“La Campania dispone di 7 Università, 40 istituti di ricerca avanzata, 10 centri di competenza e 7 distretti ad alta tecnologia, oltre che di un tessuto imprenditoriale che esprime circa 38.000 piccole e medie imprese manifatturiere non artigiane, di cui 7.000 con propensione all'esportazione. Si tratta di un patrimonio diffuso di conoscenza che va promosso messo a sistema e valorizzato prima di tutto nella coscienza dei cittadini campani e di conseguenza al di fuori,  nel paese e all'estero”. A parlare è Edoardo Imperiale, classe 1970, e Direttore Generale di Campania  Innovazione Spa, Agenzia regionale per la promozione della Ricerca e dell’Innovazione. Nelle prossime settimane Kublai stringerà un accordo con l'Agenzia per lavorare assieme nella tutorship e nell'orientamento dei talenti giovanili e nello sviluppo e nel consolidamento di start up innovative. “Di recente, ci conferma il dott. Imperiale, ci siamo confrontati con Tito Bianchi e la nostra idea è di investire su uno dei progetti a cui teniamo maggiormente, parlo di Creative Clusters, un'iniziativa che punta a valorizzare le intuizioni creative dei giovani di età compresa tra 18 e 36 anni, orientate a migliorare la qualità della vita e a contribuire ad uno sviluppo sostenibile, economico e sociale del territorio in settori strategici che vanno dall'ICT, alle biotecnologie, dalla logistica e trasporti all' agroalimentare,  dalla salute, all'ambiente e turismo. In due anni abbiamo raccolto oltre 150 progetti  da 270 giovani proponenti, attivando più di 60.000 contatti tramite i diversi canali di comunicazione. Studenti, imprenditori, laureati e ricercatori sono stati invitati a presentare idee innovative che, valorizzate e strutturate attraverso una ibridazione delle metodologie di business planning e design thinking, diverranno veri e propri progetti d’impresa. Da poco si è chiusa la seconda edizione di Creative Clusters. Come è andata? Con grande soddisfazione.  In totale sono arrivate 83 candidature e tra queste ne abbiamo selezionato  30  ammettendole  a frequentare laboratori pratici intensivi e  improntati a sottoporre i partecipanti allo stimolo incrociato di testimonianze professionali ed esperienziali differenti. Un modo per spingere i proponenti ad una riconsiderazione complessa di ciascuno dei passaggi del percorso della strutturazione dell’idea, dalla intuizione iniziale al progetto creativo vero e proprio. Terminati i laboratori, i progettisti  sono stati invitati ad illustrare le loro proposte ad una platea di imprese, investitori ed operatori di mercato, allo scopo di valutarne l'eventuale realizzabilità ed approfondire le modalità secondo le quali verrà strutturato il successivo percorso di affiancamento. Da qui siamo arrivati a scegliere le 5 migliori Business Idea che nelle prossime settimane saranno affiancate, nell'ambito dei servizi offerti da Campania Innovazione, da specialisti con l'obiettivo di elaborare piani operativi di sviluppo per trasformare le idee in un valore concreto. E quale supporto vi aspettate da Kublai? Con Kublai intendiamo “recuperare” le idee che non hanno vinto e che necessitano di un periodo ulteriore di affiancamento per essere portate a un livello progettuale adeguato. Lo faremo a distanza sulla vostra piattaforma e con un laboratorio intensivo qui in Campania. Qual è il difetto più diffuso tra i progetti non ancora maturi per essere incubati ma comunque potenzialmente validi? Il principale difetto consiste nel fatto che, per le idee così in erba, i tempi di realizzazione dei progetti sono mediamente lunghi. Di solito le idee non bastano ma ci vuole spirito imprenditoriale per portarle avanti e non tutti lo hanno, spesso il team dei proponenti non è completo o manca la matrice tecnica o la matrice aziendale o la matrice creativa. E poi mancano i soldi anche per finanziare le cose più elementari come ad esempio la copertura brevettuale e/o la prototipazione dell'idea. C'è qualcuno dei partecipanti tra la prima e la seconda edizione che sta facendo sul serio e si è costituito in impresa? CYon è in dirittura di arrivo con un fondo di investimento e comunque si costituiranno a gennaio, hanno avuto numerosi contatti commerciali e hanno destato grande interesse. Adaptive cosmetics è in trattativa con un neo imprenditore nel campo della cosmetica per creare una forte partnership per lo sviluppo dell'idea. Fund for culture (vecchia conoscenza di kublai) ha costituito l’impresa. Sousy è stato ammesso alle finali di Global Social Venture in programma a Milano il 28 febbraio. De Revolutione, il social network che aggrega gli interessi,  ha avuto un finanziamento da una cordata di investitori tra cui il Fondo Vertis. Direttore ad un giovane ragazzo che vorrebbe fare impresa in Campania voi che cosa dite? La crescita e le opportunità per una nuova generazione di imprenditori passano anche dallo sviluppo di condizioni che facilitino questo processo. E’ necessario puntare sulle nuove generazioni e sulle loro energie creative, sostenere il loro coraggio e talento, supportare la loro voglia di fare impresa innovativa. L'aspetto in cui va ulteriormente incrementato il nostro impegno è quello della creazione di condizioni favorevoli allo start up d'impresa. Il compito delle istituzioni è quello di attuare le migliori decisioni strategiche affinché queste condizioni si verifichino, attraverso un maggiore raccordo tra attori pubblici e privati, l'attivazione di strumenti finanziari specifici e di servizi dedicati. La Regione Campania, in recepimento del Decreto Crescita 2.0 intende strutturare un piano per favorire l'avvio di nuove attività imprenditoriali ad alta intensità di conoscenza, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione, dal microcredito al fondo seed per finanziare le start up.  Inoltre è nei piani della Regione la costituzione della Rete Regionale degli Incubatori in coerenza con quanto emanato dalla Legge Finanziaria Regionale del 2012, che istituisce la Rete Campania In.Hub come leva di sviluppo competitivo. C'è da lavorare. Ma siamo convinti che se lo facciamo assieme siamo sulla buona strada.  

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