Nome
Pasquale
Cognome
Napolitano
Sesso
Maschio
Comune
Casamarciano, Napoli
Chi sono
Pasquale Napolitano è studioso di design e comunicazione visiva. Laureato con pieni voti in Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Salerno con una tesi sull’estetica del remix, collabora stabilmente con la cattedra di Disegno Industriale (ICAR/13) dello stesso ateneo, presso il quale è anche curatore dei Laboratori Didattici di Comunicazione Visiva, in qualità di esperto di video-design e sound-design. Sulle possibilità progettuali del video come forma espressiva ed il rapporto tra queste e le derive della visualità contemporanea è anche incentrato il suo percorso di ricerca come dottorando in Scienze della Comunicazione. E’ Cultore in Analisi dell’Opera Multimediale (L-ARS/06) presso l’Università Orientale di Napoli, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere; è inoltre Docente di Applicazioni Audio-Video presso il Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno, per il Triennio Sperimentale in Musica e Multimedia. E’ cultore in Comunicazione Visiva presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno. E’ docente di Video digitale presso l’Istituto Superiore di Design di Napoli per il Corso Triennale di Grafica Multimediale. E’ inoltre docente di Immagine Coordinata presso lo stesso istituto per il Corso Triennale di Moda. Artista multimediale, video-artista, performer, partecipa a numerose mostre e rassegne. E’ tra i fondatori del collettivo Componibile 62.
Interessi
musica, arte, cinema e audiovisivo
La mia idea
1. Un'immagine in movimento è un segnale che varia nel tempo. Prima ancora che di forme, figure e volumi è fatta di dimensioni, frequenze e intensità. 2. Su di un supporto digitale, immagine e suono sono fatti della stessa materia: impulsi elettrici codificati. 3. C'è una certa letteralità in queste affermazioni. Quello che sembra semplice dato tecnico può però divenire un'ipotesi produttiva. Nell'ambito delle tecnologie informatiche, non è più solo metaforicamente che si può parlare di aspetti sonori o musicali di un'immagine. Una vicinanza inedita tra le due materie è venuta svelandosi. Tra immagine e suono possono ora essere stabilite delle correlazioni precise, di ordine matematico, tali da rendere possibili passaggi e intrusioni che assottigliano lo spessore della barriera tra i due universi. Sound Barrier è il punto indiscernibile in cui l'una si tramuta nell'altro. 4. Un software sviluppato appositamente per il progetto analizza le immagini in movimento, fotogramma per fotogramma, estraendone i parametri in variazione (luminosità media, pixel più luminoso, etc..). Contemporaneamente i valori numerici ottenuti vengono rimappati in un segnale MIDI, ossia un segnale in grado di controllare in tempo reale dei software di sintesi sonora. Questo procedimento dona al suono una profonda sensibilità alla variazione del segnale visivo, aprendo tra l'altro la strada a sincronizzazioni inaccessibili ad un lavoro manuale. 5. La selezione dei materiali da sonorizzare è frutto di una scelta tecnica e di una estetica. La prima riguarda la "predisposizione" delle immagini al processo di analisi del software: dunque immagini che presentassero un alto grado di variazione. La seconda ha a che vedere con una sorta di senso di filiazione: i film scelti sono il risultato di un'intensa e appassionata ricerca da parte dei loro autori sul mezzo cinematografico stesso, sui limiti e sulle potenze del suo dispositivo materiale, sulla sua natura di medium che andava (e che va) sottoposto ad un processo di continua reinvenzione.
Perché mi sono iscritto/a a Kublai
Non l'ho mai usato ma mi piacerebbe farlo in futuro
Cosa mi aspetto da Kublai?
di collaborare a questo progetto con amore.
Il mio sito/blog
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