L’impostazione di questo progetto assomiglia molto a quella a cui avevo in mente da un po’ e da realizzarsi su Genova. (Piazza difficile :-P)

Se mai riusciro’ “a partire” spero non dispiacera’ se, di tanto in tanto, trarro’ spunto anche da questi post, magari “arricchendo” le discussioni con altre idee.

Grande Sandman, credo che tu e Christian possiate realizzare grandi cose per Faenza, chissà che non possiate costituire la cellula di zona di Angeli x Visitatori, il progetto che stanno sperimentando altri Kublaiani a Napoli….

Il web è piccolo, alla fine ci si ritrova…
Conoscevo già il blog Faenzattiva… Per le collaborazioni, tempo permettendo, sono disponibile.
Ora però sto finendo la tesi, quindi aspetterei…

è ancora tutto in evoluzione e rivoluzione….spero presto di poter caricare un concept chiaro del progetto, ma ricordo brevemente l’idea base che sarebbe divulgare, approfondire, ricercare la cultura locale popolare romagnola: lingua, sapori, ricette, storie….tutto questo con il supporto delle attuali tecnologie cercando di portare il progetto nelle aule di scuola tramite la collaborazioni di nonne e nonni per racconti in aula e laboratori, coinvolgendo attivamente genitori, insegnati e figli con mini progetti ed uso delle tecnologie del web.
Spero che l’obiettivo sia chiaro, un primo punto di partenza potrebbe essere un blog come Faenzattiva. Un blog quindi utilizzato non solo dalla cittadinanza per informare ma anche per far conoscere e riscoprire quella cultura popolare che pian piano svanisce creando un legame importante col web….

Ho cambiato il nome ma il contenuto è sempre lo stesso…
Grazie walter per il suggerimeto prezioso, che seguio volentieri….immediatamente

Bene Christian la tua “manovra di accerchiamento” che tende al comunitarismo, ma partendo dalla condizione di essere fondamentalmente solo, mi ricorda molto da vicino la mia posizione quì a Taranto e la mia strategia di coinvolgimento dei soggetti, associazioni, attivi, creativi che viaggiano in ordine sparso ed individuare progetti e strategie che possano farli convergere gradatamente a prendere atto che un social network (rete civica dal basso) con aree tematiche differenti e presidiate sia una necessità sociale molto importante. Sono percorsi che possono richiedere più o meno tempo in base al grado di maturità aggregativa sociale e in rete che avete nel tuo territorio, da noi posso dirti è più difficile, siamo individualisti di natura quì al sud, ma le cose stanno cambiando…anche facebook (che non finirò mai di dirlo) non mi piace tanto, però riconsoco un ruolo di social network nazional popolare, quindi ben venga come strumento di alfabetizzazione allo scopo comunitario.
Che dirti Christian stiamo in contatto e seguaimo passo passo l’evoluzione della cosa.
Un piccolo suggerimento, ti avevo già segnalato il tuo concittadino, di Stasera, http://stasera.altervista.org/ è un buon programmatore web master, potreste iniziare a lavorare insieme (magari invitandolo tu stesso in kublai) sul progetto Faenza attiva e non solo….

L’idea nasce appunto con l’obiettivo di raccontare la città, al ning ci avevo pensato come passo successivo, il blog ha ancora poco visibilità, per ora sto cercando di raccogliere gente tramite facebook, ma non escludo la possibilità di crearne uno. Ho già un canale su youtube e flicker, un altro passo potrebbe essere il twitter…..
Il problema è che già ora faccio fatica a gestire tutto questo da solo, infatti il blog non è molto aggiornato; ma sono qui infatti per raccolgiere suggerimenti e quantaltro. Vorrei creare miscelare la cultura tradizionale con quella del web, partendo dalla scuola coinvolgendo ragazzi, genitori e nonni per riscoprire le vecchie tradizioni, detti, cultura, lingue e sapori con le ricette romagnole.
Il progetto potrebbe avere interfaccia virtuale…. ma sto pensando locale per poi agire globale….
Scusami mi sono dilungato, ma quello che voglio fare è:
1- risolvere problematiche di comunicazione e informazione, utilizzando blog o social network, per me il blog della città è fondamentale può essere di apoggio al sito del comune ovviamente…
2- creare aggregazione tramite lo sviluppo di altre attività, ma secondo me già al primo livello ci dovrebe essere partecipazione
3- ricreare, riproporre, riscoprire la cultura locale in uno spazio come il web
4- entrare in aula dai ragazzi con questi strumenti coinvolgendo gli stessi insegnanti (come terze aree) in mini progetti di riscoperta (come ad esempio il dialetto romagnolo…)
5- si può pensare ad un progetto parallelo per i commercianti nella vandita dei prodotti on-line tipici
6- per ora mi fermo quà….

A me il blog sembra fatto bene. Se quello è uno strumento con cui ti muovi bene, ha senso utilizzarlo. Certo che lo strumento NIng usato a Venezia e Catania è molto più esplicitamente “comunitario”: come dice gg, il blog serve per raccontare, il Ning per aggregarsi. Tu cosa vorresti fare, di preciso?

ciao walter, grazie della segnalazione…
infatti il blog potrebbe essere anche utilizzato come spazio per i giovani musicisti, dalla gente che partecipa all’evento agli addetti stampa….
le interconnessioni potenziali sarebbero davvero tante e con una miriadi di sfumature….