AUGURI A VOI CHE AVETE SEGUITO IL MIO PROGETTO

si infatti esprime bene cosa è il mio progetto
quello americano è su scala più ampia quindi può usare google earth
il mio è a scala piu locale quindi deve appoggiarsi a cartografia locale più dettagliata e certamente le immagini potranno essere veicolare anche attraverso internet da parete dei visitatori insieme ai commenti
grazie per la segnalazione che mi permette di maggiormente convincermi della bontà della mia idea

Tonino, dai un’occhiata a questa esperienza americana di pianificazione urbana, che sembra avere qualcosa in comune con Elaborazione (ma usa anche strumenti web oltre a SL).

Come procede il progetto?

I giornalisti (eccetto rarissime eccezioni) spesso non brillano nè per acume, nè per intelligenza, nè per lungimiranza, nè per onestà intellettuale.
Tutti i fenomeni da internet a second life ai metaversi, sono solo in grado, superficialmente, di analizzarli con occhialini del profitto;
Questa cosa fa profitto ? se si allora funziona, ne parlo , contribuisco a farla espandere e la mia “marchetta giornalistica” sarà ben retribuita.
Questa cosa non fa profitto? se no allora non ne parlo, ne parlo al massimo male, per far vedere che me ne intendo, ma con disprezzo perchè non posso spingere alcuna società o prodotto.

Fino a un paio di anni fa i giornalisti pensavano di stare nel primo caso, credevano di stare davanti a una svolta tecnologica che avrebbe portato molte aziende ad investire e quindi nuove relazioni economiche e nuove per loro opportunità di proporre in maniera più o meno occulta questa o quella azienda.

Da un paio di anni le aziende hanno compreso che second life ,è un luogo dove si costruisce valore relazionale enorme, peccato che questo sia difficilmente monetizzabile, ma questo non significa che non sia utile, efficiente, efficace, anzi…..in questo senso second life è addirittura anti economico perchè eviterebbe inutili spostamenti per tante riunioni di lavoro, di progetto come facciamo in Kublai; quindi diventa quasi è un oggetto che per le logiche di profitto diventa disprezzabile, poco vantaggioso.
Ma questo non significa che non sia utile, anzi spesso ciò che è utile socialmente è poco vantaggioso a livello economico e viceversa.
Dato quindi che i giornalisti, in genere sono interessati solo a ciò che è vantaggioso in termini economici e di riflesso anche a loro, non sono interessati o disprezzano una tecnologia e un’evoluzione verso un processo che sia più utile socialmente che non economicamente.

Ps: il fatto che i giornalisti ne parlino male, avvalora il fatto che sia molto utile ed efficiente come sistema.

Per quello che vale, a me sembra che gli accessi a SL stiano aumentando. UN anno e mezzo fa la sera (ora italiana) c’erano in genere sulle 40.000 persone abbondanti collegate contemporaneamente, adesso siamo sempre sulle 60-65.000.

Considerazioni su Second Life a seguito del commento di Marco (second life ultimamente sta perdendo molte “visite” sicuro sia “vincente” cavalcare una tigre stanca ?)
Ritengo che le potenzialità di Second Life siano enormi, e utilizzato con consapevolezza è uno strumento di comunicazione e interazione veramente interessante.
Penso inoltre che lo strumento sia stato frainteso sin dalle sue origini, grazie alla promozione di media molto poco specializzati, e che da questa (apparente) crisi possa originarsi una “nuova vita” più consapevole per Second Life.
Dopo il boom e la successiva crisi di numeri, forse Second Life si configurerà (e sarà percepito) non più come un mondo virtuale di massa ma come un ambiente utilizzato da utenti con finalità specifiche, come, per esempio, la formazione a distanza, la collaborazione in ambito lavorativo, le riunioni virtuali e la partecipazione dei cittadini durante la progettazione e pianificazione del territorio fino al punto di poter influenzarne il processo progettuale; il mio progetto si colloca appunto in quest’ottica.
Gli italiani, popolo del telefonino sempre in tasca e dell’SMS facile, al momento sembrano preferire altri strumenti quali Facebook, YouTube e Twitter.
Second Life è un “metaverso”, un ambiente virtuale tridimensionale che ha ben poco di assimilabile agli strumenti del Web appena citati.
Gli italiani non utilizzano SL, ma ci giocano; questo è un dato di fatto per la maggioranza degli utilizzatori attivi di Second Life.
Sulla prevalenza dell’aspetto ludico e sui limiti nella competenza tecnologica della massa degli utilizzatori della rete non è il caso di soffermarsi.
L’unico rischio è quello di duplicare gli stereotipi della vita reale, non individuandone le infinite potenzialità perché costretti nei nostri abituali schemi mentali.
Ma penso sia solo questione di tempo; chi ha vissuto lo sviluppo del web ricorderà perfettamente che all’inizio le pagine altro non erano che una trasposizione di libri, giornali e testi e solo con la progressiva crescita culturale degli utilizzatori è diventato ciò che è.
Certo Second Life non è il solo mondo virtuale esistente; nel tempo certamente ci sarà un processo di integrazione ed interoperabilita; (un esempio) tra metaversi IBM e Linden Lab è stato possibile teletrasportare degli avatar dal Second Life Preview Grid in un mondo virtuale su OpenSim, un avvenimento con implicazioni per tutto il settore dei mondi virtuali e per internet 2.

second life ultimamente sta perdendo molte “visite” sicuro sia “vincente” cavalcare una tigre stanca ?

Ciao Antonio

grazie per aver aperto il tuo progetto su Kublai. Ora credo che sia importante che tu inserisca una descrizione del tuo progetto, anche breve, ma utile per iniziare a discuterne.

grazie