• Caro, cercare dindi in quelle sedi
    mi sebra un’ottima idea.
    altri festival in europa possono contare su questi appoggi di default.
    Non so se Napoli al momento possa dirsi su questo piano… ma bisogna lavorarci!

    byez


  • ok ora comprendo bella lì
    il concetto di istruire gli artisti e gli operati oltre che il pubblico è molto stimolante e coinvolgente…così anche gli artisti diventerebbero fruitori del festival ;) in tutti i sensi
    penso ad una richiesta agli istituti di cultura o ambasciate per iniziare questo processo, si potrebbe partire da qui! che ne dici?
    purtroppo si deve pensare sempre prima ai dindini ;)

  • Caro Francesco,
    felice di essere così ben accetto.
    lascio ad un tacito assenso tutte le parole di intesa, che ovviamente condivido, e che mi impegno a concretizzare per quanto riguarda la mia particina.

    per quanto riguarda le tue domande, io anticiperei le residenze ad un periodo significativamente precedente al festival, e farei in modo (tenterei di fare in modo?) che i residenti approntassero un lavoro ex-novo, come una video-istallazione, istallazione sonora o alias, specificamente per il festival. In questo sarebbe interessante che tra i possibil spunti da fornire agli artisti possano venire dai workshop, da fare (non so se è un ipotesi realizzabile) prima del festival strictu-sensu, con lo scopo preciso di istruire dare strumenti ad artisti ed operatori, oltre che al pubblico.

    p.s: preste news sull’archivio sonoro del PAN…

    un abbraccio
    e a presto (il 17 luglio?…)

  • nella discussione “Abstract e Bozza di progetto Antitesi 2009″ ho appena caricato il budget preventivo, spero che possa dare nuovi spunti alla discussione

  • pasquale ti ringrazio del tuo prezioso intervento, hai perfettamente centrato il punto! infatti il festival come lo stiamo immaginando avrà la parte dei workshop e quelle sull’arte contemporanea molto più presente…è ottimo il tuo spunto sul far partire prima i workshop ma non ho capito cosa intendi per artefatti (pubblicazioni ecc)? e come faresti ad associare le residenze ai workshop? infine per quanto riguarda il dipartimento è come se foste già inseriti all’interno della programmazione! ;)
    per quanto riguarda l’archivio sonoro del pan mi fai sapere news?

    grazie mille e a presto

  • sei sempre il solito! ;)
    una cosa è il festival al quale potresti partecipare con un workshop su come le tecnologie digitali possono aiutare in campo sociale ecc…e un’altra cosa è il distretto (cosa molto più lenta e lunga) al quale protresti partecipare come ong

    fatti sentire quando sei a napoli…

  • ok ho capito il progetto Francesco ora sei tu che mi devi fare capire come posso partecipare al festival, in chiave di Campano che usa le tecnologie digitali in ambito cooperation and development ? cioè posso raccontare la mia esperienza di imprenditore sociale nell’ambito digitale Africano ….. posso raccontare come lo scenario si sta in qualche modo modificando, posso raccontare di come è nato Ushahidi e di come si gestisce una ONG che si occupa di multimedia for development, posso anche raccontare di come la Regione Campania fà così cagare da essere una tra le pochissime in Italia a non avere una legge che regoli la cooperazione internazionale, inibendo in questo modo lo sviluppo di ONG sul territorio.
    Insomma posso raccontare della mia ricerca di dottorato, che te devo di gli argomenti non mi mancano, tu invitami che ci penso io ad intrattenere il pubblico ;-))))) ciaoooo

  • ciao cristina e a tutti,
    mi scuso per il problema avatariano ma come sapete fidarsi e bene…
    …scherzo veramente non si è capito per quale motivo hanno bloccato l’account di vito proprio quel pomeriggio!

    a presto

  • Caro Francesco Maria, cari tutti.
    innanzitutto grazie per l’invito.

    una considerazione: per la mia formazione e quello che mi piace trovo l’idea del festival che si trasforma in “cantiere per le arti” mi pare un’idea particolarmente felice ed azzeccata, anche per rimarcare una necessaria specificità con altri festival di culture elettroniche che la Campania a vari titolo ospita. Proprio per questo credo sarebbe efficace calcare in maniera maggiormente forte sul segmento dei workshop, che potrebbero essere pensati per produrre qualche artefatto sul tema del festival, e cominciare considerevolmente prima del cartellone principale del festiva, a tale scopo potrebbero essere associate ad un sistema di residenze, magari puntando anche su un antico rapporto di collaborazione con la Controra di Materdei (che, ricordo, ospitò anche la nostra performance di SB_ a Napoli per MAO..)

    ovviamente, se come, Dipartimento e Laboratorio di ricerca interno ad UniSa possiamo fare la nostra parte (partnership, curatela di un workshop o segmento, presentare in chiave istallativa qualcuno dei nostri lavori)
    ci metteremeo volentieri a disposizione.

    un abbraccio

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