• Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 19/5/2010

    Ciao Domenico, da calabrese comprendo e condivido la tua discussione. E’ tanto tempo che sei lontano da Kublai. Da poco si aggiunto un’altro progetto di rivalorizzazione di un sito artistico e culturale. Chissà magari anche tu potresti essere di aiuto e dargli sostegno. Mi piacerebbe sapere a che punto è arrivata Area Mediterranea. Io ti aspetto.
    a presto
    Angelita

  • Domenico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 3/10/2009

    Già, e se vai al sito della rivista Domus (http://www.domusweb.it/) trovi il testo “Pioggia” che ho scritto ieri sera. Ora, non è questa la questione più grave, nonostante il bilancio di morti “annunciate” (2 anni fa stessa situazione, senza danni alle persone) ma la deriva idiota di un signore che risponde al cognome Matteoli e, ritengo per puro caso o sfortuna, anche ministro della Repubblica, che si permette di preannunciare proprio oggi l’inizio dei lavori della più inutile opera pubblica d’Italia. Bisogna lavorare sulle risorse umane, dice Kublai, vero: ma proprio su tutte!!!

  • Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 3/10/2009

    Intanto ben tornato alla discussione Domenico, la scossa alla discussione è venuta guarda caso proprio il giorno dopo della frana che ha colpito Messina città che si trova praticamente vicino alla tua Villa San Giovanni. Penso che uno dei temi da affrontare in Area Meridiana sia proprio questo, piani regolatori, antropizzazione, urbanizzazione, che sono in genere il riflesso di situazioni economico-politiche ben determinate.

  • Domenico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 3/10/2009

    Mi sono rilassato troppo. Riprendo in mano la discussione, facendo conto di aver letto il possibile e richiedendo a tutti uno sforzo immaginativo. La cosa più concreta che si può configurare come critical mass per sollecitare attenzioni politiche dei comuni medi è l’azione di trasformazione di parte di un territorio in micropoli meridiana: una richiesta di autonomia di una parte di territorio, di abitanti, di sistemi relazionali. Diventa azione conoscitiva sui veri bisogni di una comiunità, da un lato, e proposta di contrappunto immaginativo per riconfigurare modelli politici a partire da un grado zero. Cosa ne pensate?

  • Domenico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 4/8/2009

    Corretto. Questa è un’azione concreta all’interno di un sistema atto a convogliare energie. Esempio: come si va da una parte all’altra del marciapiede? Si disegnano le strisce per terra. Già, ma se uno non sa “come” attraversare la strada ahivoglia a disegnare strisce di tutti i colori… Il posto di cui parlo manca dei princìpi fondamentali, solo le azioni non bastano. E comunque, anche le azioni sono deflagranti. Critical City agisce per lasciare cose concrete e non effimere sui territori: ma in che maniera chi osserva le azioni viene influenzato nei comportamenti? Necessitano politiche visionarie e azioni strategiche, le due cose assieme possono cambiare i nostri piccoli mondi.

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 4/8/2009

    Ecco, Domenico: io dicevo una roba così. Il concetto è lo stesso, ma diventa un’azione concreta, cioè organizzare un incontro in virtuale con un esperto lontano per affrontare il problema del degrado del cimitero di Patti. Si capisce meglio, no?

  • Pico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 4/8/2009

    Non vorrei sembrare OT ma le considerazioni fatte da Domenico mi riportano ad analoghe considerazioni svolte per il progetto del Caffè Galante.
    La perifericità non solo geografica ma anche culturale e di know-how che caratterizza i luoghi che Domenico cita (Patti non sarà molto diverso da Villa San Giovanni o da altri centri piccoli e grandi di grossa parte del Mezzogiorno) è quello che mi ha portato a pensare che attraverso quel luogo di aggregazione locale (il caffè) interconnesso abitualmente con la rete (ma da questo punto di vista il Caffè Galante è solo un luogo come un altro) possano derivare trasmissione di know-how e possibili soluzioni a problemi locali.
    Per intenderci, tutti quanti (digital divide a parte) abbiamo una connessione ad internet a cui possiamo comodamente collegarci da casa magari per cazzeggiare ma sarebbe diverso se in un centro crei un luogo di aggregazione, che potrebbe essere un caffè ma anche un luogo più istituzionale, dove potersi abitualmente riunire per connettersi alla stessa rete per trovare, attraverso l’organizzazione di specifici incontri, soluzioni a problemi di quel centro, incontrandosi ad esempio, grazie a Skype o a Second Life, con l’esperto di turno che sta in remoto e con cui imbastire un confronto collettivo teso alla soluzione di quel problema.
    Banalmente, a Patti molta gente si lamenta dello stato di degrado della parte monumentale del cimitero e un esperto della soprintendenza alle belle arti che lavora a Bologna si è offerto per dare delle indicazioni. Il problema è convincere gli interlocutori appropriati (funzionari dell’ufficio tecnico comunale, assessori, ecc.) a partecipare all’incontro.

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 30/7/2009

    Anch’io ho capito questo, Walter. Però insisto: alla fine tu devi dire cosa produci per il territorio. OYW dice: ti risolvo i problemi di mobilità. Polymath dice: ti convinco i giovani a studiare matematica. Entrambi sono fattori di competitività territoriale. Il metodo in sé, secondo me, non si vende: quello che si vende sono i risultati.

  • Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di AREA MERIDIANAAREA MERIDIANA il 30/7/2009

    E’ un grosso salto di scala questo, sicuramente i due referenti per questa via in Kublai possono essere:
    - Michele Scarcia , progetto Social PA (aggregazione info-news della PA)
    - Eugenio Iorio, responsabile della comunicazione istituzionale regione Puglia, molto interessato a processi di crowdsourcing per risoluzione di problematiche legate alla PA.
    - David Osimo, che analizza casi vincenti di e-gov 2.0 sparsi per l’europa.

    Ovviamente anche Marco e Tito, coach di Kublai che con questo progetto stanno cercando di far emergere queste pratiche e questi processi e come possano apportare innovazione nella PA.

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