I 5 finalisti che si contenderanno il Kublai Award 2009 sono…
Pubblicato da admin
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01
2009
Ecco finalmente il post tanto atteso. Andiamo con ordine però, partendo dai criteri: scegliere 5 degli oltre 60 diversissimi progetti presenti sul Ning, o meglio dei 16 che hanno presentato un documento progettuale entro i termini, ha infatti significato discutere innanzitutto di criteri di scelta. Ecco dunque i principali criteri che hanno guidato la nostra selezione:
  • Qualità del documento progettuale
  • Cuore dell’idea (idea progettuale e piano delle attività)
  • Persone (organizzazione e alleanze)
  • Realizzabilità (immediata)
  • Innovatività
  • Originalità e rilevanza rispetto al contesto
  • Impatto atteso (ed effetti di sviluppo sul territorio, motivati nel documento)
  • Partecipazione della community alla discussione sul progetto (come indicatore di valutazione endogena)
  • Diversità (rispetto agli altri progetti)
  • Condivisione dei valori di Kublai: progettazione partecipata, socializzazione e scambio delle idee ed esperienze, trasparenza, apertura...
. E dopo quasi 20 giorni di confronti, discussioni ed aggiornamenti, dovuti al continuo afflusso di nuovi documenti, e all'inatteso numero di progetti “da finale” (siamo arrivati all'ultima riunione con ancora una decina di progetti in gara), questa è la nostra decisione finale sui 5 progetti finalisti, fra i quali la commissione sceglierà il vincitore del Kublai Award 2009 (in rigoroso ordine alfabetico): .

Angeliperviaggiatori / Angeli di Napoli [qui il doc di progetto]

Cos'é: un servizio che offre la possibilità di trovare un amico nelle città che vuoi visitare Perché va in finale: documento semplice e convincente, progetto scalabile, energia sociale attivata, condivisione dei valori di Kublai, potenziale impatto...

Critical City [doc di progetto]

Cos'é: un progetto/piattaforma di riqualificazione urbana ludica e partecipata Perché va in finale: cuore dell’idea e innovatività, documento, capacità di raccontare il progetto e di attrarre/attivare collaborazioni e investimenti, partecipazione dei kublaiani...

Frame [doc di progetto]

Cos'é: una piattaforma collaborativa online per la redazione di progetti di design destinati alle imprese manifatturiere della Campania Perché va in finale: complessità del progetto e possibilità di far parlare mondi lontani (imprese/sistema della ricerca), capacità di crescita, impegno e partecipazione alla community...

Kinovan [doc di progetto]

Cos'é: un A-team di professionisti della crossmedialità, in grado di raggiungere, grazie al Kinovan (furgone 4x4), anche le più remote zone del centro-sud Italia Perché va in finale: semplicità, concretezza, piccola scala ma impatto di sviluppo, realizzabilità immediata, sostenibilità economica (diverse le fonti possibili) ...

Lucania Film Festival / ArtZone [doc di progetto]

Cos'é: un festival (internazionale) di Cinema per riscrivere il futuro di una comunità Perché va in finale: idea progettuale, persone/organizzazione proponente (e impegno dimostrato), potenziale trasformativo, possibilità di diventare esempio/caso di studio... . . Questi sono i cinque. Con rammarico abbiamo dovuto escludere, ai punti, alcuni progetti meritevoli, la cui qualità abbiamo visto crescere grazie al contributo della comunità di Kublai. Vogliamo perciò ringraziare tutti i progettisti per l'impegno dimostrato in questi mesi, ed in particolare elencare qui quelli che sono arrivati a presentare un documento di progetto, anche per mostrare a noi (una volta di più), alla commissione, e a tutti, la ricchezza e la vitalità che questa bellissima esperienza ha dimostrato a così pochi mesi dal proprio inizio: Aziende In-visibili / Progetto DreamCorp [doc di progetto] Cos'é: creare una casa di produzione per realizzare un film tratto dal Romanzo Le Aziende In-Visibili e ambientato in Second Life e altri Metaversi (raccogliendo il meglio del Made in Italy in questo campo) Basilicata in Tir [doc] Cos'é: viaggio di una carovana, che fa tappa nelle piazze delle città e realizza un momento di creazione e pubblicizzazione dell' “immagine Basilicata”. Bookerang [doc] Cos'é: social network per lettori, librai ed editori che promuove la lettura e l’abitudine d’acquisto in libreria attraverso la condivisione dei libri letti, dei libri che si desidera comprare o di quelli che si vorrebbe ricevere in regalo. Caffè Galante [doc] Cos'é: progetto per il restauro del Caffè Galante (1929) a Patti in Sicilia, e la sua riapertura come caffè letterario, centro culturale e luogo di intrattenimento che non disdegna le novità tecnologiche e la produzione di pasticceria e gelateria tipiche locali. G.A.S.2puntozero [doc] Cos'é: servizio di social network integrabile all’attività di un G.A.S. (Gruppo d'Acquisto Solidale) tradizionale con lo scopo di farvi aggregare un substrato di nuovi utenti, i quali aderiscono al gruppo d’acquisto esclusivamente attraverso vie telematiche. GliAffidabili [doc] Cos'é: servizio online che ha l'obiettivo di favorire l'incontro tra domanda e offerta locale di servizi tra privati (es. colf, dj, avvocati, ...). Nonni Show [doc] Cos'é: casa di produzione online che ha ideato una mini serie animata in 3d (dal titolo “Nonni Show” appunto), che affronta con ironia il tema della terza età. On Your Way / Viaggiare Insieme [doc] Cos'é: servizio web based che permette di individuare compagni di viaggio per la mobilità quotidiana e non. Porta Mediterraneo [doc] Cos'é: giornate di ricerca artistica internazionale, crocevia e laboratorio di itineranza a Bari. Radicazioni [doc] Cos'é: festival delle culture tradizionali ad Alessandria del Carretto (CS). Val di Noto in your pocket [doc] Cos'é: guide multimediali orientate ai turisti italiani e stranieri con propensione al turismo “ fai-da-te”, fruibili attraverso  supporti di telefonia mobile. . Grazie a tutti, ci si vede a Roma! .

Commenti

  1. walter
    12 gennaio 2009 alle 16:55

    Complimenti ai finalisti, complimenti agli esclusi, non condivido assolutamente il metodo con cui è stata affrontata la scelta della rosa (sarebbe stato opportuno dividere i progetti in piattaforme web based in network e progetti propriamente locali, per dare maggiore senso), ed inoltre avrei stemperato l’effetto finale (per me tutti hanno a loro modo vinto e sono cresciuti tanto), puntando i riflettori anche su altri progetti che a vario titolo si sono distinti, ma che per vari motivi non sono stati inseriti nella Hit. Per il resto credo che questa scelta procuererà l’effetto “Vasco Rossi”/San Remo, ovvero l’esclusione/non comprensione di progetti potenzialmente interessanti che dovessero emergere potrebbe delegittimare tutto il sistema e questo sarebbe gravissimo per un progetto molto bello e affascinante come Kublai in cui ho dedicato parecchio in tempo, idee, risorse.
    Detto questo mi ritiro nel mio “Aventino” dissentendo dal metodo (più che dalle scelte), faccio notare di essere l’unica persona in Italia che in un conflitto di interesse (ero progettista di 2 progetti) ha messo al primo posto il bene della community e non verrò a Roma, dissentendo solo dal criterio di scelta e di impostazione che non inficia il progetto nel suo complesso. Anzi spero che questa mia scelta possa essere capita e compresa come un atto estremo di amore verso tutti i creativi, i progetti ed il progetto stesso Kublai.
    Con affetto Walter

  2. Avatar di Alberto
    Alberto
    12 gennaio 2009 alle 20:30

    Walter ha avuto problemi di connessione ieri: è arrivato a più di metà riunione, e facevamo fatica a capirci, con la chat voce che andava e veniva. Il risultato è stata una gigantesca incomprensione. I criteri per la scelta dei progetti – riepilogati da Marco nel post – sono stati ampiamente discussi nelle settimane precedenti alla riunione: poi, certo, non eravamo tutti all’unanimità su tutti i progetti. E ci mancherebbe! Anche perché c’è stato un bellissimo scatto progettuale, i progetti belli e forti alla fine erano almeno dieci. Per me questo non è un problema: l’award è un modo di onorare tutti i creativi premiando un’idea, ma Kublai deve e vuole costruire molte altre occasioni di visibilità per i progetti che vengono avanti. Non ci giochiamo mica tutto sull’award!

    Walter, hai lavorato benissimo in questi mesi, e il tuo posto non è sull’Aventino, ma in trincea con noi. Spero che quella fosse una battuta (spero che non te la prenderai se la trovo un po’ infelice: la secessione dell’Aventino venne fatta dopo che gli squadristi di Mussolini avevano rapito Matteotti…). E certo che devi venire a Roma: dopo tutta ‘sta fatica vuoi perderti il divertimento? Non esiste proprio. No Revolution, no party :-)

  3. Max
    12 gennaio 2009 alle 21:07

    Siamo molto felici di questo risultato, davvero. Vi rigrazio a nome di tutti per la fiducia dimostrata nei nostri confronti.
    A Roma sarà una grande festa dove incontreremo amici vecchi e nuovi, compreso Walter che crediamo possa continuare a dare un grande e prezioso contributo sia a AZ che a Kublai.
    Abbracci. ;)

  4. Augusto
    12 gennaio 2009 alle 21:15

    Anche noi siamo molto felici di questo risultato!
    Dai Walter, vieni a Roma che ti devo ringraziare personalmente per un sacco di consigli che ci hai dato, soprattutto all’inizio:idea tua, tra l’altro, di raccontare CriticalCity insieme a Curitiba!

  5. Max
    12 gennaio 2009 alle 21:20

    Inoltre, volevamo complimentarci con tutti coloro i quali hanno presentato i loro progetti sul ning, finalisti e non. Abbiamo imparato tanto da ognuno di loro. ;)

  6. walter
    12 gennaio 2009 alle 22:39

    Come ha anticipato Alberto, ieri non ho avuto la connessione adsl funzionante per tutto il pomeriggio, sono riuscito a partecipare alla riunione solo a una certa ora, innervosito di questo, stanco e con lo stress di 3 settimane in cui mi sono un pò svestito dei panni di staff e ho indossato quelli di progettista.
    Avevo accumulato un’enorme qunatità di emozioni dal Ning, dalle discussione dei progettisti, con il mio staff, con le associazioni con cui abbiamo lanciato http://www.associa.ning.com, aspetti familiari, tutte compresse dentro che non ero riuscito a comunicare (un pò per pudore, un pò per mancanza di tempo) allo staff di Progetto Kublai (e non volevo sottrarre altro tempo prezioso a loro).

    - Da progettista inoltre ho avuto modo di avere una sensibilità differente da quella dello Staff, ed era il timore che una secca selezione di 5 progetti finalisti, senza trovare un ‘espediente e una continuità per evidenziare i progetti non ammessi, potesse ripercuotersi negativamente nelle menti dei progettisti che si sentivano esclusi.
    Immaginate ora che i progettisti non ammessi siano come studenti ad un’esame, che sanno di poter prendere un voto maggiore e con il loro valutatore concordano di presentarsi al prossimo appello, per studiare di più, raffozzarsi ed avere un voto maggiore; in questo senso sarà importante realizzare delle tappe, degli appelli, dei riflettori per tutti i 60 progetti presenti.

    - Avrei voluto dire questo nelle 3 settimane di discussione, ma avevo rimandato sempre, mi ero riservato di dirlo in una riunione finale, e sfortuna ha voluto che la connessione non ci sia stata.
    Non nego che la situazione di stress precedente e di sentirmi in trincea, qui a Taranto, mi ha fatto salire in mente fantasmi del passato, quando nel 1997 presentamo Cosmus presso Tecnopolis, considerato il miglior progetto ICT in Puglia all’epoca ma finanziavano solo progetti sull’agricoltura….quanto nel 2001 dopo 2 anni di intenso lavoro di tutoring IG Students fallì e dopo tante pacche sulle spalle ed encomi, non pagò me e altri 2000 tutor (pessimo esempio di sviluppo quello!);
    Inconsciamente dai colli Farnese per me l’unico modo che ho intravisto di segnalare un possibile malcontento a cui potevano andare incontro i progettisti non ammessi era quello di fare una ritirata sull’Aventino (non voleva certo essere un riferimento ne alla ritirata del 1924 ne a quella del parlamento romano a cui si ispirarono i primi)era solo un modo di dire, che in questo Paese che sfornisce tanti creativi e tante persone talentuose, per valorizzarli, non farli demotivare, non lasciarli soli, non farli subire quello che hanno subito tanti di loro per anni bisogna stare in trincea.
    Detto questo ringrazio davvero dell’affetto, Max, Augusto, tutti quanti dell’affetto e della comprensione e concludo dicendo che per me ogni progetto è davvero come un figlio, ed in ogni progettista vedo un Walter di 12 anni fa, un progettista di una città sperduta del Sud Italia con un progetto che aveva la colpa di essere avveniristico e troppo creativo, che avrebbe avuto bisogno di aiuto e di Kublai, che non c’era.

    Con affetto Walter

  7. Jo Kino
    13 gennaio 2009 alle 1:41

    Complimenti a tutti i progettisti, la vittoria più grande per tutti è, secondo me, vedere quanti progetti validi ci sono… non contano le classifiche o i premi, ma gli sforzi fatti per migliorare e i risultati sono garantiti.
    Lo dimostra la selezione del mio Kinovan, per cui ringrazio di cuore tutti quelli che mi sono stati d’aiuto, fra tutti il Walterone, che a mio avviso a comunque scoperto un punto nevralgico del sistema… la paura di essere soli, emarginati, esclusi e lo capisco bene perchè viviamo nella stessa terra, dove è più facile essere ignorati che aiutati, quando non si hanno santi in paradiso…
    Secondo me il kublai award deve essere un punto di partenza per tutti i progetti, per creare un network vero di persone, e non solo avatar, per cambiare un po’ le cose e tentare nuove strade e magari applicare quelle strategie win-win tanto care al Walterone. Per quanto riguarda me, con Kublai è stato un viaggio duro ma affascinante, che mi ha costretto a mettere per iscritto le mie visioni e a corroborarle con analisi quantitative ma che mi ha ripagato ad ogni istante per la gioia che mi ha dato il sentirmi essere preso sul serio e non appunto come un visionario…
    continuiamo così c’è ancora tanta strada da fare per arrivare a vivere in un Italia migliore di quella in cui viviamo.
    e anche se non siamo l’america, io penso, ce la possiamo fare…

  8. caterina
    13 gennaio 2009 alle 10:17

    Parte pubblica
    complimenti a tutti, e soprattutto a kublai. Ieri siamo rimasti immobili un giorno e solo a sera ci siamo risentiti tutti su skype, subito dopo un giro di saluti complimentosi, abbiamo ricominciato a lavorare a Frame, per le tavole del 24, per il sito, di cui ancora non vi abbiamo mostrato la beta, per la revisione del logotìpo; e credo che quello sia stato il momento più frame/kublai della giornata. Perché felici del risultato, sappiamo e, soprattutto sentiamo, che il nostro progetto avrebbe potuto prendere altre strade, e credo che valga per tutti, e che l’idea sarebbe simile e forte, ma quello che non sarebbe stato uguale senza kublai vale, per me, di più di un progetto.
    Quotidianamente il team di Frame lavora a progetti di ricerca, di ricerca applicata, alcuni vanno avanti, altri no, tutti sono prezioso patrimonio comune, indipendentemente dai risultati. Perché il ragionamento e il lavoro condiviso sono alimento per nuove idee e nuove formule.

    Parte intimistica/semi pubblica
    Sono orgogliosa che Frame sia tra i primi cinque perché il contesto è questo; quello di tanti progetti che crescono insieme e grazie alla presenza degli altri, sono felice di tutti i contributi che sono riuscita a dare ai progetti –più vicini alla mia comprensione- quanto di quello che in Frame è venuto da altri. Sono contenta di essere in kublai, e ieri sera pensavo “vabbè, adesso Frame è cresciuto e percorrerà altre strade, ma io voglio continuare in kublai con altri progetti”; perché il senso più grande, per me è proprio questo. So che il senso della ricerca (la ricerca sono io ;-)) va calibrato e modificato nel linguaggio rispetto all’oggetto di indagine e al contesto; qui in kublai, ho scoperto di più, ho scoperto che esistono possibilità di confronto che danno una nuova dimensione al contesto di riferimento –marco, antonio, alberto e nunzio che ringrazio particolarmente- sanno quanto aprire il mio ragionare (per opposizioni e contraddizioni interne) ad una narrazione non intorcinata sia stato per me una divertente occasione per sperimentare una nuova via. Ma non è finita qui, dopo la prima scoperta felice in kublai, che riguarda il fatto di non sentirsi affatto soli, ma di sapere e vedere che in giro per il nostro paese ci sono dei simili, ne è arrivata un’altra, che è quella dovuta alla relazione, per cui non solo c’è un posto, ma anche un luogo dove praticare un’esperienza comune che oltre trasformare i progetti, trasforma il grado di affezione ai progetti, la tenacia; … per non essere logorroica chiudo dicendo che è bello leggere i progetti di tutti, confrontarsi leggere le opinioni sugli altri progetti è persino più prezioso che leggere quelle sui propri, perché il giusto distacco dal proprio prodotto è fonte di libertà di pensiero, e la trasparenza del e sul lavoro degli altri è un’occasione troppo preziosa.
    Quando usualmente si partecipa a dei concorsi, solo alla fine si scoprono i risultati degli altri, perché lì lo scopo è vincere; bene, qui in Kublai c’è questa meravigliosa possibilità di vedere crescere i progetti, di vederne i passi falsi e i ripensamenti, tutto quello che Edgar Allan Poe definisce come il mondo oscuro della creatività, come il momento più misterioso. Allora, io dico grazie a kublai, per lo svelamento.

  9. stefano
    13 gennaio 2009 alle 20:20

    Siamo felici di essere di essere tra i cinque progetti che parteciperanno al Kublai Camp. Grazie a tutti quelli che ci hanno dato una mano, grazie ai miei studenti che hanno adottato il progetto e che spero ancor di più ora parteciperanno all’avvio, grazie ai colleghi universitari ed ai tanti amici che ci hanno sempre spronato ad andare avanti e un enorme grazie a Kublai. Il progetto se troviamo 100 angeli (ma io sono molto ottimista) parte e sono certo che senza Kublai non sarebbe mai partito. Grazie a tutti
    Ci vediamo a Roma!

  10. Avatar di Alberto
    Alberto
    13 gennaio 2009 alle 21:21

    Walter, ma tu 12 anni fa facevi le medie! Va beh che sei precoce… :-)

  11. walter
    14 gennaio 2009 alle 12:44

    Ho 36 anni….12 anni fa ne avevo 24 :-) l’età media dei Ceo delle start up hi tech americane !

  12. Avatar di Alberto
    Alberto
    14 gennaio 2009 alle 16:02

    Cavolo, ne dimostri meno… :)

  13. admin
    14 gennaio 2009 alle 21:08

    Alberto, 12 anni fa nemmeno io andavo più alle elementari :-P

    Antonella

  14. admin
    14 gennaio 2009 alle 21:13

    ops, volevo dire “scuole medie”

  15. Avatar di Alberto
    Alberto
    14 gennaio 2009 alle 23:04

    Eh, ridendo e scherzando 12 anni fa era già il 1997. Avevo già fatto il secondo album! :)

  16. walter
    15 gennaio 2009 alle 16:57

    E vi avevamo organizzato 1 o 2 concerti a Parma …

  17. emanuele
    15 gennaio 2009 alle 20:50

    Ora posso dirlo: forza Critical City!

  18. Marco Magrassi
    15 gennaio 2009 alle 21:22

    comincia il tifo!!!! bravo emanuele…io non posso, ma adorerei vedere gli altri, con leggerezza e scherzo, schierarsi ! però posso dire: FORZA AZZURRI ALE’ ALE’

  19. Roberta Greenfield
    15 gennaio 2009 alle 23:08

    Volete gli schieramenti? Eccoli: io voto il nostro Caffè Galante!
    E avanti a tutta birra. Birra e pasticcini.
    Un saluto dalla Green e see u in Rome :)

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