Ho appena inserito il mio progetto su Kublai, e’ troppo tardi per avere una consulenza?

Torna a tutte le discussioni
  • Ho appena inserito il mio progetto su Kublai, e’ troppo tardi per avere una consulenza?
  • Iniziato da Francesca Miazzo Avatar di Francesca

    • Autore
      Articolo
    • Dopo aver navigato un po sul sito, ho capito che molti progetti sono gia stati selezionati e aiutati dal gruppo di lavoro Kublai, e’ possibile ricevere una consulenza anche se mplti progetti per il 2009 sono gia state analizzati?

      Grazie

      Francesca

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ciao Francesca, mi sento di rassicurarti. L’ingresso al processo di potenziamento collaborativo dei progetti (noi lo chiamiamo coaching) è sempre aperto. Anzi, questo è un momento molto propizio per partire, perché tra qualche mese assegneremo un premio, il Kublai Award, al miglior progetto creativo. Chiedi a Augusto, che l’ha vinto l’anno scorso…

      Il problema è piuttosto – almeno per me – capire esattamente cosa vuoi ottenere con CITIES. Ho visto il sito, ed è molto elegante; ma non è autoesplicativo. Anzi, mi sembra più una rivista di urbanistica che una piattaforma di ricerca sulle città.

      Potresti cominciare a spiegarci cosa fa CITIES, a chi si rivolge, chi sono le persone che lo fanno, come pensa di finanziarsi, come cambierà il mondo. Potremmo partire da tre paragrafi qui sul Ning di Kublai; noi e altri reagiamo, tu ci rispondi e così via. Si avvia una conversazione che dovrebbe arrivare a chiarire sempre meglio cosa state facendo e come lo fate. Il puno di arriivo è un vero documento di progetto (qui alcuni trucchi per scriverne uno a prova di proiettile).

    • Autore
      Articolo
    • Gentile Alberto,
      grazie per la rassicurante risposta. Vorrei provare a raccontarti la storia di CITIES in maniera colloquiale e cercando di essere spontanea.

      Mentre studiavo al Research Master in Metropolitan Studies ad Amsterdam, trovavo le letture accademiche riguardo allo sviluppo delle città estremamente interessanti e stimolanti. Allo stesso tempo ero consapevole del fatto che quel genere d’informazioni potevano venire espresse in maniera più coincisa, meno pretenziosa e con un’identità’ grafica più attraente.

      Una domenica, mentre cercavo una rivista che parlasse di sviluppo urbano, sono rimasta delusa in quanto, anche le librerie specifiche, erano tutte focalizzate su questioni puramente architettoniche. Ero delusa perché non trovavo una rivista con una prospettiva di analisi basata sulla ricerca. Molte riviste proponevano visioni futuristiche di citta’ non ancora nate, o design di strutture create per essere guardate dall’altro. Mancava uno guardo al presente, al reale, senza fronzoli.

      Parlando della mia delusione con la mia ex compagna ed ora ricercatrice urbana a Stoccolma Anna Hult, e’ nata l’ispirazione per creare un magazine che raccogliesse le idee, le immagini e i racconti degli utenti urbani riguardo a precisi processi, strategie, forme e funzioni che esistono nelle nostre città.

      La ricerca urbana ti crea una lente che indossi mentre cammini per le città. Ci sono processi storici, economici, sociali e politici che influenzano lo stile architettonico a prescindere della scelta del tipo di struttura e materiale. Lo sviluppo urbano è la manifestazione concreta della nostra civiltà, la capacità’ di comprendere questo processo è fonte di consapevolezza e ispirazione. CITIES nasce inizialmente per trasmettere queste sensazioni agli utenti urbani comuni presentandole anche grazie all’elevato livello fotografico.

      Dopo qualche mese di consultazione e confronto, abbiamo raccolto un numero accettabile di casi di studio e li abbiamo completati con fotografie che riteniamo possano alleggerire il processo di lettura e intrattenere il lettore più pigro. Grazie al coinvolgimento del designer urbano inglese con base a Goteborg, Chris Knox abbiamo creato un’identità’ grafica che rispecchia l’idea della città come nodo in un mondo di network. Le prime settimane di ottobre dovremmo essere in grado di pubblicare il primo numero di CITIES on line e proporre un nuovo sito.

      Nel frattempo ci siamo resi conto che la nostra sinergia e la qualità del materiale raccolto potevano essere utilizzati in diversi modi. Il magazine e’ diventato il punto di partenza per fare di CITIES una piattaforma. A luglio abbiamo creato una fondazione con l’obiettivo di fare ricerca urbana in maniera creativa, spontanea e meno pretenziosa. CITIES, ovviamente, non intende sostituire i metodi e gli obiettivi di rinomati istituti di ricerca per la produzione di conoscenza e politiche di sviluppo urbano. CITIES vuole tradurre le nozioni e i risultati creati a livello accademico in un linguaggio più accessibile. Le attività che CITIES si propone di sviluppare (ed ha già sviluppato in diverse occasioni) sono l’organizzazione di workshop ed esposizioni riguardo al tema affrontato in ogni numero del magazine.

      CITIES si finanzia con la ricerca di fondi tramite bandi olandesi. Ma stiamo cercando di raggiungere anche compagnie e società che praticano nel campo dello sviluppo urbano, oltre che altri centri e associazioni di ricerca. Sinceramente la raccolta fondi è uno dei nostri problemi perché qui in Olanda sostengono molto le attività puramente creative, quindi dobbiamo sempre cercare di esasperare il lato creativo del nostro lavoro…

      Cosa mi aspetto da Kublai? In generale, vorrei sapere cosa ne pensate di CITIES. Che cosa dovremmo cambiare nel sito, come approcciare i nostri possibili sostenitori o come ricevere più visibilità…
      In particolare, vorrei poter organizzare delle attività da fare con CITIES. Fare workshop o mostre, sullo sviluppo urbano in Italia sarebbe per me estremamente gratificante e per altri, magari, utile.

      Sono stata un po’ più prolissa di quanto mi avevi chiesto, fammi sapere cosa ne pensi e quali altre informazioni volete…
      Ho anche una presentazione generale del progetto in Inglese, fatta un mesetto fa…non so se posso allegarla o se volte vedere anche quella…

      Grazie per l’attenzione

      Franesca

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Complimenti Francesca: una chiarezza espositiva di stampo anglosassone e un progetto affascinante.

      Sono molto curioso di vedere il magazine e la sua impostazione grafica.

      Una domanda: per voi i workshop e le mostre sarebbero un fine, un obbiettivo o un punto di partenza per realizzare progetti di riqualificazione urbana (mi ricollego all’altra discussione che hai inserito), sfruttando il vostro lavoro di ricerca e analisi?

    • Autore
      Articolo
    • Gentile Federico,
      grazie per la risposta e il complimento…per noi i workshop e le mostre sono un mezzo per raggiungere i nostri principali obiettivi:
      - trovare materiale sul tema del momento e creare il magazine
      - usare il magazine come punto di partenza per informare su processi urbani e mostrare le loro diverse espressioni nel mondo
      - Collaborare con attori della riqualificazione urbana e creatori di politiche urbane.

      Ovviamente noi non realizziamo progetti di riqualificazione urbana, ma saremmo disposti a farlo…

      Spero di essermi fattta capire,
      un saluto cordiale

      Francesca

    Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.