Documento di progetto

Torna a tutte le discussioni
  • Documento di progetto
  • Iniziato da emanuele Avatar di emanuele

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di emanuele
      emanuele
      Membro

      Sul fil di lana

      Allegati:
      You must be logged in to view attached files.
    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Fantastico, Emanuele, grazie. Leggiamo e reagiamo presto.

    • Autore
      Articolo
    • Ciao Emanuele, oltre ad essere un lettore di quelli che i libri preferisce comprarli (i migliori soprammobili) piuttosto che finirli (in sostanza il cliente ideale di ogni libraio…), sono dello staff di Kublai.
      Ti segnalo inoltre che hai creato un mostro. Marta, la mia dirimpettaia d’ufficio, ha intrapreso una sfida con se stessa che la occuperà 24/7 per le prossime due o tre vite: compilare la sua sterminata biblioteca online su Bookerang… Presto avremo i suoi commenti sul versante usabilità del sito.

      Ho appena letto la prima parte del documento progettuale: quelli che seguono sono alcuni commenti sia sul lato “chiarezza, approfondimento” del testo (dal punto di vista di chi legge il business plan per un eventuale finanziamento o partnership), sia sul lato “strategia di business” (ovviamente il pdv è sempre quello!).

      Vado in ordine di lettura/indice del progetto, sapendo che si tratta della sola parte A (quindi magari anticipo pezzi successivi…). Mi scuso subito per eventuali brutalità nel raccontarti le mie impressioni: il mio intento è contribuire, ma il tempo è poco e quindi a volte vado un po’ diretto. Trovi tutto nel file allegato, per ragioni di spazio qui riassumo con l’accetta:

      0. Elevator pitch… Bello!!! Ma troppo evanescente, manca un riferimento ai tuoi ricavi. Ovviamente senza perdere la poesia che già c’è!

      1.1. L’idea progettuale. C’è un rischio nell’uso dei 3 punti di vista: mentre descrivi l’interesse altrui per il tuo prodotto, un pochino si perde il focus sul tuo ruolo

      1.2.Il mercato di riferimento. Forse vale la pena di aumentare il dettaglio, i mercati che stai trattando sono tanti. In particolare, a te interessano le linee di business al punto 1.4, che qui non compaiono

      1.3 Unicità e vantaggio competitivo. Sul piano dell’unicità sei molto convincente, ma per quanto riguarda il vantaggio competitivo sono un po’ incerto: non basta la semplice constatazione di un trend (crescita rilevata della ricerca di info nel web per acquisti in libreria) per concretizzare il vantaggio, è necessario che tu effettivamente riesca ad essere il primo ad entrare nel mercato con il maggior numero possibile di utenti…

      1.4 Modello di business: troppo sintetico, la mia spontanea impressione è che i ricavi saranno pochi!! La tua idea vale molto di più, dovresti renderlo esplicito

      1.5 Piano delle attività: qui racconti la tua strategia per ingrandire le tue reti, ma non mi indichi priorità e tempi d’azione. Le azioni 2 (librerie) e 3 (editori) nascondono un’ambiguità: i soggetti con i quali vuoi fare rete rappresentano per te sia dei partner per aumentare la tua visibilità (e far crescere i tuoi utenti), sia dei clienti (i tuoi principali clienti!!).

    • Autore
      Articolo
    • Ecco il file con i miei commenti al documento di progetto…

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di emanuele
      emanuele
      Membro

      Un confronto ‘brutale’ è ciò che ci serve in questa fase e quindi grazie mille per il feedback puntuale e dettagliato! A dopo la fiera di Roma per le integrazioni e correzioni.

    • Autore
      Articolo
    • Salve, Emanuele, mi chiamo Giordano. Quello di Bookerang è uno dei progetti meglio strutturati che abbia visto al momento (ma ne ho visti solo 4). A breve conto di fare un catalogo della mia libreria personale, se può essere utile. Il suggerimento che vorrei fare è questo: Bookerang potrebbe presto trasformarsi in una vera e propria fucina di lancio per nuovi scrittori. In tal caso, oltre a lettori, editori e librai si potrebbero coinvolgere anche giovani scrittori autonomi, non legati necessariamente a costose Scuole di Scrittura o a docenti universitari. Si potrebbero sfruttare le pagine personali degli iscritti di Kublai o i vari blog che gli iscritti possono aver aperto per raccogliere le opere inedite di questi. Al che Bookerang può scegliere le opere migliori, farle pubblicare o distribuire, oppure girarle agli editori iscritti. Un eventuale successo editoriale dell’opera potrebbe creare a catena il successo dei librai, che avrebbero l’esclusiva della pubblicazione eccetera. Nel peggiore dei casi, si otterrebbe un proficuo scambio vicendevole di opere letterarie, realizzate da tutti per tutti.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di emanuele
      emanuele
      Membro

      Antonio, avrei voluto avere il tempo per un secondo giro di tuoi commenti prima degli awards, ma in questi giorni non mi è stato possibile inviare il documento. Comunque ho cercato di apportare tutte le modifiche necessarie in base alla tue riflessioni. Per ragioni di riservatezza restano non dettagliati alcuni aspetti operativi e non sono indicati gli importi complessivi del quadro economico. Spero che quanto indicato sia sufficiente ad una valutazione complessiva del progetto.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di emanuele
      emanuele
      Membro

      Ciao Giordano e grazie (anche se in ritardo) per il tuo interessamento.
      Hai colto nel segno: quello dell’account ‘autore’ è uno degli aspetti che stiamo valutando per lo sviluppo.

    • Autore
      Articolo
    • Ciao Emanuele, ho letto il progetto con vero piacere: conciso e dettagliato, generativo e pragmatico, soprattutto scritto come ci si aspetterebbe da chi si occupa di libri. Difficile quindi trovare commenti da fare…
      Ti segnalo solo due cose, da leggere in prospettiva Awards:

      1. Impatto del progetto in termini di sviluppo locale. L’impatto locale dei progetti creativi è uno dei tasselli fondamentali della logica kublaiana e quindi anche della valutazione per gli Awards.
      BooKerang è strano da questo punto di vista. La scala è nazionale, c’è molto web, le tre tipologie di soggetti coinvolti (lettori, librerie, editori) sono disperse. L’impatto rafforza le editori e librai indipendenti, ma non aumenta il numero di lettori locali. La connessione tra social network (virtuale) e libreria (di mattoni e… carta) non è facile da associare ad una dimensione local in senso tradizionale, almeno per il valutatore senza troppa capacità/volontà di visioning.
      Personalmente quindi ritengo che dovresti cercare di esplicitare la posizione del tuo progetto a riguardo, per facilitare il compito del valutatore e metterlo di fronte all’evidenza. Proverei una formula di compromesso del tipo “va bene, nell’immediato non è proprio locale, ma solo perché i luoghi coinvolti sono molteplici, ognuno con il suo impatto specifico e vero!” (questa mattina non sono creativo, se hai di meglio in tasca ovviamente è meglio! Per il futuro, invece, una strada potrebbe essere quella di mappare editori e librerie independenti nel tuo territorio… Ne riparliamo, se vuoi).
      Allo scopo, aggiungerei 5 righe in coda all’elevator pitch, e 5 righe (le stesse!) al punto “1.4 Unicità della proposta” (pag. 9). Non c’è bisogno di aprire un nuovo capitoletto, visto che la tua struttura narrativa è forte e gradevole, però esplicitare il punto e ribadirlo mi sembra importante.

      2. Strategia per far crescere il numero di utenti. Tale numero è il fattore principale per il successo del progetto (ed è il punto di crisi per tanti tanti progetti web-based pieni di speranza), e nel documento (“1.6 Piano delle attività”, pag. 12; e non solo) si percepisce che il tuo team ci darà dentro per davvero a tal fine. Non è questa la sede per snocciolare tutti i dettagli della tua strategia di marketing, giustamente “privata”, però devi ammettere che, agli occhi del valutatore, l’informazione che dai a riguardo gioca molto sulla tua reputazione e la fiducia che generi attorno a te. Leggendo il testo, in sostanza, il valutatore potrebbe (non è certo ovviamente) farsi questa impressione sulle tue intenzioni: faremo “questo e quello” (marketing virale e convenzionale, su tanti fronti…), e con i numeri che abbiamo visto (pag. 7) è plausibile che ci riusciamo. Un valutatore “cattivo e disilluso” potrebbe quindi concludere che non ci sono abbastanza elementi per giudicare la fattibilità del progetto… e non è il tuo scopo, giusto?
      Come soluzione di compromesso, valida per il documento di progetto, ti propongo di metterei in risalto il dato “spesa per marketing” (nella tabella “costi”, pag. 18, dici di investire il 34 % dei tuoi costi in tali attività) nella sezione “1.6 Piano delle attività”, pag. 12): mi sembra un modo ulteriore per dire che fai sul serio!

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ho dato anch’io uno sguardo al documento. Complimenti: è molto chiaro, e mi convince la vostra difesa dell’innovatività dell’idea. Come avevo già osservato, il vostro punto forte rimane anche il suo tallone d’Achille. Considerate questo scenario: entro in libreria per fare un regalo al mio amico Carlo, e chiedo al libraio un consiglio. Lui mi dice: beh, vediamo la sua wish list su Amazon. Cioè: quella cosa si può già fare, anche senza Bookerang. L’alternativa è ancora peggiore: la wish list la guardo io, e a questo punto mi basta un click per fare recapitare il libro a casa mia o a casa di Carlo…

      In effetti forse il vostro doc potrebbe beneficiare da una considerazione di Amazon tra i potenziali concorrenti (sezione 1.3). Lo studiatissimo servizio di raccomandazioni e profilazione di Jeff Bezos ha alcuni aspetti 2.0; e a me è capitato di fare regali usando le wish list di Amazon.

      Un minidettaglio: a pagina 17 usate l’espressione “servizi freemium”. Credo che dovreste invece scrivere “servizi premium” Per quello che ne so io la parola freemium si riferisce a un modello di business in cui l’utente sceglie se usare servizi gratuiti o premium, cioè a pagamento (wikipedia).

    Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.