[Elena Barbara VanniniMembro]

Buongiorno a tutti,
abbiamo pensato che per contenere i costi un idea potrebbe essere quella di iniziare con un cucina che sia già attrezzata ma sottoutilizzata e per questo abbiamo pensato a rivolgerci al FAI o al Comune di Milano.

Qualcuno si è già avventurato in tale impresa e ha consigli da elargire? Oppure non si è avventurato ma gli scappa un consiglio comunque?

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[Francesco CARLUCCIMembro]

Già qualche tempo fà ritengo di aver risposto circa il Vs. progetto e forse adesso mi ripeterò in qualche osservazione. Ovviamente ritengo che il progetto ha una sua validità ed altresì sono convinto che per concretizzarsi è necessario considerare quanto si è disposti a rischiare (nel proprio piccolo) in prima persona. Inoltre, ritengo fondamentale valutare gli spazi (ubicazione e dimensione) su cui si può contare (magari per gentile concessione di enti e/o privati). Con questa premessa, per iniziare , si può pensare di adeguare ( sviluppandolo per fasi) il vs. progetto agli ambienti disponibili. Avviato il progetto ( una sua 1a fase) si ha il tempo di svilupparsi e crescere con il tessuto sociale del territorio che si riuscirà a coinvolgere.

[Nicola SalviMembro]

Ciao Elena

in effetti non è una cattiva idea. Su Roma sono sicuro che l’Associazione Abruzzese di Roma ha nella sua sede una bella cucina industriale e una grande sale.

Su Milano non ne conosco, ma credo che ci siano diverse realtà associative che potrebbero avere delle sedi strutturate così.

Secondo me su Milano ci sono anche delle aziende con cucine disponibili a cui potreste proporre degli eventi di team building basati sulla vostra filosofia di cucina sociale. Come la vedi?

[Elena Barbara VanniniMembro]

Quella del team building è in effetti una buona idea a cui non avevamo pensato.
Farò una ricerca in tal senso.
Ne approfitto per ringraziarvi ancora dell’ospitalità.

[Autore]

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