• Enza ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 17/6/2009

    Ciao Nicola, grazie come sempre per la condivisione delle tue impressioni, in merito alle tue perplessità sul fatto che manchi in qualche modo un “finale” al progetto, sottolineo soltanto, che come scritto precedentemente, il progetto nascerebbe con l’intento primigenio di far emergere nell’ambito di un percorso intrapreso “teoricamente” dalla città, di riflessione sulla Democrazia (leggi Biennale della Democrazia e 150 anni dell’unità d’Italia), gli aspetti e le impressioni relative a questi temi ed in particolare sulla loro relazione con lo spazio pubblico. Per tanto la “restituzione” di quelli che potrebbero essere i risultati, sarebbe assolutamente prevista e attraverso modalità differenziate/differenziabili ( per citare quelle più classiche: materiali multimedia, eventuale pubblicazione scaricabile online etc..), nochè la visibilità immediata dell’introduzione del “logo” di certificazione, definito ed “insignito” dalla comunità di riferimento.
    L’optimum, credo, sarebbe poi avere l’opportunità di poter presentare i risultati finali proprio nell’ambito delle manifestazioni istituzionali.

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 12/6/2009

    Ciao Enza

    grazie per le risposte.

    Il fatto di affrontare un cambiamento di linguaggio mi sembra positivo.

    In merito alla risposta che hai dato a Walter, condivido le sue stesse perplessità relativamente alla finalità del progetto.
    Segnalare e riconoscere dei luoghi può essere importante ma, e sarà anche un mio limite, trovo che manchi qualcosa, un passaggio successivo, un modo/i di utilizzare questa conoscenza decodificata e manifestata.

    I risultati di questa “esplorazione” dovrebbero poter essere utili e utilizzati, non credi?

  • Enza ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 11/6/2009

    Un piccolo aggiornamento in termini generali: ieri ho avuto il piacere di assistere all’intervento di Alberto Cottica nella seconda giornata di IRealize (http://www.irealize.eu) dove tra l’altro, sentendo poi i commenti dei partecipanti, ha riscosso davvero notevoli consensi :)
    Per quello che riguarda il mio progetto, invece mi riproponevo con un momento di calma di provare davvero a trovare una modalità comunicativa più immediata che lo sganci dal burocratese eche alcuni di voi hanno rilevato e che risulti anche più stimolante dal punto di vista visivo.
    @Nicola Salvi: Interessantissimo il tuo spunto su L’Aquila, mi interesserebbe molto osservare gli sviluppi del tuo progetto.
    Sugli aspetti comunicativi della cosa ci sto ragionando, come scritto sopra e vorrei a questo punto trovare delle modalità differenti per la sua presentazione.
    Relativamente al test “beta” in scala ridotta sarebbe effettivamente un’utilissima cartina toransole per valutare la partecipazione. Ci mediterò sopra anche se non riesco a prevedere un tentativo nell’immediato.
    @Walter, ok, si la mappatura qui a torino esiste ed diciamo anche di “facile” compilazione in quanto ci sono state una serie di realtà (più o meno supportate in modo anche istituzionale) che hanno lavorato, nello specifico su quartieri difficili, con attività di promozione dello sviluppo locale e culturale (solo per citare i “grandi”: The Gate su Porta Palazzo, l’agenzia di sviluppo locale su San Salvario). Nota bene però che l’obiettivo del nostro progetto non è la “riqualificazione”di un quartiere, ma la segnalazione ed il riconoscimento dei luoghi che ne caratterizzano l’anima e le peculiarità, nello specifico per quanto riguarda l’aspetto partecipativo e riconosciuto da parte della comunità (e non necessariamente in aree urbane “difficili”)
    Conosco Documè anche se non direttamente, sicuaremente interessante il loro ciclo di proiezioni nei cortili dei quartieri periferici della città.

  • Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 5/6/2009

    @Enza Cristiana, cercherò di essere più chiaro possibile,
    Quando mi riferisco a percorsi bottom up avviati, intendo se avete già fatto una mappatura di luoghi/persone, comitati che hanno già avviato percorsi di riqualificazione in maniera spontanea (uno stabile, una piazzetta, un parco ecc.); sono secondo me percorsi e condizioni da cui si deve partire e un gruppo di “esperti” dovrebbe divenire ricettore delle istanze e possibilmente offrire ulteriori strumenti (economici e di formazione).
    Confidando che abbiate già individuato questi comitati, gruppi spontanei, centri di aggregazione sociale, gruppi studenteschi, mi piacerebbe capire che tipologia di gruppi/comitati siano e che tipo di interventi abbiano già fatto nel territorio.

    Per quanto riguarda uno strumento possibile di intervento nel sociale (parlate di inchiesta) a Torino ti segnalo la forte presenza di Documè un circuito indipendente di documentaristi e sale di proiezione legate al documentario di inchiesta sociale, che opera da diversi anni e soprattutto su Torino (ma anche in altri luoghi del Piemonte e dell’Italia) è molto presente.
    Hanno una buona penetrazione nei vari quartieri di Torino, soprattutto nelle periferie, sono impegnati nella sensiblizzazione e nelle inchieste sociali.

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 5/6/2009

    Ciao Enza

    il dibattito sul vostro progetto si sta animando parecchio! Spero che tu ne sia contenta.

    In effetti è un progetto stimolante anche se non facilmente percepibile in senso concreto.
    Ne ho tratto cmq ispirazione per discutere delle iniziative di ricostruzione e ripensamento de L’Aquila.
    Il contesto è ovviamente diverso, ma li si pone anche il problema di “recuperare” certi luoghi e il loro significato per evitare che si generi anche una diaspora di cittadini che non riconoscono più il loro luogo natale.

    Tornando a ED mi pongo il problema di come farlo giungere a realizzazione e per farlo occorre trovare sponsor nel senso ampio del termine.

    Come in genere suggeriamo a progetti di questo tipo, occorre individuare i potenziali vantaggi degli sponsor ed esporli in un linguaggio ad essi comprensibile affinchè si riesca a trovare una piattaforma di incontro degli interessi comuni.
    Un do ut des.

    Inoltre, per dimostrare il valore concreto del progetto, mi stavo chiedendo se avete pensato di effettuare un test su piccola scala (una piazza, una via, un parco, ecc…) anche per affinare il modello concettuale.

    Il caso concreto è molto comunicativo e facilita l’adesione e il sostegno anche di soggetti privati. (immagino il piccolo negozio o il bar interessati a far riscoprire i luoghi della città e ad animarli)

  • Enza ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 3/6/2009

    @Ilaria Vitellio e Marco Magrassi, grazie per il suggerimento, conosco bene Avventura Urbana e mi è capitato di partecipare anche ad eventi e workshop organizzati da loro. Il nostro progetto vorrebbe però caratterizzarsi attraverso modalità differenti da quelle proposte di AU.

  • Enza ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 3/6/2009

    @Walter Giacovelli
    Temo non mi sia chiarissima la tua riflessione in merito alle dinamiche bottom up. Nello specifico, il nostro progetto va sicuramente contestualizzato in un percorso che vorrebbe/dovrebbe coinvolgere l’intera città e cittadinanza (attivando anche quelle aree non sempre toccate dall’influenza dei grandi eventi cittadini) tracciando una mappatura della percezione dei luoghi e dei loro significati, potenziando la consapevolezza dello spazio pubblico quale bene comune e della sua fruizione come agorà/forum deliberativo.

    Relativamente al supporto delle istituzioni, è vero che il progetto risponde in principio ad un bando promosso da un ente pubblico, ma non essendo stato accolto, rimane assolutamente aperto a modalità di finanziamento (e di scelte gestionali e strategiche) eterogenee.

  • Enza ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 3/6/2009

    @Federico Bo :) è vero purtroppo il burocratese diventa spesso la lingua di noi progettisti, a maggior ragione quando si ha anche avuto tanto a che fare con progetti EU funded :)

    Cercando quindi di “stare” nei 5 minuti da te richiesti per la presentazione del progetto, potrei dirti che i punti chiave della nostra attività potrebbero essere rassiunti come segue:

    -coordinamento delle attività di un gruppo con competenze multidisciplinari specializzato in analisi e attività di intervento in ambito pubblico e intermediazione e facilitazione per le attività di esplorazione, analisi e interazione tra Territorio e Comunità.

    -identificazione un percorso partecipato e condiviso in grado di attivare una riflessione etico-politica ed elaborare una successiva azione progettuale coerente con il contesto urbano e con la comunità di riferimento (alla luce degli eventi che toccheranno la Città di Torino nel corso dei prossimi anni per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità nazionale ed in armonia con le attività della Biennale della Democrazia);

    -trasmissione di conoscenze (fondamenti di design, applicazione tecnica, realizzazione)

  • Enza ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Exploring DemocracyExploring Democracy il 3/6/2009

    Rieccomi, nell’ordine rispondo uno ad uno :)

    @Nicola Salvi:
    -I beneficiari, partecipano direttamente alle attività essendo coinvolti nell’identificazione dei luoghi, nelle visite partecipate, nell’ideazione del logo e nell’opera di “certificazione”. le attività vengono svolte insieme ai membri del nostro team che a seconda delle varie competenze specifiche seguiranno le vare fasi (es: architetti per il logo, facilitatore per i momenti di riflessione collettiva, guida turistica per le visite etc…) .

    -Relativamene agli attori istituzionali, va ricordato che come specificato nella premessa, il progetto è stato presentato proprio in risposta ad un bando pubblico promosso da una circoscrizione torinese (che dispone anche di una struttura e spazi ad hoc per poter ospitare delle attività) per tale ragione, nello specifico, l’attore istituzionale sarebbe stato co-promotore dell’iniziativa, al quale veniva richiesto un supporto nell’accompagnamento alla realizzazione, le attività di promozione e divulgazione del progetto (grafica, distribuzione e stampa del materiale informativo) utilizzo degli spazi e delle attrezzature (+ catering per evento conclusivo del percorso, poichè la struttura pubblica ospita al suo interno due strutture ricettive (bar/ristorante).
    -Risorse utilizzate:
    Umane: 1 Project manager, 2 architetti/designer, 1 guida turistica, 1 manager culturale/curatore, 1 antropologo.
    -Economiche: per quanto riguarda il budget, il progetto era stato presentato nei limiti definiti dal bando. Per una versione aggiornata, magari ti invio un doc in privato.
    -Donors: l’istituzione pubblica offriva un contributo economico (simbolico) e una serie di benefits “in kind”. Ci piacerebbe poter coinvolgere anche dei soggetti privati, attivi nei vari territori in cui potrebbe essere promosso il progetto, o trovare una sponsorizzazione di un (o più) soggetti non necessariamente locale ma sensibile alle tematiche proposte (oltre ad un serie di soggetti cittadini coinvolti nel comitato della Biennale della Democrazia e dei 150° dell’unità d’Italia e soggetti attivi nell’ambito del Design)

  • Vedi altro