il primo battito d’ali di Angeli per Viaggiatori
Pubblicato da admin
26
05
2009
Angeli per viaggiatori è online dopo 9 mesi di lavoro intenso (iscrivetevi!); abbiamo chiesto a Stefano Consiglio di raccontarci questa avventura, ecco il post che ha scritto per noi. .

Kublai: un gioco a somma positiva

Ho scoperto Kublai grazie ad una chiacchierata fatta, in pieno agosto, in un baretto di Lipsi (Dodecanneso - Grecia) verso le 2.30 del mattino con Marco Magrassi, che tra un ouzo e l’altro mi ha parlato di questo progetto. Io gli ho raccontato della nostra idea di lanciare il servizio degli Angeli di Napoli (all’inizio così si chiamava) e lui mi ha detto che era perfetta per Kublai. Il primo settembre del 2008, tornato dalle vacanze, per la prima volta nella mia vita ho messo piede in una community. Mi sentivo un po’ a disagio. Non sono un nativo digitale, ho 45 anni ed i computer li ho usati prevalentemente per preparare le mie lezioni e per la mia attività di ricerca (sono un professore universitario). Per magia la cosa si è rivelata molto facile, anche se ero a digiuno e non sapevo nulla di Feed, SL, versioni beta, ecc. ecc. Sono riuscito a fare quasi tutto senza problemi. Ho caricato il mio profilo e ho illustrato in 10 righe il mio progetto. Da quel momento in poi sono successe cose assolutamente inaspettate. Il progetto è molto cresciuto, grazie alla spinta degli 87 membri di Kublai che hanno deciso di partecipare al progetto (e non solo a loro). In questi mesi abbiamo avviato 27 discussioni e raccolto più di 250 commenti: una miniera di informazioni, spunti, idee, critiche, sollecitazioni e energia positiva per andare avanti. Angeli per Viaggiatori è la storia di un progetto nato grazie alla partecipazione positiva di tutti voi! Tante delle scelte che abbiamo fatto sono state profondamente condizionate dalle considerazioni che abbiamo raccolto. In diversi casi di fronte ad un problema la soluzione è stata: vediamo cosa ne dicono gli amici di Kublai! Questa esperienza è stata molto stimolante e sono stato costretto a mettere in discussione tanti preconcetti. La prima barriera da superare è stata la paura di essere copiati. In questi anni mi sono occupato di creazione di impresa e business planning e uno dei punti chiave era sempre: proteggi la tua idea, attento ai concorrenti! Su Kublai ho capito che i vantaggi della condivisione sono superiori ai rischi dell’imitazione. Attraverso la condivisione riesci a raccogliere tantissime indicazioni, informazioni, punti di vista e critiche che ti consentono di accelerare il processo di evoluzione del progetto in modo incredibile. La condivisione ti spinge a correre perché capisci che i rischi di essere copiato sono tali solo se ti fermi. Se continui rapidamente a fare passi avanti accumuli conoscenze e sviluppi competenze e tieni lontano i potenziali concorrenti. La seconda barriera, che superi quasi naturalmente, è la sfiducia nei confronti degli altri. L’atteggiamento difensivo che si sviluppa nei contesti lavorativi e sociali progressivamente viene messo da parte. Gli altri ti accolgono, ti aiutano, ti stimolano e ti incoraggiano. Ho imparato che ci sono regole non scritte da rispettare, devi essere bravo e imparare a ricevere. Imparare a ricevere significa dare immediati feedback alle persone che entrano in contatto con te. E’ necessario coltivare la relazione. Al tempo stesso, quasi naturalmente, ti senti obbligato ad offrire reciprocità alla community . Ti senti impegnato ad andare in giro tra progetti cercando di offrire le tue idee e le tue opinioni. Questo dare agli altri ha un incredibile ritorno in termini di gratificazione personale, ti senti utile e considerato. A circa 9 mesi da quel primo settembre devo dire che ciò che ho ricevuto è di gran lunga superiore rispetto a quello che ho dato. Penso però che non sono il solo ad avere un bilancio in attivo. Kublai è un gioco a somma positiva in cui tutti ci guadagnano! Grazie a tutti voi Stefano Consiglio Angeli per Viaggiatori www.angeliperviaggiatori.com .

Commenti

  1. Tito
    27 maggio 2009 alle 10:10

    Bello il sito, Stefano.
    Mi sembra molto friendly nel presentarsi. Forse in qualche pagina di approfondimento c’è un po’ troppo testo, anche se forse è tutto necessario.
    Adesso parto con una campagna di segnalazione agli amici-viaggiatori che sono lontano dalla campania. Apropos, a quando una versione inglese?

  2. Nicola
    27 maggio 2009 alle 10:30

    Bellissimo spaccato della vita su Kublai, hai colto perfettamente in senso dell’iniziativa
    grazie

  3. Avatar di admin
    admin
    27 maggio 2009 alle 11:31

    Mi associo al commento di Nicola: useremo il tuo post per fare capire Kublai (e il tema “furto di idee) ai nuovi arrivati.
    Approfitto perché vorrei ricordare alla community la mia nota e professata fede Amish, e quindi chiarire che: 1) io ero nel dodecaneso per fare proselitismo; 2) che ero in piedi a quell’ora per pregare; 3) e che gli ouzo te li bevevi tutti tu.

  4. stefano
    27 maggio 2009 alle 16:41

    @tito sono contento che il sito di piace. Sono daccordo con te sui testi lunghi, approfittando del lavoro sulla versione inglese, stiamo limando.
    @ nicola grazie ho scritto quello che penso, anche se nel rileggerlo ho pensato che forse è troppo elogiativo. Ora mi sforzo per trovare le cose che non vanno e mando un altro post
    @ marco amish magrassi non credo ci sia bisogno di confermare i tuoi tre chiarimenti, sei un virtuoso che tiene lontani tutti i vizi.

  5. Avatar di Alberto
    Alberto
    28 maggio 2009 alle 1:10

    Grazie Stefano, bel post. Dovuta, ovviamente, la precisazione del dottor Magrassi. :-)

  6. david
    29 maggio 2009 alle 12:18

    ottimo post, da annotare e citare quando cerchiamo di spiegare l’etica hacker. Ho appena trovato questo articolo: Altruism repays the best-connected individuals http://www.technologyreview.com/blog/arxiv/23584/

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