Bozza idea di progetto

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  • Bozza idea di progetto
  • Iniziato da Ottavia Spaggiari Avatar di Ottavia

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    • Ecco qui una bozza rozza dell’idea di progetto. Spero di poter contare sui vostri preziosi feedback, ne ho bisogno!
      Grazie a tutti quelli che potranno darmi una mano!

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Benissimo, Ottavia! Leggiamo e reagiamo presto. Intanto complimenti.

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Confermo ottavia, stiamo leggendo il tuo documento

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    • Letto. Mi riservo di scriverti presto una serie di commenti più dettagliati, intanto 2 cose.
      Nel progetto vedo un grosso problema e una grandissima opportunità.

      Parto con il problema: personalmente non ho mai ascoltato una audio descrizione però provando ad immaginarla mi domando se ci sia sempre abbastanza spazio tra una battuta e l’altra degli attori per aggiungere l’audio-descrizione della scena. Nei film più concitati potrebbero esserci lunghi tratti in cui sarebbero assenti le descrizioni.

      Fatto salvo questo problema, quando nel documento parli di store online in cui scaricare a pagamento le audiodescrizioni in formato mp3, mi si è accesa una lampadina: in questo caso stai creando un prodotto che non è solo indirizzato ai non vedenti. Stai creando un nuovo formato di fruizione dei film per tutti! Mi immagino di ascoltarmi un film in macchina mentre guido, in metropolitana o mentre vado in bici…
      Molto, molto interessante!

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Quello che dici tu, Augusto, si chiama “radiodramma”, e non è molto nuovo: mio padre seguiva “I quattro moschettieri” negli anni 50, e lo sa ancora quasi a memoria (dei pezzi li so anch’io, a forza di sentirli ripetere). Il progetto non l’ho ancora letto, ma mi pare che il punto sia più il contesto sociale (conversazionale) in cui il progetto si va a inserire. Si tratta, cioè, di includere gli ipovedenti nella più vasta comunità di persone che amano il cinema e se ne interessano.

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    • Sì i radiodrammi li conosco, anche quelli più moderni. A me piacciono un sacco quelli di Diego Cugia (“Domino”, “Il mercante di Fiori”, ecc…).
      Con un piccolo hack un paio di anni fa avevo scaricato gli stream in real audio dal sito rai, li avevo convertiti in mp3 e ho passato un paio di settimane ad ascoltarmeli dall’ipod mentre andavo in giro: era bellissimo!
      (non audio-dramma ma audio-libro bellissimo è “i Dolori del Giovane Werter” letto da Tony Servillo).

      Quello che dico è che il Film Voices, ha evidentemente due direzioni possibili (che non si escludono a vicenda):

      Da un lato abbiamo il mercato dei cinema: interessante perchè consente di creare un nuovo spazio di socialità aperto anche ai non-vedenti, ma difficile perchè richiede di conquistarsi il territorio sala per sala (a meno di non fare un contratto con qualche distributore). Guardando i numeri dei non-vedenti diffusi sul territorio italiano non mi sembra però che costituiscano un mercato molto ampio, tale da giustificare l’entrata investimenti in massa dei distributori italiani.

      Dall’altro c’è il mercato dell’home video e della distribuzione online. Meno sociale ma molto più facile da mettere in piedi (con uno store online apposito o utilizzando quelli esistenti come l’itunes music store).
      Quello che dico è che se prendi questa strada e hai uno spazio online con gli audio-film scaricabili in formato mp3, automaticamente hai in mano un nuovo prodotto, anzi un nuovo formato del “prodotto film” che ha un target molto più ampio dei soli non vedenti, con dentro anche chi – come me – ama ascoltare storie (sull’ipod o in macchina mentre viaggia ad esempio).
      E’ un nuovo formato del film che ha modalità di fruizioni diverse da quelle tradizionali (tipicamente la serata in casa sul divano davanti allo schermo). Mi sembra che ci siano buone opportunità anche di business qui.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ma la differenza non è nel materiale? Se costruisci nuovi formati del prodotto film – soprattutto se rivolti a tutti – entri nel vasto mondo dei diritti di sfruttamento di opere dell’ingegno molto costose e tutelate da avvocati cannibali di Hollywood… cosa che non succede necessariamente per gli audiolibri e per i radiodrammi.

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    • Per i radiodrammi hai ragione: sono prodotti nuovi concepiti da zero per quel tipo di media, quindi zero problemi di diritti da negoziare con precedenti autori.
      Gli audiolibri sarei curioso di capire con che tipo di accordo con autore/editore possono essere realizzare.

      Però il problema dei diritti rimane anche per realizzare le semplici audio-descrizioni dei film per il cinema, no?

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    • Avatar di Angelita
      Angelita Levato
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      Ciao sono Angelita e faccio parte del team di coach di Kublai, dove in particolare mi occupo della possiblità per un progetto di accedere a misure agevolative pubbliche

      Mi piace molto il tuo progetto perchè oltre ad avere uno spirito creativo ha anche una funzione sociale.

      Da una prima lettura del progetto, ritengo che ci sia già una concreta conoscenza del mercato e dei fattori favorevoli legati all’iniziativa. Anche la distinzione dei due aspetti di proiezione cinematografica (in sala ed in home video), è calzante rispetto alle problematiche di analisi progettuale. Pertanto suggerirei di operare in tal senso:

      1) prendendo spunto dalle realtà già esistenti sul mercato bisogna comprendere chi sono i loro interlocutori. Mi sembra di capire che nelle sale, dove è già offerto tale servizio, è stato predisposto sostenendone i costi individualmente e senza l’ausilio e la collaborazione delle case di distribuzione. Nel caso dell’home video c’è una sola cooperativa che opera autonomamente, escludendo un servizio diretto.

      In tal senso, l’elemento di incertezza è la qualità del risultato, che rischia di vanificare lo sforzo fatto per ridurre un handicap.

      E’ pertanto fondamentale conoscere il canale distributivo che si intende utuilizzare (case di distribuzione e come ci si può mettere in correlazione con loro). Altrettanto vale, e commercialmente mi sembra più semplice, per l’analisi sulle società di noleggio video e su come realizzare strategie e feedback di vario genere.

      I due prodotti potrebbero seguire le stesse modalità di realizzazione ma diverse modalità di distribuzione rispetto ai due canali individuati.

      2) Definirei con dettaglio la struttura organizzativa che per tale tipologia di attività ritengo sia importantissima.

      3) Per portare avanti il progetto inizierei a definire cosa mi serve in termini di attrezzature, impianti, macchinari beni immateriali etc… Metterei su carta un piano degli investimenti dettagliato.

      Sono a tua disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento

      Ciao
      Angelita

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    • Ciao Ottavia,
      ho letto la bozza del progetto.
      1- Per quel che riguarda l’home video, il progetto dovrebbe essere di più facile attuazione. Conosco un’azienda che, per conto dei distributori, si occupa, oltre che di doppiaggio, anche dei sottotitoli per i DVD (udenti e non udenti), quindi prendere contatti anche con loro per saperne di più su logistica e costi.

      2- Per le sale cinematografiche, buona l’idea di contattare prima quelle di proprietà delle case di distribuzione.

      3- Per i diritti, invece, si potrebbe pensare ad un accordo con gli adattatori, cioè con coloro che scrivono lo script del doppiaggio, magari rivolgendoci innanzitutto all’AIDAC che è l’associazione dei dialoghisti italiani (http://www.aidac.it/homed.html): anche per questo ho dei contatti. Questo perché pensavo si potrebbe adattare lo script del doppiaggio all’audio descrizione per i film dall’estero, per i film di casa nostra, contattare direttamente i produttori e gli sceneggiatori, così da parlare direttamente con chi, di fatto, detiene i diritti.

      Per adesso non mi viene in mente altro :)

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    • Avatar di irene
      irene balbo
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      ciao a tutti,
      invitata anche da Alberto oltre che da Ottavia e avendo un po’ di tempo e un po’ di concentrazione, provo a rispondere. come già dicevo sono una delle persone cieche con cui Ottavia si è confrontata, quindi conosco diciamo così, il problema e, oltre a essere una dei possibili fruitori, mi piacerebbe far parte del progetto anche praticamente…. bisogna intanto distinguere tra radiodrammi e film audiodescritti, che sono due cose ben diverse… il radiodramma nasce e vive per la radio, scritto in funzione di quel mezzo, nel caso invece dell’audiodescrizione quello che vogliamo è prendere un film, nato prima di tutto per lo schermo, e renderlo adatto per chi quello schermo non può vederlo, senza modificare nulla, ma solo aggiungendo…. il problema delle scene troppo veloci e dei piccoli spazi va risolto direttamente film per film e dipende dalla bravura di chi cura le audiodescrizioni. quanto invece al discorso di film in mp3, questi esistono già, tra l’altro fatti, a mio avviso molto bene, curati dalla cooperativa senzabarriere http://www.senzabarriere.org ed in effetti me li ascolto anche in treno, ma il punto sta proprio qui, il film in mp3 che può andar comunque bene e rimanere come un’opzione possibile su questo ipotetico store online, a me non è usf sufficiente perchè mi ghettizza di nuovo…. proprio per riuscire a seguire un film sul mio divano con un compagno vedente, vorrei un film che abbia video e audiodescrizione, una cosa in più, aggiunta, perchè vi garantisco che difficilmente una persona vedente accetterà di stare sul mio divano a sentire un film senza addormentarsi nel giro di poco…. diversa è una fruizione in macchina o altrove e non so se possa interessare. la mia idea è di un film uguale a qualsiasi altro con l’aggiunta, appunto dell’audiodescrizione, che se parliamo di un dvd si potrebbe decidere di ascoltare o no, come si può decidere di leggere uns sottotitolo o no. forse questo messaggio è un po’ confuso, per qualsiasi domanda sono qui…. per ora vado al cinema con audiodescrizioni umane e volte con compagni solo ciechi, lì un’audiodescrizione aiuterebbe non poco, ma più o meno per ora ce la caviamo, ma il mio sogno sarebbe una diffusione capillare di questo sistema

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Augusto, mi sembra che Irene (grazie!) dia più ragione a me che a te: il punto è condividere, insieme, lo stesso film, nello stesso spazio (il cinema) e lo stesso tempo. E poi uscire e andare a prendere un gelato insieme commentando il film appena finito.

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    • Ragazzi, grazie a tutti per i feedback utilissimi, cercherò di rispondere a tutti il prima possibile. La questione sollevata da Augusto è molto interessante e molto delicata, riguarda lo specifico cinematografico e altre questioni di teoria del cinema che sicuramente meriterebbero un approfondimento. Irene ha già espresso il suo pensiero, di come secondo lei, una fruizione solamente orale per il vedente sia qualcosa di assolutamente ostico. Non ne sono così convinta, se la generazione del padre di Alberto era abituata all’ascolto dei radiodrammi, la mia è cresciuta con il famoso Cantastorie, una serie di fiabe raccontate ai bambini su audiocassetta, amatissime da me e da altri migliaia di bimbi neli anni 80. Su di me il film audiodescritto ha esercitato un fascino simile a quello che il cantastorie esercitava vent’anni fa, un fascino che dopotutto è quello che la narrazione orale possiede da sempre. La questione di un cinema orale comunque, purchè interessante, è sicuramente perniciosa. Per ora credo che Film Voices debba essere uno strumento di accessibilità, cosicchè come diceva Alberto tutti possano andare al cinema e poi mangiarsi un gelato parlando del film appena visto. Credo molto nelle possibilità della fruizione tramite Mp3 per spettatori non vedenti. Al momento il film su solo supporto audio ghettizza, perchè non vi sono altre modalità di fruizione, ma in un panorama in cui lo spettatore non vedente o ipovedente potrà scegliere se andare al cinema o meno, l’Mp3 rappresenterà una diversa opportunità di fruizione. Così come lo spettatore vedente può scegliere se andare al cinema e dunque partecipare al rito sociale o guardarsi un film da solo a casa in DVD, perchè stanco alla fine della giornata, lo spettatore non vedente potrà avere la stessa possibilità di scelta. La cosa necessaria rimane dare a tutti la possibilità di scegliere.

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    • Ciao Angelita,
      grazie per gli utilissimi suggerimenti. Ho cominciato a lavorare su questi aspetti, probabilmente ti contatterò presto per qualche chiarimento. Per ora grazie mille!

      Ottavia

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    • Avatar di Angelita
      Angelita Levato
      Partecipante

      Ok, Ottavia.
      sono a tua disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento
      Ciao
      Angelita

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    • Ciao OTTAVIA,
      L’idea è interessante e, certamente, da sostenere però vorrei capire ( io ho le mie ipotesi) per quale motivo nel NORD-EUROPA trova larga ( così leggo) diffusione e in Italia solo alcune ( molto poche ) sale-cinematografiche. Chiarito quanto sopra, penso, che, visti i numeri potenziali, si dovrebbe passare attraverso un’azione legislativa che favorisca ( i modi possono essere tanti) la diffusione del film audiodescritto. Molto importante è comunque che, come prevedi nel Tuo progetto, l’ audiodescrizione sia realizzata con il coinvolgimento totalizzante (da quello che sono riuscito a capire NON è mai stata percorsa questa possibilità) del CIECO e/o IPOVEDENTE. E, non bisogna dimenticare quanto ci sottolinea IRENE: Un fine, NON ultimo, deve essere la socializzazione, favorita, anche, dalla possibilità che un gruppo di amici/amiche misto (C-I-V) possa frequentare, in contemporanea, la stessa sala-cinematografica e poter successivamente discutere insieme del film proiettato. Aggiungo che, anche io, vedente, ho sempre trovato molto interessante l’audiodescrizione di opere letterarie per radio.

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    • Avatar di irene
      irene balbo
      Membro

      ciao,
      vorrei solo chiarire che anche a me piacciono i radiodrammi o le favole su cassetta, così come ai bimbi piace sentire raccontare le storie, ma un film è altra faccenda, un film prevede gioco forza le immagini, ci sono dialoghi, suoni legati all’immagine stessa, sguardi, sorrisi ecc., cosa completamente diversa dal radiodramma o dal audiolibro…. io non sono assolutamente contraria all’homevideo per ciechi, anzi, ma se si mantiene solo l’mp3 si fa la stessa cosa della cooperativa senzabarriere che già esiste. l’mp3 deve essere, a mio avviso, solo un’opzione possibile, ma secondo me ci deve essere l’opportunità di scaricare anche il dvd con l’audiodescrizione, qualcosa di fruibile da cieco e vedente…. bisognerebbe poi capire se ad un vedente l’audiodescrizione può risultare fastidiosa o invece piacevole. sul sito della rai, se si cerca un po’, si può trovare lo streaming dei telefilm audiodescritti, qualcuno di voi potrebbe provare ad ascoltarne qualcuno e dirmi che ne pensa.

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Cara Ottavia,
      anch’io ho letto il tuo progetto, che attendevo con curiosità. Bè, è molto ben scritto, soprattutto per quanto riguarda il bisogno che vai a soddisfare. Noi vedenti purtroppo possiamo discutere fino ad un certo punto su quali modalità siano migliori, ma un coinvolgimento di non vedenti ed ipovedenti in questo progetto, che hai già la fortuna di avere, ti può aiutare a definre il servizio nel modo migliore. Nello scrivere il progetto, però, parli soprattutto ai vedenti per cui forse ti incoraggerei ad essere meno “fredda” e tecnica, ed un tantino più colorita nel descrivere il mondo dell’intrattenimento a cui centinaia di non vedenti (ma paganti) avrebbero così accesso.
      I prossimi passi di progresso del tuo progetto, comunque, mi sembra debbano riguardare gli investimenti, materiali ed immateriali, da fare. Dove accadrebbero e quanto costerebbero? Sarebbe bello un coinvolgimento anche lavorativo di non vedenti nella descrizione, anche se è evidente che ci vorebbero sia le professionalità dei vedenti che dei non vedenti.
      Insomma, è ora di capire in cosa bisognerebbe investire ed inche sequenza, per creare questo mercato e questo spazio di civiltà. Continuerò a legerti con grande interesse.

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    • Ciao Tito,

      sto per postare un’evoluzione del documento di progetto, il budget è in lavorazione. Anche grazie ai feedback ricevuti da Kublai abbiamo identificato nel coinvolgimento attivo dei non vedenti il cuore della nostra idea. Spero che riuscirai a leggere anche questa nuova versione del documento! Aspetto consigli!! Grazie mille !!

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