Cavoli, ho capito solo adesso. “Angeli” non è un servizio al turismo, ma un modo per ricostruire identità locale! Interessante, ma… forse se lo pensi come un servizio al turismo finisci per attirare più utenti, e per servire la tua causa ancora meglio. Inoltre va considerato l’effetto di sostenibilità economica, che non è affatto poco importante in Kublai.

Tito grazie per i suggerimenti.
Se un giorno riuscirò a fare partire il progetto di sicuro Napoli sarà la sua base.
Quanto alle tue considerazioni partiamo dal tipo di servizio e dal profilo dell’Angelo.
Io lo immagino proprio come qualcuno su cui chi è in città può contare. Qualcuno che la mattina mi consiglia cosa fare, qualcuno da incontrare per prendere un caffè e a cui raccontare le cose viste, qualcuno a cui telefonare se si ha un problema, ecc.
Non lo immagino come qualcuno che accompagna passo passo il visitatore (avrei avviato un’agenzia di guardie del corpo!).
La filosofia che è alla base del tutto risiede nella convinzione che il principale destinatario del servizio è la città ed i suoi abitanti.
Napoli può riscoprire se stessa soltanto se i suoi cittadini si riappropriano della città. E questo processo secondo me può essere accelerato se si guarda la propria città anche con gli occhi di un veneziano, un viennese, un madrileno, un berlinese, ecc.
Partendo da queste considerazioni la gratuità diventa un “must”, l’angelo non DEVE guadagnare nulla, deve scegliere di fare questo servizio perchè ci crede, perchè prova piacere nel fare questo tipo di attività. Il piacere di farlo deve essere il suo ritorno!
Ciò non significa che il servizio può essere arricchito con formule tipo “ospitalità in famiglia” o cose del genere ma il cuore è quello che ti dicevo e quella è l’unica molla che mi spinge a realizzare Angeli.

Stefano, l’idea è molto valida, e il suo valore è quasi auto-evidente in una città come napoli così magica e rischiosa al tempo stesso. ma anche così ricca di gente interessante che può farti fare la differenza nella qualità del tuo soggiorno. Io per ora manterrei il legame con questo territorio, poi chissà.
Ho sentito però anch’io parlare di qalche servizio del genere, offerto su basi di recispocità. devo chiedere a chi me ne aveva parlato. Questo però non toglierebbe comunque valore all’iniziativa.
Le questioni chiave da risolvere, da cui dipende il successo dell’iniziativa sono, a mio parere:

1. la questione del tipo di servizio che l’angelo può effettivamente offrire. In questa configurazione gratuita, l’aiuto non può che limitarsi a poche ore di accompagnamento da qualche parte, e alla concessione di qualche “dritta”. Chi offre più tempo a mio parere risulterebbe un po’ sospetto, o potrebbe essere persona di scarso valore (perdigiorno, noioso, …). Insomma, ci piaccia o no, nel nostro mondo c’è comunque un trade off tra la quantità e la qualità del tempo che una persona mette a disposizione gratuitamente. Forse ha più potenzialità l’idea che degli appassionati di qualcosa, sia esso il loro lavoro o hobby (più il secondo) ti mettano a contatto con un ambiente con cui altrimenti, nel circuito turistico, con entreresti.
2. Questo mi porta alla seconda questione, quella della gratuità. A me non convince del tutto. penso che sarebe interessante pensare ad un servizio, magari come solo una delle possibilità di utilizzo del sistema “angeli”, di ospitalità in famiglie. Credo che per un certo tipo di turisti/viaggiatori, come me, la possibilità di “entrare” in una famiglia locale, a condizioni di sicurezza ed affidabilità, diventa un vero plus.
Man mano che il progetto prende forma mi farà piacere seguirlo.

Ciao Stefano,
il progetto é molto affascinante e come accennavo sui commenti al progetto “GliAffidabili”, in origine avevamo pensato proprio alla stessa idea.
Ci sono molte sinergie con GliAffidabili, secondo me potremmo valutare insieme la possibilità di collaborare…

Alessandro

Carissimi
come vedete il mio progetto è molto embrionale, molto meno avanzato di molti di quelli che ho letto in questi giorni. Che ne pensate?
Aspetto ansioso i vostri commenti, le vostre stroncature, i vostri suggerimenti. Sarei felici se da qualche parte in Italia (e non solo) ci fosse qualcuno interessato a creare “cellule”. Elimina commento