Ning: fine del modello free ?

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  • Ning: fine del modello free ?
  • Iniziato da Enrico Alletto Avatar di Enrico

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    • Ragazzi avete letto? An Update from Ning

      Capisco male o presto il Ning non sarà più free ?

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    • molto presto! a maggio, comunicano i tempi e il nuovo piano tariffario

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Si, visto… speriamo che esagerino con le tariffe e soprattutto che a fronte di un pagamento, offrano più servizi personalizzati

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    • Avatar di Pico
      Pico
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      La notizia è uscita un paio di giorni fa e tra le alternative c’è il passaggio al servizio a pagamento su cui l’azienda dichiara di volersi esclusivamente focalizzare migliorando i livelli di servizio e aumentando la quantità di funzioni disponibili.

      La gente si sta scatenando alla caccia di alternative e alcune di queste aziende si stanno già muovendo in qualche modo promettendo di supportare coloro che decideranno di migrare (ma sui risultati di tali migrazioni e sui livelli di servizio offerti è chiaro che bisogna fare attenzione).

      Su Wired http://j.mp/bOhdi9 è comparso un articolo con delle dichiarazioni di Marc Andreessen (cofondatore di Ning ma soprattutto cofondatore di Netscape e coautore di Mosaic) che assicurerebbe da parte di Ning il supporto alla migrazione per chi decide di abbandonarla.

      Per seguire l’evoluzione della vicenda consiglio di fare delle ricerche su Twitter con hashtag #ning.

      Il prossimo 4 Maggio l’azienda ha dichiarato che farà conoscere i dettagli della sua nuova politica ma è chiaro che tutti coloro che hanno un account free (me compreso) iniziano a guardarsi in giro pensando soprattutto a come non perdere dati e membri dei propri sn che adesso stanno su Ning.

      Per quanto riguarda il ning di Kublai credo sarebbe opportuno in prima battuta mettere in conto l’idea di passare all’account a pagamento e al contempo valutare la possibilità (se il supporto offerto da Ning permettesse di recuperare tutti i dati) di migrare su un proprio server partendo magari dall’analisi fatta da Federico Bo nel documento che produsse a suo tempo.

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    • Certo che questa inversione di rotta dell’azienda NING fà riflettere !!!

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    • Avatar di Gianluca
      Gianluca Mei
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      Se vi può interessare c’è questo articolo al proposito di Mashable, con elencate alcune alternative. E con il commento redazionale di fare attenzione perchè se non riesce Ning a sostenere il modello “gratis” non è detto che anche per gli altri possa durare molto.

      Tutto sommato trovo ragionevoli le motivazioni citate; ultimamente gli americani hanno fatto troppo affidamento su advertising e venture capital, col risultato che i conti di molte società hitech e molti VC sono in profondo rosso.

      Comunque ho visto che ci sono diversi software opensource per mettere in piedi un social network, ho un’esperienza positiva con uno di questi, facendosi carico dei costi infrastrutturali.

      Ciao

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      gianluca, non ci tenere sulle spine eh! dicci quale sarebbe questa piattaforma open che funziona!

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Ciao Nino, abbiamo subito ripreso in mano il doc sui cui Federico, ma anche tu, avete lavorato. La questione della migrazione è molto complicata, in ogni caso stiamo prendendo in considerazione tutte le opportunità.

      Adesso attendiamo il 4 maggio in attesa di conoscere il nuovo scenario.

      Sicuramente Kublai è un progetto importante e qualche decina di dollari al mese non ci spaventano, sempre che Ning migliori il livello di servizio, di personalizzazione e di controllo

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    • Avatar di Gianluca
      Gianluca Mei
      Partecipante

      Non facevo il vago, non mi veniva il nome :) Si tratta di Elgg.

      Per quanto ho visto funziona piuttosto bene, ha una comunità di sviluppo abbastanza ampia e dinamica, e una buona libreria di plug-in. E’ un po che non lo seguo e non sono aggiornato sugli ultimi sviluppi.

      L’avevo usato tempo fa qui wegi.it e in un s.n. per il corso di marketing all’Università delle Marche dove è stato molto utilizzato.

      Sono d’accordo con te, per Ning si parla di qualche decina di dollari al mese (promesse di miglioramento a parte) che difficilmente giustificano la complessità di una migrazione. Anche usando dei servizi di terzi (dando un’occhiata con Google ho visto http://www.keetup.com/ning-to-elgg) i rischi non sarebbero pochi.

      Ciao

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Nel documento che avevamo preparato con Pico a suo tempo neanche Elgg era sfuggito… e se non sbaglio era una delle piattaforme suggerite (insieme a SociaEngine) per un’eventuale adozione e personalizzazione.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Nicola, Federico, Nino: perché non postate qui sul Ning il documento che avevate scritto a suo tempo sulle alternative (giustizia poetica…)?

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Ragazzi, non ho da contribuire a questa discussione per il momento, ma sono contento che menti sveglie come le vostre si stiano esercitando su questo problema, che in realtà ci ponevamo da un po’ e che, mi pare di capire, prima o poi sarebbe vdnuto fuori comunque. Grazie per lo spirito spassionato con cui vi ci dedicate.

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Qui il piccolo documento scritto ormai quasi un anno fa e quindi da aggiornare; per esempio nel frattempo mi sono innamorato di Drupal, che pur essendo un CMS “generalista” possiede le potenzialità per poter trasformarsi in un avanzato strumento di social networking.

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    • Vi aggiorno su Buddypress che nel frattempo e’ cresciuto molto come progetto:

      Difetti
      • Per ogni utente vengono create nel database circa 10 tabelle: all’aumentare degli utenti aumenta lo spazio occupato su disco e diminuisce la velocità di risposta del database
      Rg ha solo 120 utenti registrati, ma credo che le tabelle non creino particolari problemi di performance. Il problema maggiore, per tutti i server, sono i documenti caricati dagli utenti che assorbono spazio e quindi risorse
      • Scarsa integrazione di blog e forum
      Non riesco a capire cosa s’intende per: “Scarsa integrazione di blog e forum” :-)

      Comunque a giorni, coordinandomi con il fornitore di hosting, effettuero’ un upgrade abbastanza impegnativo wordpress mu 2.9.2 /buddypress 1.2.3 su RG con tema integrato e personalizzato da me (totalmente riscritto a causa della incompatibilita’ con la versione attualmente in produzione). Questa potrebbe essere una buona occasione per vedere all’opera WordPress Mu / buddypress nella sua versione piu’ aggiornata e stabile

      Qualsiasi soluzione si scelga di adottare suggerisco di fare comunque il modo che l’esperienza dell’utente non sia stravolta. Se da un SN all’altro cambiano totalmente i punti di riferimento credo che la community potrebbe uscirne disorientata :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Non c’è solo la questione dello spazio, c’è la questione delle queries sul database i cui tempi si allungano all’aumentare del numero di tabelle. Lo stesso Andy Peatling, l’ideatore di Buddy a una mia precisa domanda durante il Wordcamp ha tergiversato..1000 utenti -> 10.000 tabelle, di solito i cms registrano gli utenti in campi di un’unica tabella, non ne creano diverse per ogni utente.

      I blog ed in particolare il forum non erano integrati bene, per il forum occorreva l’installazione di bbPress e non era né semplice né soddisfacente (“With previous versions of BuddyPress, integrating bbPress often required special attention and little voo-doo magic.”). Con la nuova versione immagino sia stata effettuata un’integrazione più spinta.

      Sono d’accordo nel cercare di mantenere il più possibile invariata l’esperienza utente ma non sarà facile…

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    • Si qualcosa e’ migliorato … comunque concondo su quanto hai scritto :-)

      Buddypress va benissimo per piccole community di nicchia, adottarlo per Kublai e’ tutto da pensare proprio per i motivi che hai riportato

      Credo che la cosa piu’ importante oltre all’integrita’ dei dati sia appunto quella di adottare un tool che permetta il piu’ possibile di replicare l’attuale esperienza dell’utente, magari modificando / migliorando le cose poco alla volta nel corso del tempo

      p.s.: complimenti per il documento… lavoro bellissimo !!! :-)))

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    • Si, credo anch’io che Drupal, Elgg e Buddypress si divideranno quasi tutto il flusso di emigranti da ning.

      Comunque sia, in questo momento ritengo che la formula ning (cioe’ web-based and fully managed dalla casa madre) continui ad essere conveniente anche se costasse qualche dollaro al mese. Infatti cosi’ si evita tutto il problema della moltiplicazione delle decisioni (quale host, quale versione, quale configurazione server, quale partner con capacita’ di programmazione…), decisioni che andrebbero prese ripetutamente nel tempo. In fondo, se si sottoscrive il piano piu’ economico di ning (Use Your Own Domain: 4,95$ per month), ce la caviamo con 60$ all’anno, giusto ? In sostanza, per pochi dollari al mese, ning rimane sempre piu’ conveniente.

      L’unico vero problema, adesso, e’ che per ogni minuscolo tentativo di avviare un network bisogna gia’ sborsare quel pugno di dollari, e se i tentativi fossero una decina in un anno, ecco che quella serie di pugni potrebbe non essere piu’ tollerabile.

      Ma come dice Enrico, e come ho scritto anch’io (http://tinyurl.com/yyzhapn) siamo forse di fronte ad una notizia di portata ben maggiore…

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    • @Gino: Virando un attimo dal tema trattato concordo in pieno con quanto hai scritto: non e’ piu’ tempo per il free Non credo sia piu’ possibile impiegare tempo, competenze, ecc. su modelli web totalmente gratuiti… in piu’, lo sappiamo ormai da anni che i banner pubblicitari sono quasi totalmente inefficaci per monetizzare …

      Tornando sul pezzo: anche io penso che sborsare qualche dollaro al mese sia la scelta piu’ saggia se non altro per avere il tempo di valutare con calma: quando, come, dove e soprattutto SE … migrare ad altra piattaforma :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Grazie, purtroppo documenti del genere diventano ben presto “obsoleti”…

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Buffo, prima che Kublai iniziasse avevo chiesto a Alberto D’Ottavi di fare il nostro uomo tecnologico, e lui proponeva proprio Drupal. Però poi credo che sul suo blog sia passato a WordPress.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Secondo me il cambio di piattaforma potrebbe essere vissuto non come una seccatura, ma come un momento di rigenerazione: la comunità di Kublai è cresciuta, ha nuove esigenze, e trasloca in una casa più comoda. Potrebbe essere una bella esperienza e un generatore di nuova energia.

      Naturalmente, sarebbe anche una enorme seccatura. Per me molta differenza la fa il grado di accesso che la versione pagamento di Ning darà alla base dati. Ho aperto un ticket circa un mese fa e mi hanno risposto traccheggiando e prendendo tempo.

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Devo dire che concordo con voi ma in particolare con quello che scrive alberto alla fine.
      Pagare qualche euro l’anno non sarebbe un grosso problema. Quello che però vorrei salvaguardare è 1) la possibilità di scaricarci tutto il database fra un anno o due; 2) la possibilità di effettuare analisi del traffico, dell’attività di ogni utente e roba del genere che ci servono al managemet della community ed a capire che dinamiche stiamo innescando.
      Insomma in cambio dei soldi dobbiamo acquisire più controllo, ed acquisirlo in modo irreversibile.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      “In modo irreversibile”. Bravo Tito. Sfortunatamente, Ning ha cambiato politica due volte in due anni, e non sembra contemplare questa parola.

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Wordpress è ottimo come piattaforma per i blog, per i magazine e anche per siti di media complessità; certamente è quello che ha le possibilità di personalizzazione grafica maggiori. Riguardo Drupal, beh se è stato scelto per il sito della Casa Bianca obamiana(en passant, il sito ha anche la versione in spagnolo, i tempi cambiano e corrono)…

      Comunque non esiste un cms (o un servizio online) perfetto, solo uno più adatto di altri a particolari esigenze.

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    • Concordo con il messaggio di Tito (pago ma voglio controllo). Purtroppo io ho imparato che prima di tutto contano le persone: Gina Bianchini ha portato ning dov’e’ oggi; Jason Rosenthal, invece inizia il suo mandato puntando immediatamente a riduzione costi e personale. Chiaramente Rosenthal e’ stato messo li’ con questo scopo. Chiaramente la linea di ning e’ cambiata, e tale rimarra’ ragionevolmente a lungo. Chiaramente se lo ritengono conveniente, sono ora disponibili a fare scelte “dolorose” nei confronti degli utenti, e perche’ no, anche in futuro… Non voglio trarre conclusioni subito, ma temo che da queste premesse, sia difficile aspettarsi in futuro da parte di ning, un’attenzione alle esigenze degli utenti in termini di indipendenza.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Guarda Federico, sulla Casa Bianca ho una piccola esperienza personale da raccontare. Con esattamente la stessa argomentazione (“se la usa Obama…” Paul Johnston di Cisco propose Mixedink ai tempi della Open Declaration on European Public Services. Mixedink si rivelò un tool disastroso e ci creò molti problemi, per cui postai tutti i miei dubbi sulla mailing list del gruppo. Saltò fuori che obiezioni molto simili alle mie erano state fatte…. dal gruppo di Obama. Quindi che lo usi la Casa Bianca non vuol dire molto, per ora, potrebbero esserne insoddisfatti!

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Nel caso di Drupal probabilmente siamo in una situazione differente: non è un tool proposto da una multinazionale ma un software open source scelto con cognizione di causa (spero…).

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    • Avatar di Pico
      Pico
      Partecipante

      Non so esattamente quando sia apparso (ritengo nelle ultime ore) ma sembra che le rassicurazioni di Marc Andreessen (vedi l’articolo su Wired citato nel mio precedente intervento in questa discussione http://j.mp/bOhdi9) circa la possibilità per chi voglia abbandonare Ning di poter migrare il proprio social network su un’altra piattaforma o quanto meno di poter entrare in possesso di tutti i contenuti presenti sul social network, trovino riscontro in questa pagina del sito di Ning che spiega come fare.

      Riporto la traduzione dell’introduzione

      Esportare i Contenuti del proprio Social Network quando si abbandona la piattaforma NING

      Se non desiderate più continuare ad avere il vostro social network su piattaforma Ning, è possibile richiederne l’esportazione dei contenuti (Network Content Export). Ci riferiamo al backup completo dei contenuti memorizzati sul vostro social network. Il backup sarà organizzato con una struttura ad albero con cartelle (folder) distinte per ciascun tipo di contenuti. I dati saranno rappresentati da file di tipo XML contenenti tutti i dati dei campi, inclusa l’informazione relativa al soggetto che ha caricato quei dati. I contenuti effettivi si troveranno in singole cartelle, una per ogni tipo di contenuti. Questo complesso di dati potrà essere, comprensibilmente, molto grande, sicché sarà compresso in un file di tipo tar.gz (tipo un file zip) che sarà memorizzato sui nostri server. Quando tutto sarà pronto, vi forniremo un link che vi consentirà di scaricare il file .tar. L’esportazione dei contenuti del social network (Network Content Export) potrà essere richiesta solo dal Creatore (corrente) di quel social network Ning. Nota bene: il vostro social network Ning sarà cancellato 30 giorni dopo la generazione e la fornitura del link per scaricare il file di esportazione (il file compresso contenente tutti i dati del social network). Una volta che il vostro social network sarà stato esportato e cancellato non potrà più essere ripristinato.

      Nella stessa pagina vi è il link al modulo di richiesta, in formato pdf, da scaricare, compilare ed inviare via posta o via fax e le indicazioni su dove inviarlo (da notare, come si vede in fondo alla pagina, che questo modulo era stato già approntato alla data del 20 Gennaio 2010).

      Dopo aver ricevuto la richiesta, Ning contatterà il richiedente via e-mail per la conferma, dopodiché viene avviata la procedura prima descritta.

      Tutto questo allontana in qualche modo la paura, per chi non intende o non può permettersi di pagare delle fees (non è questo certamente il caso di Kublai), di non poter più continuare a mantenere un social network che aveva avviato salvo rassegnarsi all’idea di dover ricominciare tutto daccapo su un’altra piattaforma free (e, invero, la progressiva blindatura della piattaforma, inizialmente open e scaricabile, e l’atteggiamento di chiusura tenuto da Ning di fronte a richieste di accesso ai contenuti non poteva che creare tali paure).

      Ora sembrerebbe che di fronte all’intenzione di voler abbandonare Ning, questa rilasci al creatore del social network tutti i contenuti ivi presenti (e mi viene il sospetto che di fronte alla scelta di non tollerare più gli account free, Ning non avesse poi molte scelte al riguardo per evitare di incorrere in possibili problemi legali).

      Questo significa che se Kublai volesse migrare verso un’altra piattaforma (dopo attente verifiche) sarebbe libera di farlo con una certa serenità e con tutto il tempo che riterrà necessario.

      Detto questo, e verificato che si possa realmente e proficuamente rientrare in possesso di tutti i contenuti, aspettiamo appunto di vedere i nuovi costi e le nuove funzionalità annunciate.

      Altra riflessione; il fatto che Ning rilasci il backup completo di un social network a chi ha intenzione di andarsene non significa che questo backup potrà successivamente e agevolmente essere ripristinato ovunque.

      Piattaforme, come grou.ps, dichiarano: “we will prepare a tool that will let you import your data very soon.” (appronteremo molto presto uno strumento che vi consentirà di importare i vostri dati)

      Diciamo che la cautela è d’obbligo (facendo magari delle prove di esportazione ed importazione con dei social network ning di prova) e dicendolo non sto pensando tanto (so che non ce n’è bisogno) agli amici che gestiscono questo Ning quanto a coloro che leggono queste righe e stanno chiedendosi, come me, cosa fare con i loro free ning social network.

      Forse non è facile rendersi conto della guerra che si sta scatenando tra i competitors di Ning per accapararsi i transfughi.

      Provo a inserire dei link che, riportano oltre alle piattaforme analizzate nel documento di Federico, qualche nome nuovo venuto fuori nel frattempo

      Ning Competitors
      una tabella comparativa
      anticipazioni “ufficiali” da Ning
      Alternatives Solutions to Ning

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Ottime osservazioni, Pico. Mappare il backup di Ning e costruire un database coerente non sono operazioni banali. Molto utile la tabella comparativa da cui si evidenzia quello che diciamo da sempre, che non esiste il cms perfetto.

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    • Avatar di Gianluca
      Gianluca Mei
      Partecipante

      Mi permetto di fare una considerazione, nonostante sia un novellino (entusiasta) di questo fantastico progetto Kublai.

      Trovo bellissimo l’approccio “umanistico” al problema di Alberto: una nuova casa rappresenta evoluzione e genera nuova energia ! Ma quanto vero ! Quanto vale l’orgoglio di “partecipare al percorso”, vivere le trasformazioni ?!

      E totalmente legittime le necessità di Tito di controllo, autonomia e analytics.

      Ho visto anche che avete fatto un gran bel lavoro di analisi e comparazione di soluzioni software. Non ho visto, e ci sta nello status di novellino :), se avete fatto una analisi di come vorreste che fosse Kublai.

      Come vorreste che fosse la nuova comoda casa ?
      Potrebbe questo essere un progetto Kublai a sua volta ?

      Sul piano tecnico giusto una considerazione generale. I cms come sappiamo nascono per esigenze (e spesso contesti organizzativi) definiti, diversi dai social networks. Per quanto i cms possano diventare social ben plugginati, l’architettura di fondo rimane pensata per qualcos’altro. In generale ritengo più sensate le piattaforme native.

      Ciao

      Gianluca

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    • Avatar di Marco
      Marco
      Membro

      Gianluca, io sono daccordo con te. Penso che utilizzare un CMS a supporto di un social network sia una forzatura.

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    • Avatar di Pico
      Pico
      Partecipante

      Diciamo che il documento di Federico è nato in seguito all’esigenza di verificare quanto fosse possibile implementare su questa piattaforma alcune funzioni di cui si sentiva/sente l’esigenza.

      Quindi in prima battuta, l’obiettivo era di verificare quanto Ning potesse assecondare queste esigenze e, in seconda e alternativamente, valutare possibili soluzioni diverse da Ning che consentissero di soddisfarle.

      Una di queste esigenze era/è la possibilità di distinguere e separare le aggregazioni; questo gruppo, ad es., il Club dei Progettisti, in realtà non è un progetto come può esserlo Critical City o Angeli x Viaggiatori, però non vi è modo di attuare questa distinzione in modo semplice a meno di non voler sperimentare delle soluzioni dagli esiti incerti; si era anche ipotizzata la costituzione di gruppi tematici che trattassero argomenti specifici (business plan, associazioni, fund raising, bandi, informatica, ecc.), ma, oggettivamente, questi si mischierebbero con tutti gli altri gruppi creando una certa confusione (da qui l’idea di inventarsi qualcosa che permettesse al kublaiano di individuarli e distinguerli con immediatezza dai progetti veri e propri). Un altra esigenza era quella di avere degli rss feed meno generici e più mirati, un’altra ancora, la possibilità di accedere ai dati per potervi condurre analisi, ecc.

      Per tutti questi motivi, la piattaforma Ning si è rivelata all’improvviso un po’ stretta e da quì l’esigenza di ottenere soluzioni alle esigenze individuate

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Gianluca, è un po’ che discutiamo su come vorremmo Kublai. La dimensione fondamentale naturalmente non sono le funzionalità del software ma il potere interagire tra noi nel modo che vogliamo per fare crescere i progetti. A novembre abbiamo fatto anche una partecipatissimo “consiglio tribale” in Second Life. Presto, credo, sarà il momento di farne un altro.

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    • Avevo proposto Drupal perché le esigenze erano di fare qualcosa tipo Social Network, e Drupal è un framwork aperto su cui è facile sviluppare, e/o fare verticalizzazioni, estensioni. Il mio è un blog e ovviamente è andato su WP, essendo industry standard. Se ti ricordi, ai tempi s’era detto delle curve contrapposte: certo Ning ha una rampa di attivazione veloce e poi si ferma. Drupal è molto più difficile all’inizio e poi ti permette di andare dove vuoi. Ora c’è http://www.socialgo.com/ che è un clone di Ning

      Ma il tema fondamentale è sempre un altro, cioè la data centricity – o almeno l’esportazione dei dati

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    • A proposito di Drupal e di Casa Bianca :-)

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