In Europa i disoccupati sono più di 25 milioni. E tra quelli che un lavoro ce l'hanno, una bella fetta si sente condannata ad un impiego troppo spesso mal pagato e/o insoddisfacente rispetto alle proprie competenze ed aspirazioni.
Di fronte a questi dati viene da chiedersi se l'innovazione sociale non dovrebbe partire da lì, da una rivoluzione copernicana del mondo del lavoro, dal mettersi a ragionare su nuove opportunità di accesso, mobilità e carriera.
Se lo saranno chiesti anche alla
Direzione generale per l’Industria e l’imprenditoria della Commissione europea dove hanno deciso di onorare la memoria di
Diogo Vasconcelos politico portoghese, ma soprattutto un innovatore che ha fatto dell'Ict la sua missione di vita, con un concorso destinato a
premiare le migliori soluzioni di innovazione sociale in grado di aiutare le persone a trovare lavoro o a riorientare la propria carriera.
Il concorso che si chiama
European Social Innovation Competition è aperto a singoli cittadini, organizzazioni no profit, società private legalmente stabilite o residenti nell’Unione europea o in Paesi che hanno stretto un accordo per partecipare al programma per la competitività e l’innovazione.
La procedura per candidarsi è semplice e tutta on line. Dopo aver letto attentamente
faq e
condizioni di partecipazione, si può compilare il
formulario in cui tra le altre cose vi verrà richiesto di scrivere in poche parole il cuore della vostra idea, perchè la considerate innovativa, quale costo avrà realizzarla, la sua sostenibilità, la possibilità di replicarla in contesti diversi.
Tra tutti i partecipanti iscritti entro e non oltre il
21 dicembre 2012, saranno scelti trenta semifinalisti che si aggiudicheranno una due giorni intensiva a Bruxelles dove verranno aiutati da mentor internazionali a riformulare il proprio progetto in vista della selezione finale da cui scaturiranno le tre idee vincenti. Ai tre vincitori andrà un premio di
20.000 euro.
Nella giuria, tra gli 11 superesperti c'è la più cara tra le vecchie conoscenze di Kublai,
Mr Volare aka Alberto Cottica, che sul suo
blog scrive "Scelgo di interpretare il mio ruolo di giudice come campione di progetti radicali, nati dal pensare completamente fuori dagli schemi; e, ancora di più, di persone insolite per portare avanti quei progetti. Non è detto che un innovatore sociale debba corrispondere allo stereotipo del giovane genio “cambieremo il mondo” della Silicon Valley. Chiunque tu sia, dovunque tu sia (cittadini non-EU possono partecipare in alcuni casi), avrai il mio sostegno se hai una grande idea e ti impegni a portarla fino in fondo.
Insomma Kublaiani qualche idea in Europa la portiamo anche noi sì?
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