Descrizione
E’ un progetto che prevede la riqualificazione del territorio etneo di Misterbianco, città di circa 50.000 abitanti, in particolare alla valorizzazione del boschetto di proprietà della parrocchia Santa Maria delle Grazie di Misterbianco che ha un estensione di 1 ettaro e 45 are, preservato dall’eruzione del 1669 del vulcano Etna.
Tale luogo costituisce uno dei pochi esempi sopravvissuti alla colata lavica, di un ambiente naturale caratterizzato da querceti e altre varietà di piante appartenenti alla macchia mediterranea.
Il piano d’intervento pensato vuole partire da tale testimonianza storico-ambientale per strutturare dei percorsi guidati, attraverso l’uso di mezzi tecnologici quali videoproiezioni con supporti audio, pannelli illustrativi e indicazioni lungo il sentiero all’interno del boschetto, rivolto a circa 4500 ragazzi delle scuole elementari e medie di Misterbianco, sfruttando i nuovi locali del comune presenti nel territorio.
Il progetto prevede un percorso che vuole sottolineare sia l’aspetto ambientale che quello storico-culturale. Infatti i ragazzi non solo entrano a contatto con la natura, che viene spiegata dettagliatamente, ma si ritrovano anche immersi in un ambiente in cui permangono i resti dell’antica Misterbianco, distrutta dalla suddetta eruzione del 1669 e abitata da semplici persone che vivevano dei frutti e della bontà della terra da cui erano circondati. Essi avranno la possibilità di essere guidati in una sorta di viaggio nel tempo che li farà ritornare a 350 anni fa, riscoprendo le proprie origini e la bellezza di far parte di una grande storia di cui essere protagonisti. I ragazzi rifletteranno su come la natura lasciata loro in eredità debba essere custodita per il bene delle generazioni future.
Ad arricchire l’esperienza dei nostri fruitori, grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Monasterium Album, costituita dalle tre principali parrocchie di Misterbianco, vi sarà anche la possibilità di visitare il sito archeologico di “Campanarazzu”, l’antica chiesa madre di Misterbianco riscoperta sotto la colata lavica della già ricordata eruzione, adiacente al boschetto stesso e il museo di arte sacra collocato nella cripta dell’attuale chiesa madre.
Tale scoperta evidenzia sempre di più il legame con il passato e il concetto di far parte di una stessa comunità. Come oggi i Misterbianchesi ritrovano all’interno delle mura di quella chiesa la propria identità e senso di appartenenza così vogliamo trasmettere questa forte emozione ed appartenenza alle nuove generazioni.
Categoria principale
Nessuna selezione
Categorie secondarie
Comunicazione e organizzazione eventi/Logistica e trasporti/Turismo e ricettività/Sviluppo locale e territorio/Relazioni e cooperazione internazionale/Ambiente e Sviluppo sostenibile/Educazione e formazione
Localizzazione del progetto
Misterbianco, CT, Italia
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