Essendo una raccolta di contributi, funziona in base ai contributi stessi in circolarità. Certo, necessità di circuiti garantiti che potrebbero essere i famosi LU/SP presenti nella Regione Puglia per esempio. Dove vivo. Innanzitutto un circuito tra giovani creativi, con tutte le opportunità offerte di visibilità, scambio, intersezioni e suggestioni. Il progetto di cui ti parlavo di falegnamenria, per esempio nasce da una idea di autocostruzione partendo da materiali di scarto per la realizzazione di sedute, tavoli altro destinate al laboratorio Urbano che ospita l’iniziativa. Ce ne sono diversi già attivi. Certo con un pò di difficoltà, non essendo ancora percepito come “lavoro” però è un inizio. Gavetta, gavetta, gavetta……….. :-))

Ciao Margherita, Fanzin’Art offre, da quello che vedo, molte opportunità.
Certo bisognerebbe anche di costi e di circuiti “garantiti” al cliente che affida a voi il progetto e con esso sogno e speranza: vi viene riconosciuto un ruolo di supporter, oltretutto :=
Relativamente al mio progetto, sto al momento cercando di definirne meglio l’aspetto finanziario.
Mi facevi un riferimento a quell’attività che sat prendendo piede nel tuo paese: puoi dirmi qualcosa di più o mettermi in contatto con chi se ne occupa? è un progetto privato/in ambito domestico o è offre un servizio pubblico con una clientela già affermata etc?
Grazie.
Stella

Ciao Stella,
la tua è una domanda interessante alla quale ovviamente stiamo cercando di dare delle risposte. Innanzitutto Fanzin’Art nasce come raccolta di contributi artistici, quindi immagini, assemblaggi, racconti, messaggi destinato a giovani creativi/start up (come giustamente hai detto) e non solo, anche ad artisti che hanno piacere di lasciarci un proprio contributo.
Diciamo che il tuo progetto può trovare spazio in due modi:
- invii un tuo contributo, che sò: il n.0 è sull’autoritratto? e quindi un tuo autoritratto e inseriremo info sul tuo progetto, dove si svolge e cosa fai.
- invii immagini artistiche sull’oggetto di design, per es.: come era, come è diventato.
Sono idee nate così al momento ma sicuramente le possibilità sono tante!!
La sostenibilità potrebbe anche venire dalla vendita del tuo prodotto :-)) quanto ti ha aiutato fanzin’art a diffondere il tuo lavoro?? percentuale per noi :-)))))))))))). Lo stesso dicasi per giovani grafici, musicisti, scrittori, ecc…. immagine/contributo artistico e accanto cosa fate.
Sintesi progettuale: raccolta di contributi artistici in immagini e storie/professionalità. Che ne pensi????
Anche la vendita dei contributi stessi (originali) potrebbe essere una fonte di sostegno alla rivista dal punto di vista della realizzazione e  distribuzione.

Bello il tuo progetto! nel mio paese si stà cercando di realizzare oggetti partendo da materiale di scarto come le pedane o vecchie giostre in disuso quindi, vai alla grande!!!!!!

Ciao Margherita.
In che termini questa rivista d’altri tempi dovrebbe essere così particolare?
Io,architetto, che voglio per esempio, raccontare del mio progetto Trash’s Art,che vantaggio avrei a rivolgermi alla tua rivista piuttosto che ad altri (e cito Elle decor, Interni, etc), ammesso che quest’ultime scelgano di farmi pubblicare? in altri termini, questa rivista darebbe più opportunità a giovani creativi/start up? Questo posso imaginarlo ma mi chiedo come ne garantirebbe la diffusione. Hai pensato a qualche sponsor/sostegno di un ente etc?

ps: quando parli di altri tempi, non sarebbe allora più coerente limitarsi solo ad un supporto cartaceo piuttosto ch on-line? magari una versione formato postcard da recapitare nella buca delle lettere..

Direi che parto da zero…o meglio, ho un numero di persone da coinvolgere al principio, sempre che accettino. E poi via di web :-)) e incrocio le dita :-)).
Se riesco a trasmettere lo spirito della mail-art, saranno in tanti a rispondere. Ne sono sicura.

Un’altra cosa che non ho capito è se questa community tu già l’avrest, cioè se hai  già un circuito di artisti a cui far riferimento/chiedere la collaborazione, invitarli a prender parte al progetto  o parti da zero. 

Andrebbe scritta una chiamata all’arte, una sorta di manifesto, invito in cui spiegare, motivare, coinvolgere. Resta il fatto che poi, bisogna stam-pare @_@, distribuire, divulgare, riproporre, crescere, esporre…

Per abbattere i costi si potrebbe pensare ad una versione on-line…. senza stampa…. ma, credo che non sarebbe la stessa cosa, rispetto alla soddisfazione di ricevere una raccolta stampata.

Ogni autore riceve in cambio una copia della raccolta con il suo contributo e quello degli altri. In questo modo cresce la comunity!!!!!