Neronote: come quattro gatti in camicia arrivano in finale al Premio Web Italia. Ce lo racconta Gianluca Mei
Pubblicato da Paola
20
11
2012
Tra qualche giorno si assegnano  i premi di Web Italia 2012. Tra i cinque finalisti che concorrono per il miglior sito dell'anno, il miglior progetto dell'anno e nelle categorie migliore web fashioned experience e miglior progetto  e-commerce, assieme a brand del calibro di Maserati, Adidas, Liu Jo, Google Labs, Pininfarina, Fiat, c'è la "piccola" Neronote. Neronote rappresenta l'evoluzione della camiceria da uomo della grande  tradizione del made in italy e nasce nel 2010 dall'incontro di due amici, Gianmarco Taccaliti erede di una famiglia marchigiana  che da oltre un secolo produce camicie di alta qualità e le porta nel mondo, e Gianluca Mei marchigiano anche lui ed esperto di marketing digitale.  L'idea di fondo è quella di  offrire ai clienti la possibilità di partecipare alla creazione del proprio abbigliamento, scegliendo e personalizzando a proprio piacimento tessuti, colletti, polsi, taschini, vestibilità. Tutto rigorosamente on line. Neronote è anche un po' figlio di Kublai. “Mi sono iscritto su Kublai a inizio 2010” -  ci racconta Gianluca Mei raggiunto su skype. “Avevo conosciuto il progetto partecipando ad un incontro di Confindustria Ancona con ospiti Tito Bianchi  e Nicola Salvi. Mi era sembrato subito un progetto entusiasmante ma da quando mi sono iscritto a quando ho aggiunto sul ning Neronote sono passati un po' di mesi.  Temevo che Kublai fosse più un posto da “creativi” dove condividere idee legate alla cultura piuttosto che per provare a  fare business. Pian piano seguendo i progetti degli altri sono rimasto impressionato dal livello e dalla preparazione dei coach, livello che ti aspetti da esperti di grandi società di consulenza e non all'interno di una community creativa. Ci sono tanta intelligenza e voglia di fare contagiose in Kublai. La cosa più bella che ho trovato è stata l'eterogeneità di punti di vista e prospettive. Dentro Kublai incontri nello stesso luogo persone con la competenza da professionisti fino a sognatori adolescenti come difficilmente ti potrebbe accadere  in una conversazione  nella vita reale. E questo genera un valore immenso. Che utilità puo' avere Kublai per chi come te non vuole solo divertirsi a veder crescere un'idea ma provarci a fare sul serio con un'azienda? Kublai è un ottimo strumento, con una grande  community e, come dissi a suo tempo per la ridiscussione della mission,  forte della presenza di  coach bravi e motivati perchè la discussione peer to peer è interessante ma se la stessa discussione segue un indirizzo dato da persone qualificate allora davvero viene fuori il meglio di tutti.  Altro punto di forza di Kublai è che si presenta sotto la bandiera pubblica e questo lo rende un ambiente in cui le persone si sentono a proprio agio a differenza  che nelle  start up competition brandizzate dove si avverte di far parte di un progetto di marketing. Un meccanismo che temo stia diffondendo l'idea che lo startupping sia una pratica agonistica e dilettantistica fatta quasi per sfidarsi nello scrivere business plan piuttosto che per portare avanti progetti d'impresa. Mettere in piedi  un'impresa la vedo come una vocazione, o dannazione, che prescinde dalla buona idea iniziale o dal business plan. Cosa ha reso possibile trasformare Neronote da  una bella idea nella testa di due amici in una realtà vera e propria? Abbiamo indugiato intorno all'idea per due anni, approfondendo ipotesi e spunti  progettuali. Ad  un certo punto quando ci siamo resi conto che la progettazione così sarebbe potuta andare avanti anche per sempre, e  tranquilli del fatto che a nessuno dei due preoccupava la creazione di una società (venendo entrambi da lavoro in proprio) abbiamo preso un piccolo finanziamento in banca per spesare le prime cose e abbiamo iniziato a “far sul serio”. Non siamo ricorsi a nessuna finanza straordinaria anche perchè gli investimenti sono stati sostenibili visto che la parte di strategia, sviluppo software e marketing digitale l'abbiamo fatta attraverso la mia società  mentre la parte di abbigliamento e modellistica sono l'attività storica del mio socio. Questi primi tre anni più che ad acquistare nuovi mercati li abbiamo passati a cesellare il nostro lavoro dando attenzione ad ogni singola richiesta, annotazione, consiglio, lamentela  dei clienti e usandoli come spunto per migliorare. E ora che ci sentiamo di aver affinato davvero il prodotto, i processi di organizzazione interna, il sito web e  il modello di business possiamo dirci pronti a cercare anche visibilità su larga scala. E oggi siete in finale per il Premio Web italia tra Pininfarina, Adidas e Maserati. Già, quando l'ho saputo sono cappottato dalla sedia. Ci siamo iscritti all'ultimo giorno e per fortuna che avevano esteso i termini per partecipare. Ora  andiamo a Riva del Garda e assieme ai più grandi brand internazionali ci siamo noi: quattro gatti in camicia. In bocca al lupo. Incrociamo le dita, ma già essere arrivati alle finali ci dice che per l'Italia abbiamo raggiunto un discreto livello, ed è tempo di sfide sempre più globali ed impegnative.

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