Politiche innovative di partecipazione attiva

Torna a tutte le discussioni
  • Politiche innovative di partecipazione attiva
  • Iniziato da Augusto aka Phishman Avatar di Augusto

    • Autore
      Articolo
    • Sotto consiglio di Marco sto cercando di fare un po’ di benchmarking non solo sui giochi urbani ma sulle politiche di partecipazione attiva…
      Il problema è che non trovo niente!! A parte cumuli di documenti scritti in burocratese focalizzati sulla dimensione decisionale della partecipazione pubblica (partecipazione concertata).

      Possibile che negli ultimi anni non si siano prodotti modelli migliori e più incisivi?

      L’unica esperienza vagamente correlata che mi viene in mente è il progetto Clean up the world dell’UNEP, in Italia curato da Legambiente…

      Altro?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Beh, chi può rispondere meglio di Marco stesso, che sulle politiche urbane ha molta expertise e esperienza internazionale?

    • Autore
      Articolo
    • Non saprei, onestamente. Ho sentito, però, parlare di nuovi modi per il compostaggio e la raccolta dei rifiuti (ecco, magari te ne parlo e tu già li conosci, scusa poi quello che sta cominciando a sembrare un chiodo fisso per il momento).
      In Germania condomini, “parchi residenziali”, associazioni di quartiere dedicano dei locali appositi alla raccolta differenziata dei rifiuti: gli inquilini vi portano la loro spazzatura differenziata e lì a cadenze settimanali regolari gli operatori ecologici viene a ritirarla, ma gli inquilini devono solo differenziarla, non è che si tengono la carta per una settimana in casa aspettando il giorno della carta, l’umido per tre giorni e via dicendo. In Scandinavia enti comunali distribuiscono dei sacchi per la raccolta differenziata col codice a barre e una scheda magnetica per i cittadini. Quando il cittadino va a buttare la spazzatura prima segnala il suo arrivo facendo leggere la tessera da un dispositivo elettronico, quindi butta il sacco. Se gli operatori ecologici si accorgono di errori nel contenuto del sacco, si legge il codice a barre sul sacco, si confronta coi dati in memoria del computer del dispositivo succitato e il comune sa a chi mandare la multa. Si potrebbe ragionare sull’applicabilità in CC di progetti simili e lavorarci sopra.

    • Autore
      Articolo
    • caro augusto, non so di urbanistica (quello che era e quello che dicono sia oggi), ho il pallino delle realtà produttive per cui l’unica cosa che al momento mi viene in mente (e non è proprio ciò che chiedi) è:
      http://www.cittadellarte.it/
      secondo me fanno cose davvero interessanti.

    • Autore
      Articolo
    • anche se non stavi chiedendo questo, credo che citadellarte e la fondazione Pistoletto, insieme ai produttori del Biellese abbiamo colto il punto e centrato il bersaglio più e più volte.

    • Autore
      Articolo
    • Grazie Caterina!
      Un nominativo interessante che avevo trovato un po’ di tempo fa ma di cui mi ero dimenticato…sicuramente finisce nel nostro atlante di realtà affini.

    • Autore
      Articolo
    • bene, mi fa piacere esserti utile

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ci ho avuto a che fare per Visioni Urbane. Il responsabile economia, che si chiama Francesco Bernabei (lo vedete in questo video), secondo me è proprio un figo.

    • Autore
      Articolo
    • Me lo segno, Alberto.
      Soprattutto considerato che a fianco di CriticalCity ci piacerebbe avere una sorta di “movimento di opinione” per la riappropriazione della città.
      Se doveste pensare ad una serie di nomi di opinion leaders ed esperti del tema chi ci vedreste dentro?

      Io (senza pormi limiti nel puntare in alto) finora, anche col vostro aiuto, avevo individuato:

      - Carlo Infante (performing media, geo-social networks)
      - Domenico DeMasi
      - Fabio Zanchi (Provincia di Milano, settore innovazione)
      - Oliviero Toscani (più volte ha affermato che Milano ha perso la sua anima)
      - Maria Grazia Mattei (comunicazione e social media)
      - Francesco Bernabei (Cittàdellarte)
      - Filippo Solibello (Caterpillar)

    • Autore
      Articolo
    • Autore
      Articolo
    • vai a vedere anche il
      multiplicity lab
      sempre Stefano Boeri

    • Autore
      Articolo
    • AH! gli architetti ;-)

    • Autore
      Articolo
    • grazie!
      da lì ho trovato anche un sacco di link ad altre realtà su Milano!
      Bellissimo lavorare in team così :)

    • Autore
      Articolo
    • ;-)

    • Autore
      Articolo
    • Segnali incoraggianti dalla giunta milanese!

      Ad una provocazione di Abbado – che fondamentalmente lamentandosi della situazione ambientale di milano ha detto che non ci metterà più piede a meno che il comune non si impegni a piantare almeno altri 90.000 alberi – la Moratti ha risposto dicendo che il comune ha intenzione di coinvolgere i cittadini in un programma di questo tipo, proprio come ha fatto NewYork dove la cura del verde pubblico è in mano anche ai cittadini.

      Qua il link al rilancio della Moratti ad un’azione partecipata.
      Magari è solo demagogia però potrebbe anche essere il segnale di una porta aperta ad una collaborazione con un progetto come CriticalCity.

    • Autore
      Articolo
    • Ciao Augusto. Il tema della partecipazione attiva è una grande bolla e ti consiglio di provare a restringere il campo della ricerca. Se cerchi cose più concrete ti segnalo due esperienze a cui ho partecipato – il progetto cisternino a Livorno (google cisternino 2020 livorno) per il recupero e la gestione di un centro per i giovani (che di fatto è anche un progetto ti sviluppo locale) e quello delle ex fonderie di modena (google ex fonderie modena) anche coneesso al recupero di uno spazio, alla progettazione dei suoi contenuti e delle modalità di gestione.Infine ti segnalo anche il progetto metrocult della provincia di milano – http://www.metrocult.it – per molti aspetti simile a quello kublai (usa anche lo stesso software) e finalizzato a creare il social network delle associazioni culturali della provincia di milano.
      Se hi bisogno di altre informazioni per quello che posso conta pure su di me
      ge

    • Autore
      Articolo
    • Ciao Gerardo, grazie per l’intervento: le due esperienze segnalate sembrano molto interessanti, soprattutto quella di Livorno voglio prendermi il tempo di leggermela con la dovuta calma.

      Invece Metrocult la conoscevo, tra l’altro abbiamo anche partecipato e siamo stati uno dei progetti selezionati
      ed entrati nell’istantbook del primo incontro! :) Devo essere sincero: Metrocult ci ha un po’ deluso per come è stata gestita e dovendo scegliere su dove concentrare le nostre energie ce ne siamo poco alla volta allontanati.

      Rispetto a quando avevo postato la domanda su Kublai, successivamente ho fatto una discreta ricerca sul settore che poi ho sintetizzato nel nuovo documento di progetto…Ti va di darci un’occhiata?
      Ho visto che sei proprio di quest’area! Che ne pensi?

      grazie e a presto!
      Augusto

    • Autore
      Articolo
    • Non avevo visto che anche tu sei di MIlano. Bon mi farebbe piacere capire come mai Metrocult ti ha deluso (non che qualche idea in merito non la abbia, ma mi farebbe piacere sentire la tua). Sul doc che hai allegato che dire? Messo così non mi ispira particolarmente, nel senso che come ti dicevo prima devi secondo me delimitare quello che fai – anche in uno studio di settore come mi sembra essere questo documento. Altrimenti boh? Se ti interessa il tema della transizione ti segnalo il blog di cristiano pottone (io e la transizione). Del cohousing invece?
      ge

    • Autore
      Articolo
    • Hai ragione, probabilmente c’è bisogno del resto del documento per capire questa analisi di settore. E’ che non è ancora finito…entro mercoledì prossimo però contiamo di postarlo.

      Per Metrocult ci sarebbe molto da dire. Nel complesso mi sembra che molti aspetti siano stati trattati in maniera non molto professionale.

      Intanto i due giorni di fiera prima dell’estate, sono stati molto interessanti come momento di confronto con le altre realtà dell’associazionismo milanese (l’open space ha funzionato bene secondo me), ma perchè fare una fiera se non la si comunica al pubblico?
      Si è richiesto uno sforzo agli espositori assolutamente senza senso: i visitatori non esistevano! Forse nemmeno gli stessi organizzatori (umanamente molto gentili, disponibilissimi e simpatici) avevano ben presente chi potessero essere i potenziali visitatori.
      La cosa al limite fra l’assurdo e il ridicolo poi era che si è fatto allestire lo stand agli espositori per poi nei due giorni di sabato e domenica sovrapporre gli open-space. Quindi di fatto anche se per caso qualche visitatore fosse venuto avrebbe trovato tutti gli stand vuoti e deserti perchè gli espositori erano tutti all’openspace. E la chicca finale è stata che le autorità hanno fatto il giro della fiera…proprio domenica in pieno open-space, incontrando quei 2/3 espositori che avevano deciso di boicottare la discussione!!! Ovviamente noi eravamo interessati a incontrare Penati e la Benelli e presentare loro il nostro progetto, peccato che eravamo nell’altra palazzetta a discutere con le altre associazioni.

      Per non parlare della successiva gestione/animazione della community online – di fatto quasi morta se confrontata con Kublai. Basta vedere la homepage per capire che non si è investito in uno sviluppo professionale delle risorse online. Intro in flash, musiche terribili, interfacce assurde con tartarughe…va beh mi fermo…

      Infine direi che in generale è un segnale incoraggiante accogliere il contributo di tutto il terzo settore, coinvolgendolo, senza porre nessun tipo di filtro all’entrata…(dalla associazione fondata dal pensionato con la sua collezione storica di macchine da scrivere, al coro di voci bianche, al comitato di quartiere) secondo me però poi ci devono essere dei meccanismi premianti che facciano emergere i migliori e l’eccellenza, che incoraggino la loro partecipazione, no?
      Per capirci noi siamo stati contattati poi dalla staff per organizzare un evento in primavera perchè è piaciuto molto il nostro approccio, ma quando abbiamo chiesto almeno se era previsto il rimborso spese ci è stato detto che purtroppo se lo davano a noi avrebbero dovuto darlo a tutti, anche a quelli che non avessero un apporto altrettanto interessante da dare…
      Mi sembra che così, per dirla da economisti, hanno realizzato una perfetta condizione di selezione avversa…

      Boh, io la vedo così. Pur, come già detto, con grande simpatia per i ragazzi di Milano Metropoli che gestiscono il tutto.

    • Autore
      Articolo
    • Sono fondamentalmente d’accordo con te. Il progetto metrocult ha avuto diverse cadute. Alle osservazioni sulla prima biennale (che abbiamo sempre chiamato il numero zero) te ne aggiungo un’altra – il posto in cui si è fatta. Troppo ampio e dispersivo. Se tutto si fosse fatto in uno spazio piccolo, diciamo come quello in cui abbiamo fatto l’OST, sarebbe stato diverso. E’ un po come fare una festa – devi sempre riuscire a bilanciare spazi e persone. La gente deve toccarsi, deve stare stretta. In bovisa anche 500 persone (che non sono poche) si perdevano.
      Aspetto tue nuove sull’analisi di settore. Se hai bisogno sai dove trovarmi
      ge

    • Autore
      Articolo
    • Augusto, a Milano c’è Gabriele Pasqui, sta al Poli è molto bravo, stimolante, simpatico, se vuoi ti metto in contatto

    • Autore
      Articolo
    • Grazie Ilaria, si mettici in contatto!

    • Autore
      Articolo
    • contate sulla mia disponibilità!
      perchè il 24.01 a roma non creiamo un panel sul geo-social networking?

    • Autore
      Articolo
    • Benissimo Carlo, volentieri!
      Noi ne parleremo di sicuro all’interno della nostra presentazione.

      Poi domani postiamo il nostro nuovo documento… se ti va sarebbe fantastico avere un tuo parere! :)

    • Autore
      Articolo
    • gli ho mandato l’invito per la “neve” di ieri sera, è un giocherellone come me, gli ho detto di venire al posto mio che sto a Napoli, non so se si è fatto vedere
      la sua mail la trovi sul sito del poli
      gli scrivo
      :-))

    Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.