MONDI COMUNICANTI
MONDI VIRTUALI, SOCIAL NETWORK E REALTA’ AUMENTATA
Uno sforzo organizzativo senza precedenti per lo staff di Pyramid questo evento unico nel suo genere che non si sarebbe mai potuto realizzare senza l’appoggio totale di 2lifcast e il coinvolgimento della splendida Community di Cyberlandia (OS). Chiaramente stesso identico discorso per le 4 sim di Second Life coinvolte .
Lunedì 14 Dicembre dalle 22.30 infatti sarà possibile partecipare attivamente/interattivamente a questa specialissima puntata di Cross_uniVerse , da qualsiasi punto collegato ma anche dal web tradizionale, per chi non ha dimestichezza con i mondi virtuali.
Servizio di traduzione simultanea dall’italiano all’inglese per gli anglofoni a Comunità1 (OS) e a Solaris (SL)
2 canali streaming utilizzati, per la video conferenza e per le riprese inworld da tutte le sim collegate
http://thepyramidcafe.ning.com/page/pyramid-channel
http://thepyramidcafe.ning.com/page/2lifecast-live
come e dove partecipare ( slurl e altre info delle sim interattive )
http://groups.google.it/group/cyberlandiacafe/web/cross-universe-con-mario-gerosa-11-12-09-a-pyramidosita?hl=it
tutte le INFO evento .. e contenuti multimediali
http://thepyramidcafe.ning.com/profiles/blogs/crossuniverse-con-mario-gerosa-1
RAGAZZI…NON PERDETEVELO

Pubblico qui nel mio blog un progetto che potrebbe essere molto interessante per i builder in second life che partecipano a kublai. per tutte le info, andate a vedere il post…

ulteriore riflessione della natura di 2lifecast. fra provider e editore.
provider fa pensare a telecom, editore a mediaset. in un mondo di economie competitive e fuori dall’idea della wikinomics, riportano entrami alla stesa idea: il monopolio delle risorse porta alla sudditanza.
Ora, non mi paragono a questi colossi per confrontarmi, sarei un demente, ma perchè credo che vi sia necessità di trasversalità e di innovazione per questi due poli necessari alla produzione di contenuto: uno perchè è il vettore, l’altro perchè è ( o dovrebbe essere) il promotore… ( proseguo la riflessione più oltre… devo andare per lo streaming di più blog… )

ps. dai alberto, dammi qualche critica in più

Beh, in effetti si capisce meglio. Ci devo pensare. E tu dovresti buttare giù un progetto scritto.

scusate se non sono molto presente in questa discussione, ma ho avuto diversi problemi con più blog e abbiamo litigato ore con telecom per una linea che non andava…. insomma il solito delirio che si è concluso solo oggi molto tardi.

Vabbè, dopo la giustificazione provo a rispondere ad Alberto, anche se vi dico subito, non sarà una risposta esauriente. La questione è delicata e la sto affrontando con i miei soci.

innanzi tutto una premessa. la tecnologia che disponiamo grazie al nostro media parter, il top-x di torino, la consideriamo una mezzo e non il fine di 2lifecast.
Ci sono altri che fanno i fornitori di connettività meglio di noi, e non non volgiamo vendere servizi di streaming, anche se ce lo stanno chiedendo.
Non è detto che non lo faremo ma non lo faremo agli associati.

Quello che vogliamo fare è infrastruttura. agevolare la creazione di un sistema ( si potrebbe dire un distretto culturale?) capace di produrre contenuti innovativi. Siamo sicuramente più simili ad un editore che a un provider tecnologico.

Come ogni associazione abbiamo definito una serie di servizi ( software, assistenza, formazione, promozione, risorse di produzione, il palinsesto, la distribuzione, ecc) di cui i soci usufruiranno e che saranno compresi in una quota associativa che permetterà a chi ne ha bisogno di usufruire del servizio. ma lo streaming in quanto tale ( entro i limiti che il nostro media partner ci può garantire per ogni singolo utente) non è fonte di business.

Non escludo la vendita diretta di banda, ma lo prevedo solo in casi specifici, all’esterno dei servizi dell’associazione.
In generale abbiamo la tendenza a considerare il knowhow come servizio a valore aggiunto.
la creazione di partenariati su progetti specifici con lo scopo di realizzare un prodotto-servizio, la consulenza, la realizzazione e l’ideazione di progetti di comunicazione integrata, ecc. saranno il lato business di 2lifecast.

Questa è solo una divisione un po’ grossolana, me ne rendo conto… , e sicuramente mi sarò dimenticato più di un pezzo…

grazie a tutti per la pazienza,

Beh, per “servizi” intendo proprio “servizi di pubblicazione in streaming”…

Ciao Alberto.
MTZ è un’altro progetto che potrebbe perfettamente adattarsi alle dinamiche di Kublai, anzi nel suo statuto è indicato la cooperazione in progetti di promozione culturale e in attività inerenti la divulgazione e diffusione della cultura dell’innovazione.

Per quanto rigurada le tue domande, si è necessario questa precisazione.
Inizialmente confermiamo che la fruizione dei contenuti sarà sempre e comunque gratuita, non ci saranno esclusive e tutti i contenuti saranno disponibili per chiunque.

La differenza è sul lato di chi invece vuole pubblicare i contenuti che ha e che usufruisce delle tecnologie e della rete di 2lifecast. Per ora, in questa fase di beta che durerà ancora per qualche mese ( almeno l’inverno) ci permettiamo ancora diverse revisioni critiche del modello, che presenteremo qui proprio per essere testato sul campo dagli user interessati al servizio, che al momento eroghiamo sulla base delle caratteristiche del progetto che ci viene presentato.

Ah, ma guarda, lo fai tu il More Than Zero? Un’altra roba di cui sono curioso. In realtà molte associazioni fanno operazioni di mercato (la maggior parte delle band semiprofessionali, per esempio, sono associazioni), quindi questo non pone certo problemi. SI tratterà semmai di scrivere un paragrafo molto chiaro in cui si risponde alle seguenti due domande: “In quali circostanze 2Lifecast eroga gratuitamente i propri servizi, e in quali se li fa pagare? Se gli associati lavorano gratuitamente a 2Lifecast, cosa si fa dei ricavi ottenuti dalle attività a pagamento?”

La risposta alla seconda domanda me la immagino: ci sono dei costi legati alla tecnologia, ai viaggi ecc. Però scriverlo è un’operazione di trasparenza che mette un eventuale finanziatore di 2Lifecast molto più tranquillo

ciao Antonio
Grazie per il tuo commento. Devo dire che la chiarezza espositiva certo non ti manca, potrei usare i tuoi commenti al doppio binario di 2lifecast con un copy & paste su un documento ufficiale;-)

Battute a parte, si, hai colto i due aspetti di 2lifecast, che sicuramente vanno meglio disambiguati, ma che sono parte del medesimo disegno. Saranno proprio le policy a dare lo strumento per distinguere le iniziative del no-profit da quelle della produzione.

Stiamo lavorando su questo aspetto e stiamo valutando come rendere trasparente l’azione di 2lifecast.
Se da una parte l’accesso alle risorse di 2lifecast ( che non è il semplice streaming, ma anche e soprattutto il network e le opportunità che genera) è gratuito, il coinvolgimento del know-how e del tempo di 2lifecast è un bene strategico che mettiamo in gioco ma che ha un valore economico che va preso in considerazione quando l’attività prevede una coproduzione e un investimento in un progetto produttivo.

Dunque abbiamo due direzioni parallele che hanno una sintesi, perchè nel DNA di 2lifecast ci sono i geni di un progetto che lo ha preceduto (e che vive tutt’ora) il More Than Zero Festival di cui sono socio fondatore, che ha come mission quella di fare da “mediatore culturale e produttivo” fra l’offerta di creatività User-Content Generated e la domanda di creatività da parte di imprese e aziende, proponendo un pitching dove mettere a frutto l’incontro fra le due esigenze.

Ora 2lifecast in kublai cercherà la stessa dinamica: da un parte l’offerta di un prodotto-servizio culturale al servizio ( scusa l’orrore ) della creatività e dall’altra la domanda di risorse e di conoscenze che non abbiamo e che vogliamo implementare, e che ci vedrà coinvolti da qui a breve.

Beh, non so se ti ho risposto, ma sicuramente avrò ancora bisogno del tuo ( vostro) sostegno critico. Grazie.