Ii kublaiani come designers: un convegno a Milano
Pubblicato da Alberto
08
02
2011
L'Associazione per il Disegno Industriale si è resa conto che l'economia del ventunesimo secolo è sempre più basata sui servizi, e si sta chiedendo come trasferire in questo nuovo ambito la cultura del progetto maturata dai designer industriali negli ultimi decenni. A questo tema è dedicato un convegno che si svolgerà il 15 febbraio, a partire dalle 10, alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4, a Milano. Cosa c'entra questo con Kublai? A quanto pare c'entra molto. Il team del Politecnico di Milano che promuove il convegno – e il cui referente scientifico è Ezio Manzini, il decano del design dei servizi in Italia – ha deciso di inserire Kublai stessa e un progetto che proprio in Kublai è stato incubato, CriticalCity Upload, tra gli esempi eccellenti di design dei servizi. A questa scelta non credo sia estraneo Stefano Maffei, designer kublaiano e collaboratore di Manzini. Può avere senso considerare Kublai come una piattaforma per il design? Io credo di sì. In fondo la parola "design" vuol dire "progettazione", e contiene un'idea di consapevolezza. Produrre documenti di progetto su Kublai a me pare un esercizio continuo di consapevolezza: dell'esistenza di un bisogno, delle modalità con cui viene espresso, delle complesse interrelazioni tra equilibrio economico-finanziario, efficacia dell'intervento, quanto ci divertiamo a pensarlo e a metterlo in atto. Solo quando tutto si tiene in modo armonioso il progetto può dirsi completo. Quindi possiamo chiamarci designer, che fa anche più figo! Se passate da Milano e avete voglia di discutere di queste cose, venite a trovarci. Info e programma qui.

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