Descrizione
Il progetto “Games in school” (http://games.eun.org/) è una ricerca che mostra l’interesse dell’Ue verso il campo videoludico. Il nostro progetto si riferisce a questo generale frameworks
Ulteriori Informazioni
Il progetto “Games in school” (http://games.eun.org/) è una ricerca che mostra l’interesse dell’Ue verso il campo videoludico. Il nostro progetto si riferisce a questo generale frameworks
Il progetto dovrebbe estrinsecarsi in tre anni, idealmente rappresentati dai tre anni della scuola media italiana. E dovrebbe rappresentare la scansione dei media – da un prodotto esistente, a un prodotto social al design di un prodotto digitale ovvero il livello zero della creazione dei nuovi media.
Primo anno
Durante il primo anno la sperimentazione verterà sull’utilizzo di un software video ludico “on the shelf” ovvero attualmente in commercio o di un software video ludico da noi appositamente creato per i fini didattici preposti. Non fatevi ingannare dall’apparente semplicità dell’utilizzo del software “già pronto”, su di esso noi dovremo innestare le unità didattiche ed il lavoro dell’insegnante e del “coach”, una sperimentazione simile (approvata e quindi finanziata) è avvenuta in almeno tre paesi dell’area Ue ed ha ottenuto ottimi risultati. La scelta fra queste due opzioni dipende molto dall’entità del finanziamento che riusciremo ad ottenere.
Le materie che potremmo veicolare sono:
• Inglese
• Educazione artistica
• Educazione musicale
Inglese
L’inglese (o qualsiasi altra lingua straniera) potrebbe essere facilmente veicolato tramite un prodotto Psp “on the shelf”, oppure tramite una partnership con un altro centro di sperimentazione nel paese avente come linguaggio autoctono il linguaggio scelto dal nostro studio (Uk per Inglese, Francia per il francese, ecc…) che consenta un interscambio in un mondo virtuale (Second Life ad esempio) di studenti, lezioni ed insegnanti, creando un ‘aula virtuale transculturale dove i ragazzi possano conoscere e conoscersi fisicamente parlando la lingua scelta.
Ed. Artistica
Le materie artistiche e la loro didattica ben si prestano all’uso dei nuovi media in generale ed al medium videoludico in particolare essendo esso stesso una forma d’arte. I videogiochi sulla pittura e sulla scultura potrebbero estrinsecarsi con diverse varianti nel gameplay:
1. Wiky: un mappamondo con annessa una linea del tempo che consentono al player di cliccare su un qualsiasi luogo della terra (o dell’Ue se volessimo restringere il nostro campo d’azione al nostro continente) scegliere il periodo storico che ci interessa di modo che il software ci consentirà di visionare non solo i capolavori del luogo e del tempo prescelto ma potremo anche conoscere lo stile, le tecniche e le priorità del particolare tipo di pittura/scultura, nozioni che ci consentiranno di riprodurre (usando il touch) gli stessi lavori avendo a disposizione la stessa tavolozza, gli stessi materiali ed usando lo stesso “stile”
2) Ego: La vera innovazione dei nuovi media consiste nell’interazione: ricordando ciò e tenendo bene a mente anche che le conoscenze si memorizzano e si comprendono meglio se diventano conoscenze “procedurali”, quindi esperienze più che conoscenze, in questa modalità il player potrà disegnare/scolpire liberamente scegliendo la tavolozza di colori, il materiale, lo stile, la raffigurazione prescelta ed a opera compiuta il software indicherà a quale stile di pittura più rassomiglia l’opera creata dando ovviamente tutte le informazioni necessarie ad individuare tempo e luogo. A questo gameplay di massima assoceremo una modalità “Quiz”, una modalità “Test” ed altre modalità versus (1 vs 1 o gruppo vs gruppo) e modalità di gioco online.
Ed. Musicale
Il progetto videoludico sulla musica potrebbe non discostarsi molto dal progetto precedentemente esposto se non per la considerazione che un videogioco in questo campo esiste: si tratta di “Wii Music” capolavoro della Nintendo recentemente edito. La particolarità del gioco suddetto consiste nel fatto che non vi sono “valutazioni”, ne possibili “errori” che il player può compiere. Qualsiasi azione è atta a comporre liberamente e in forma soddisfacente. Il “core” del gameplay consiste quindi nel conoscere i diversi strumenti, le diverse tecniche compositive e nell’ovvio elemento “fun”. Mantenendo le due principali suddivisioni del precedente progetto, l’algoritmo di arrangiamento potrà ispirarsi molto a questo capolavoro.
Piattaforme
• Pc
• Psp
• Social Network
Partner
Sony - Proprietaria ed ideatrice della Piattaforma Psp
Enti Europei atti alla valorizzazione della cultura
E-ludo Interactive - Azienda Developer
I.S.F.E. - Società che rappresenta i publisher Europei
“Games in school” Consorzio per la ricerca sull’uso dei giochi digitali nelle scuole Ue
Edu – tech consorzio Italiano per l’uso delle tecnologie nei contesti educativi
Secondo anno
Durante il secondo anno La e-ludo interactive creerà un prodotto “Social” quindi fruibile sui social network (face book, twitter, netlog, myspace, ecc…) ed in tutte le piattaforme Mobile sull’Eneide, l’Iliade e l’Odissea. Il soggetto “Epic heroes” è stato ideato dal Dr. Salvo Fallica che ne curerà concept e successivo design. Di seguito una breve descrizione:
“Attraverso i tre titoli sarà possibile rivivere le gesta degli eroi più antichi della tradizione epica occidentale, in un esperienza di gioco che unisce azione, avventura e risoluzione di enigmi con l'aiuto degli indizi disseminati all'interno dei tre testi letterari. Dalla guerra di Troia, al ritorno a Itaca di Ulisse, fino alla difficile fondazione di Roma, la trilogia Epic Heroes presenta esperienze di gioco uniche e innovative, grazie alla fedele trasposizione delle vicende epiche e alla presenza dei testi letterari integrali all'interno dei tre giochi, che riproducono fedelmente la struttura e l'intreccio presentato dei testi.”
Terzo anno
L’esperimento riguardante il terzo anno sarà certamente il più interessante. Riguarderà la storia del territorio. La classe focus sarà divisa in due gruppi: il primo gruppo ideerà, con il nostro aiuto, le tappe di una caccia al tesoro basata sulla storia della città in cui vivono (penso alla mia città: Siracusa e quindi la storia della Grecia e della Magna grecia), il secondo gruppo dovrà muoversi in un giorno stabilito, fisicamente nella città seguendo gli indizi e comprendendo come avanzare nel percorso stabilito dal primo gruppo. Esperimenti simili sono già stati messi in atto ed hanno evidenziato un notevole aumento di competenza e di motivazione nella materia oggetto di sperimentazione. ( Waag society, “Frequency 1550” )