dopo l’help di martedì scorso..

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  • Iniziato da Tito Avatar di Tito

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      Tito
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      Caro paolo, giuseppe, e altri radicamen.

      ho riflettuto parecchio sulla serata in secondlife. E ci sono un paio di cose che mi sono rimaste da dirvi.

      1) forse c’è una cosa su cui non ci eravamo ancora capiti bene. Con il progetto non dovete convincere noi di Kublai, che per vari motivi crediamo già molto nel vostro festival e nel vostro gruppo. Vorremmo aiutarvi ad avere in mano un testo che presenti la vostra realtà in un modo adeguato per chi non vi conosce; da cui si possa percepirvi come una realtà già bella, ma ancor più promettente, una speranza per il futuro di Alessandria. Perchè sia così, nel progetto scritto ci deve essere sia il presente, ma sopprattutto alcune idee realizzabili per il futuro del festival Radicazioni. In questo modo il progetto potrebbe circolare anche senza nessuno che lo spieghi, e rimarebbe sul tavolo delle persone fino a quando non trovano ila giusta disposizione d’animo per leggerlo. E’ facile trascurare questo aspetto: come ha detto alberto, il progetto è una forma di comunicazione.
      2) io nel corso della serata ho sentito parlare di varie attività e investimenti – il campo comunale da trasformare in campeggio (temporaneo?), attività itineranti di promozione della vostra cultura in altri luoghi e festival, attività di scambio con altri festival “marginali”, e altro – perchè non c’era niente di tutto questo nel vostro primo progetto? Quale di queste linee di evoluzione meglio riflette quello che volete per il futuro del festival?
      3) Ho la sesazione che la vostra numerosità sia uno straordinario punto di forza. Pochissimi progetti che io conosco hanno dietro così tanti ragazzi. Non mancate di farlo emergere in una versione succesiva del progetto.

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      Alberto
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      Condivido fino all’ultima virgola. Forza e coraggio!

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