Progettare la nuova Kublai

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  • Iniziato da Augusto aka Phishman Avatar di Augusto

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    • Carissimi,
      io, Matteo e Duccio di Focus (la società dietro a CriticalCity) abbiamo riflettuto un po’ sulla situazione di Kublai raccontata da Alberto e vorremmo metterci a disposizione della community per provare ad immaginare una soluzione per traghettare Kublai verso l’autosostenibilità.

      Da kublaiani troviamo abbastanza frustrante che Kublai sia così dipendente dai tempi della burocrazia e ci piacerebbe farla diventare più snella, più flessibile e sempre più fondata sulla partecipazione di tutti. 
      Al riguardo abbiamo un po’ di idee, vi va di ragionare sulla cosa insieme a noi?
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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
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      Ok, ci sto, da dove volete partire?

      A piu’ tardi

      LMF

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Sono molto curioso di sentire le idee :-)

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    • Avatar di Criscia
      Criscia
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      Augusto :) sono tutta orecchi, curiosità e impazienza :D

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Augusto, mi fa molto piacere che abbiate questa premura per Kublai, ma dovete stare tranquilli, perché abbiamo un anno di tranquillità davanti e forse anche più. Ce n’è per fare un paio di Kublai Camp e crescere ancora un po’.

      La burocrazia avrà anche i suoi difetti, ma d’altra parte è grazie al supporto della Pubblica Amministrazione che Kublai è nato e cresciuto, altrimenti non staremmo neanche qui a parlarne.

      E poi a pensarci bene, dalla nascita del progetto Kublai, non c’è stato praticamente mai un momento di discontinuità.

      Fa ben sperare per il futuro…

       

       

       

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    • Avatar di Jo_K(ino)
      Jo_K(ino)
      Partecipante

      Kinovan presente, se tutto va bene tra un anno esatto anche fisicamente…

      ; Jo

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Caro Augusto, la situazione è molto fluida e quindi mi sembra proprio il momento giusto per fare ipotesi sul futuro di Kublai. Tra l’altro fin dall’avvio avevamo imaginato che il migliore scenario per il futuro di Kublai fosse che il progetto “flottasse”, ossia che arrivasse ad autosostersi diversificando le fonti di finanziamento pubbliche, e aggiungendone magari di private.  Per me il pubblico deve mantenere una quota di controllo, se non maggioritaria, perchè pubbliche sono le finalità del progetto.  Però il piano di gestione va interamente escogitato  e disegnato con un certo grado di dettaglio.

      Per esempio in che misura e con che regole può essere possibile vendere ser vizi a privati? io la risposta non ce l’ho. Quale la governance del progetto?

      Insomma per me la vostra proposta arriva proprio al momento giusto e sono curioso di sentirla. 

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    • caro Nic,

      avendo avuto un certo ruolo, mi sento di condividere in tutta franchezza oggi un certo pensiero: che K è nato da persone dentro la PA, ed è cresciuto nonostante la PA per come comunemente intesa e per come agisce normalmente. E’ un amaro pensiero, ma oggi diversi noi portano ferite che gli danno qualche sostanza. Evviva Kublai, evviva le idee per trasformarla. 

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Io ho avuto difficoltà simili a Kublai, anzi paradossalmente (e sottolineo paradossalmente) mi sento un pò sollevato, nel senso che per anni, l’ho scritto qui ho portato avanti vari progetti, alcuni riusciti e anche bene, altri quelli strategici e complessi un pò per inesperienza e un pò per difficoltà oggettive non sono partiti o sono in stand bye.

       

      Ho scritto quel post, dandomi 100 giorni per spegnere tutto…e quelle difficoltà sono state precursori di questa situazione con il senno di poi, ma questo mi ha fatto comprendere di quanto siano importanti sia gli strumenti (finanziari di sostegno di un progetto) che il calore, la passione e le risorse umane che lo sostengono.

      A me sono spesso mancate entrambi, dopo il mio appello si sono mobilitate tante persone, moltissima kublai, sto aprendo un ufficio spazio di coworking e le persone (che non conoscevo alcune fino a 2 mesi fa), stanno portando idee, calore, piccoli oggetti, insomma non mi sono sentito solo.

       

      Spero che lo stesso avvenga per Kublai, che per 2 anni ho sentito come casa mia, e solo per concentrarmi un pò sulle mie priorità ho un pò trascurato, ma in realtà nella difficoltà di cercare forme di microcredito, ho dovuto fare di necessità virtù e ho abbozzato un piccolo progetto si chiama Adora, è un piattaforma aperta che potrebbe sostenere progetti territoriali, geolocalizzati, e se i ragazzi di critical city, e altri membri della community volessero, sono pronto a “donarla” a tutta la community, il 50% delle revenue dovranno andare a progetti territoriali selezionati, il 25% alla rete di blog e portali che aderissero all’iniziativa e il 25% allo sviluppo e sostentamento dell’ecosistema consulenziale dei progetti. (Ad ogni modo il mio è solo un la, tutto potrebbe essere ridefinito, integrato e rimodellato in altre proposte).

       

      Non so se vi può interessare e se credete che qualcosa di buono lo possa fare be il progetto si chiama Adora AD come comunicazione e Adora perchè un progetto per vivere e sostenersi si deve adorare….

       

       

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    • Intanto approfitto di questo post per esprimere la mia stima a Tito, Marco e Nicola per tutto, ma veramente per tutto … anche per quel “dietro le quinte” di questo progetto che posso solo immaginare. :-)

       

      Riprendo Tito: “Per me il pubblico deve mantenere una quota di controllo, se non maggioritaria, perchè pubbliche sono le finalità del progetto. Però il piano di gestione va interamente escogitato  e disegnato con un certo grado di dettaglio.” Concordo in pieno con questa posizione che ritengo fondamentale per non perdere l’idea su cui poggia l’intero progetto e la sua community.

       

      Ad Augusto vorrei dire che Kublai nasce come ambiente in cui le persone possono esprimere le proprie idee senza timore e soprattutto senza chiedere il permesso! A voi la palla :-)

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
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      Carissimi

      sono pronto a ragionare con voi per progettare il flottaggio di Kublai!

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    • Avatar di Pico
      Pico
      Partecipante

      Alcuni giorni fa, dopo l’avvio della discussione sul destino di NeoKublai, io e Criscia ci siamo “trovati” per parlarne e pensando all’uso della sim, al coinvolgimento di soggetti pubblici e/o privati affini a Kublai per rivitalizzarla e trarne un contributo economico per il suo mantenimento in vita, mi è venuto spontaneo pensare al futuro di Kublai, non solo dunque di NeoKublai, e immaginarmelo autosostenuto cercando di trovare il modo di mettere a frutto la ricchezza, globalmente intesa, che in questi anni Kublai ha generato.

      Anche io sono interessato a che il discorso si sviluppi, a rendermi disponibile, e ripeto, fino alla noia, che oltre agli interventi sul Ning bisogna anche parlare, riunirsi, alimentare quel senso di appartenenza alla comunità che le riunioni tipicamente producono. E siccome i km che ci separano sono tanti, troviamoci a NeoKublai.

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    • Avatar di Francesca
      Francesca S.
      Membro

      Scusate se m’intrometto in una discussione un po’ intra vos, ma quali sono i motivi che vi spingono a voler modificare il progetto? Per me, neo-kublaiana, bisognerebbe solo attirare più persone interessanti-interessate in modo da accrescere l’interazione progettuale (son sempre gli stessi, anche se bravissimi, a commentare i progetti). Tutto il resto mi pare perfetto… che manca, che impedimenti trovate nella PA che non avreste da finanziamenti privati (oddio no)? Qui è bello perché è pubblico, uno dei pochi spazi aperti e non governati da cricche economico-culturali… o sbaglio?

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Francesca, non ti devi certo scusare per intervenire in una discussione! Anzi, grazie per il tuo contributo. Provo a risponderti: come te e Tito anch’io non riesco a pensare Kublai al di fuori dalla propria mission publica.

      Detto questo, per come la percepisco io il clima costruttivo di Kublai, in cui si riesce a crescere insieme ai propri progetti, non è né un caso né il risultato delle scelte tecnologiche fatte (usiamo un software standard, lo stesso che usa il fan club di 50Cents, per dire). È il risultato di alcuni investimenti fatti dal Ministero dello sviluppo, che hanno messo delle persone a costruire e animare una comunità di creativi. E questi investimenti, per ragioni che sono in parte legali e normative e in parte culturali, sono costosi (per ogni euro che metti sulle attività spendi 50-80 centesimi per pagare costi fissi di struttura), poco gestibili (ogni minima cosa che ti serve richiede procedure lunghe, complesse e firmate da qualche pezzo grosso con poco tempo e che in genere non si fida) e lentissimi (siamo a marzo 2011 e ancora non siamo riusciti a varare Kublai… 2010!).

      Per tutti questi motivi, sono convinto che si possa fare una Kublai migliore e molto meno costosa al di fuori dell’ombrello pubblico — anche se mi sembra opportuno che il Ministero vi continui a partecipare con un ruolo diverso. Nel frattempo Augusto è entrato nel merito delle sue idee: vi consiglio di leggerle qui:

       

      http://progettokublai.ning.com/xn/detail/2089256:Topic:106884?xg_source=activity

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    • Avatar di Alessandro
      Alessandro
      Partecipante

      Ripropongo qui il post di prima perchè credo che questa sia la discussione più appropriata:

       

      Ciao Augusto,
      immagino che con questo post si sia dato il via al brainstorming, dunque provo a contribuire con il mio punto di vista e l’esperienza maturata in quasi un anno di Kublai (spesso da free rider, lo ammetto)
      L’idea di trainare Kublai verso l’autosostentamento credo sia un traguardo condivisibile benchè per fortuna, mi sembra che le parole di Nicola ci indichino almeno un altro anno di relativa serenità.
      Il secondo passaggio che condivido, è la necessità di ampliare il numero di iscritti, problematica rilevante, con impone severi ragionamenti, soprattutto sulla forma che questa community assumerà, soprattutto se il numero degli amministratori ed animatori sarà ridotto ad uno solo, ecc.
      Dunque quali strade si profilano in questo scenario? La prima, che personalmente prenderei in considerazione, nasce dall’idea di Nino di introdurre uno sturmento per supportare discussioni trasversali ai progetti. Ho fatto io stesso esperienza di questa necessità quando FFC era ancora materiale incandescente da plasmare, e molte discussioni sono nate diramandosi in molte altre ancora.
      Il problema è che adesso fanno tutte parte di un discorso un pò caotica se riletto con l’intento di rintracciare specifici argomenti, adesso che il vivo del progetto si è parzialmente spostato su altri lidi.
      Insomma vedo in questo aspetto di Kublai una criticità, magari da provare a riprogettare; Infondo questa comunità produce valore anche per chi un progetto al momento non ce l’ha, o per chi vuole documentarsi, o per chi può ad esempio contribuire arricchendo il know-how comune, che poi di base è il sapere e l’intelligenza che ognuno di noi mette a disposizione.
       
      Forse introdurre un metodo strutturato per taggare/ordinare/archiviare e raggiungere facilmente le discussioni non unicamente orientate ai progetti (magari introducendole come ulteriore tool per i progettisti) aiuterebbe a coinvolgere più utenti con diverse finalità. Questo naturalmente farebbe slittare leggermente il baricentro della community ma non credo ne adombrerebbe il vero cuore, che sono e sempre saranno i progetti, mi auguro.
       
      Insomma, scrivo tutto ciò senza la presunzione di aver capito perfettamente cos’è Kublai e cosa potrà diventare. E di nuovo, a voi la palla.
       
      (Augusto, guardo a voi di Focus con ammirazione, siete praticamente la prima agenzia di design dei servizi Italiana, dunque la risposta affermativa alla grande domanda: “si può fare ?” complimenti e speriamo di incontrarci prima o poi, qualsiasi sia il campo, anche di gioco a CC)

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    • In spirito positivo posso dire se chi si prenderà “cura” del nuovo Kublai vorrà un minimo di contributo mi vedrà dispobibile. Su quanto dice Alberto, non posso non concordare e comprendere a pieno il suo discorso. Lo faccio da anni e non molto ascoltata. Le istituzioni hanno tempi che non sempre coincidono con quelli della creatività e progettualità. Ma tant’è. Auguro a chi prenderà le redini di avere molto coraggio.  Saluti cari, Lorenza

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    • Avatar di Criscia
      Criscia
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      @Lorenza, come sempre, grazie e grazie :) Fa un enorme piacere il calore e l’energia dei “vecchi” kublaiani e non. Vediamo se riusciamo davvero, insieme, a costruire qualcosa che rimanga.

       

      @Tutti invito a continuare la discussione in questo topic, dove si sta ragionando in modo pratico sulle possibili soluzioni per KublaiFutura ;)

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    • Mi spiace di non aver partecipato alla riunione su Kublai Second Life, per motivi di “disorganizzazione”! La mia disponibilità, e quella di Tonino, che ha sicuramente piacere di mettere a disposizione la sua abilità di costruttore, già verificata con Casa Cava e Caffè Galante, è indiscussa, almeno per me nei limiti di impegni già onerosi, ma quale il binario, quali le prospettive? Di arrivare al 2012 e diventare testimoni dell’archeologia di Second Life? Voglio dire che senza un binario o più su cui far correre il treno dei nostri entusiasmi non so se avremo futuro. Le difficoltà di Second Life sono connesse alla necessità di una tecnologia sempre aggiornata che non sempre è possibile “inseguire”, ma anche al fatto che gestire una “seconda” vita è spesso davvero faticoso, per non dire inconciliabile con i ritmi della vita reale. E dunque? Mi arrendo? Non dico affatto di volermi arrendere, ma vorrei capire di più del progetto complessivo. Grazie e chiedo scusa se magari sono fuori tema per troppe assenze. Saluti a tutti, Lorenza

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