2006 Pisticci è “città del cortometraggio”), appena inaugurata anche la (più ambiziosa) sezione lungometraggi, sta diventando anche vetrina per realtà produttive del territorio, e ci sono altri progetti in cantiere legati alla riqualificazione urbana; la sensazione è di essere di fronte a un’organizzazione altamente professionale, ma composta pressoché totalmente da giovani del paese: “dev’essere così - ci hanno detto Max e Rocco - è il nostro lavoro, ma siamo ancora a metà dell’opera.” (qui un video-resoconto del festival) La cosa che più colpisce di queste realtà - Mesagne, Taranto, Pisticci - è ancora una volta la determinazione di chi porta avanti progetti, giorno per giorno, contro tutte le difficoltà. Mi piace chiudere questo diario di viaggio con le parole di Walter, che alla fine della proiezione di Basilicata Coast to Coast ha improvvisamente alzato la mano fra il pubblico di fianco a me per andare a fare un’ultima domanda a Rocco Papaleo, regista del film. Ecco la registrazione (scusate la qualità ma è ripresa dalla mia macchina fotografica): .

Commenti

  1. Avatar di Walter
    Walter
    18 agosto 2010 alle 11:50

    Spero di aver trasmesso un pò del calore e dell’emozione che trasmette la mia terra dal Salento, passando per Taranto, alla Lucania, delle difficoltà e dei sogni che ognuno di noi ripone.

    Nel 1998 un amico comune dei ragazzi del Lucania Film Festival che viveva con me a Parma, mi invitò a questa serie di eventi di musica e corti che si sarebbero tenuti nel palazzo del nonno, (che produce l’Amaro Lucano). Nel febbraio del 1999 dopo mesi di agonia si spense, e non ebbi il coraggio di andare al Lucania Film Festival prima edizione ed anche alle altre. Ci sono andato quest’anno alla undicesima edizione, ed il primo film che ho visto, è stato proprio un documentario “Amara Lucania” è stato un pò come essere stato accolto da Leo.

    Sono successe altre cose nei giorni successivi, che però porterò nel mio cuore e sono altri cerchi che si chiudono che forse un giorno metterò in un’Opera Crossmediale…..
    Grazie Marco, grazie Rocco 1,2,3, Grazie Lucania Film Festival, grazie Salento Fun Park, grazie Peripato, grazie Francesco del workshop Taranto Sonora (siamo stati pochi minuti l’11 Agosto e Marco non l’ha citato), grazie Burattino (amico comune di LFF ), ma soprattutto grazie Leo….per questo ricordo dolce e amaro.

  2. Avatar di Alberto
    Alberto
    19 agosto 2010 alle 0:45

    Gran bel resoconto, Marco! Una cosa bella di Kublai è che ci permette di entrare in contatto con gente come Titti e Omar, o Max e Rocco, per non parlare di Walter (ma anche tu non scherzi, mi ricordo bene di Correggio Mon Amour: innovatori sociali, che inventano giorno per giorno il territorio in cui vivono a partire dalla loro immaginazione.

    La cosa che rimane a me di questo racconto è che il dubbio che forse la battaglia per il Sud e quella per l’Italia tutta in realtà le stiamo vincendo, non perdendo. Le persone che racconti nel post non hanno certo avuto vita facile, ma non si sono arrese, e cominciano a vedere risultati molto concreti. Undici anni di LFF? Uno skate park a Mesagne? E chi li ferma più, questi?

  3. Max
    21 agosto 2010 alle 10:53

    Grazie Marco, grazie Walter, grazie Alberto, grazie Kublai.
    Avervi incontrati al LFF è stata una gran bella sorpresa.
    La nostrta conversazione notturna sul terrazzo della Casa della Cultura credo si dimostrerà preziosa nella prospettiva di riprendere discorsi rimasti in sospeso.
    Ci sentiamo ad inizio settembre.
    Abbracci. ;)

  4. Titti Stoppa
    19 settembre 2010 alle 12:13

    grazie a tutti voi da parte del Salento fun park per l’attenzione dedicataci

  5. Pingback: Marco Colarossi ~ kublaian blog

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