PRIMO DOCUMENTO DI PROGETTO “GAMES@SCHOOLS”

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  • PRIMO DOCUMENTO DI PROGETTO “GAMES@SCHOOLS”
  • Iniziato da Salvatore Mica Avatar di Salvatore

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    • Salve a tutti

      In OSCENO ritardo invio il primo documento progettuale. Ce l’abbiamo messa tutta perchè vi siano poche correzioni da apportare anche se qualcosa sarà certamente sfuggito:-(

      Ringrazio Salvo Fallica, Giuseppe Navarria e tutto il resto del mio team perchè senza di loro NON ci saremmo MAI riusciti.

      Adesso sotto con critiche/info/dubbi/perplessità/correzioni!!^__^

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Visto! A breve la reazione. Ciao :-)

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    • Grazie Alberto! Aspettiamo con ansia…
      Ci siamo “chiusi” su noi stessi per studiare l’ambiente attorno.
      Sintetizzare tutto in 20 pagine è stata un’impresa, ma abbiamo fatto del nostro meglio.

      A prestissimo!

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    • Ciao Salvatore, mi sono letto il documento e la prima reazione è stata: wow!
      Si vede che avete lavorato duro: il documento è ben strutturato, pulito, piacevole da vedere e l’italiano è impeccabile e preciso.

      Provo a mettere in fila qualche osservazione, cominciando dalla organizzazione delle sezioni.

      1. Le 3 pagine di European Schoolnet sono molto interessanti ma forse andrebbero spostate perchè arrivano prima di quando si spiega esattamente in cosa consiste il vostro progetto. Al limite si possono spezzare lasciando lì una pagina che attesti come Games@School si inserisce in un contesto di ricerca efficace dell’Unione Europea. Magari invece i singoli progetti europei possono essere messi verso la fine del documento.

      2. Forse anche le 2 pagine su Epic Heroes vanno riposizionate, perchè compaiono prima della timeline di progetto. Quando sono arrivato a pagina 11 in cui si riparla di Epic Heroes con l’Iliade mi sono sentito un po’ confuso.

      3. La sezione sui mebri del team è molto bella, mancano però le rispettive posizioni e ruoli all’interno dell’organizzazione (ad es. Ambra Bonaiuto di cosa si occuperà?)

      4. Andrebbero aggiunti per completezza il budget e la timeline delle attività di sviluppo (quanto tempo ci vuole per mettere in piedi il progetto? quali sono gli step di sviluppo?)

      Entrando nel merito del progetto sono un po’ combattuto.
      Mi piace molto The Ancient Game e penso che sia in grado produrre risultati molto interessanti sui ragazzi.
      Mi convince l’utilizzo di Training/Practice English per l’insegnamento della lingua inglese.

      Invece, da quello che ho letto, mi convince meno Epic Heroes. Trovo difficile riuscire a costruire una serie di meccaniche di gioco valide e divertenti in grado di coinvolgere i ragazzi. A quanto ne so io l’edutainment classico non è mai riuscito a competere con l’entertainment dei videogiochi “veri”.
      Io penso che il divertimento non sia l’unico modo per coinvolgere i ragazzi.
      Si possono fare attività serie (incontri, laboratori, workshop,ecc…)ma ben strutturate in grado di catturare la loro attenzione e lasciare un marchio indelebile nella loro formazione (in particolare ne ricordo alcuni nel mio percorso scolastico).
      Oppure si possono fare attività divertenti. Ma in questo caso devono essere davvero divertenti, in grado do competere con il grado di divertimento che un ragazzo può provare giocando con i suoi amici o con la playstation a casa.
      La via di mezzo non so se funziona. Questo è emerso con evidenza anche in alcune missioni di CriticalCity.

      Quindi la domanda è: in cosa si differenzia Epic Heroes dall’edutanment tradizionale? In che modo è innovativo? Quanto sarà divertente giocarci per i ragazzi?
      Dal documento non emerge chiaramente e forse vale la pena esplicitarlo.

      Al riguardo mi incuriosisce molto l’esempio citato della Højby School in danimarca, dove hanno utilizzato videogiochi commerciali (The Sims 2, Harry Potter e il Padrino 3) per l’insegnamento delle materie scolastiche.

      Altro dubbio: il corso di media education. Per come è spiegato nel documento non rischia di trasformare argomenti potenzialmente molto interessanti in un’ennesima materia scolastica?
      La dico in un altro modo: i videogiochi e i new media possono avere un impatto dirompente sulla passività e la noia delle classiche lezioni scolastiche. In che modo evitate che non siano la pasività e la noia delle classiche lezioni scolastiche ad avere un impatto dirompente sui videogiochi e i new media?

      Io sono un grande fan dell’approccio indiretto: ti faccio fare una cosa e nel frattempo ti insegno qualcos’altro senza che tu te ne accorga. A questo punto però è fondamentale evitare di farti la lezione su cosa hai imparato. Devi arrivarci da solo tramite una tua elaborazione personale. In questo senso mi domando se non siano superflue le lezioni sulla storia del videogioco, del web, ecc…

      Più o meno è questo quello che mi viene in mente e sottolineo che sono solo ragionamenti basati su una lettura del documento, senza conoscere approfonditamente il settore dei giochi per l’istruzione scolastica.
      Voi che dite?
      Spero di vedervi presto al Kublai Camp!

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    • Progetto interessante! Sicuramente ne condivido gli obiettivi. Nel senso che anch’io, quando collaboravo con Videoludica, mi sono battuto per l’uso pedagogico ed educativo del videogioco. La presentazione è ben fatta e articolata.

      Faccio solo un’osservazione…
      1. Partners. Indicate nel documento una lista molto autorevole di partners, mancano tuttavia alcuni riferimenti a realtà e persone che per prime in italia (e a livello internazionale) si sono occupati di questi argomenti. Uno fra tutti: Matteo Bittanti. Ma ce ne sono molti altri. Il nome di alcuni di essi associato al vostro, probabilmente aumenterebbe l’appeal nei confronti degli investitori. Inoltre sempre da questo punti di vista vi suggerisco di dare un’occhiata (molto approfondita) al tema del serious games, che storicamente si sono sempre posti il problema dell’educazione attraverso il gioco, sebbene attraverso vie e modalità extra-scolastiche.

      In bocca al lupo

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    • Finalmente il progetto è stato pubblicato e vedo che i commenti non sono tardati ad arrivare. :-)
      Grazie Pierluigi e Augusto per tutte le voste osservazioni, saranno prese in considerazione in fase di revisione.

      Restiamo in attesa di reazioni varie ed eventuali.
      A presto!!!

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Intanto GRAZIE GRAZIE ad Augusto e a Pierluigi per i loro generosi interventi di coaching. Direi che offrono a Salvatore molti spunti per mettere mano al documento. Anch’io ho dato uno sguardo al documento, e come Augusto sono rimasto impressionato dall’evidente cura del risultato e dalla quantità di lavoro che ne traspare.

      Ma.

      DOVETE FARE UN AFFONDO DI BUSINESS PLAN. Se non fate questo, il documento non è completo. Questa è una cosa importante, il documento di progetto formato Kublai è fatto dal cuore dell’idea, il gruppo dei proponenti E il prospetto economico-finanziario. Come per il documento in generale, il mio consiglio è di buttare giù il prima possibile una bozza, che poi possiamo aiutarvi a sviluppare mediante la discussione. Tenete conto che a Invitalia sono piuttosto abituati a fare questa cosa, quindi non sarà troppo difficile… ma ci vuole una base di aprtenza su cui discutere!

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    • Grazie Augusto!
      Commenti preziosissimi:
      Da un lato ci dai speranza, dall’altro confermi che su alcuni punti c’e’ molto lavoro da fare.
      Confesso che in fase progettuale qualche dubbio e’ sorto anche a noi.
      Uno tra tanti: ‘Non staremo mettendo troppa carne al fuoco?’

      La critica sul programma di MEdia Education e’ spiazzante ma molto costruttiva.
      Credo che nessuno di noi avesse ancora pensato al fatto che, se gestita male, potrebbe diventare piu’ noiosa delle materie canoniche… In questo senso abbiamo in mente un progetto di ricerca vera e propria, pubblicazioni incluse. Forse e’ il caso di specificare anche quello nel progetto?
      Tutto in Games@schooL vuole essere sperimentazione e ricerca. Non e’ detto che i risultati debbano essere necessariamente positivi. In termini di ricerca potremmo anche concludere i risultati della sperimentazione citando Martin McFly dopo la schitarrata al ballo dei suoi genitori:” Non siete ancora pronti!”

      Scherzi a parte: E’ bello confrontarsi coi limiti della propria idea.
      Faremo tesoro di tutto quello che Kublai e voi coach riuscirerte a darci.
      A prestissimo!
      S2

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    • Grazie Pierluigi!
      Bittanti non e’ tra i partner, ma in bibliografia. Lo citiamo addirittura dentro il documento stesso. :D
      Abbiamo avuto anche il piacere di conoscerlo durante la IVDC a Milano qualche mese fa. Parlando con lui del progetto “ci ha dato la sua benedizione”. Essendo comunque il progetto localizzato, e il target la scuola media, non lo disturberemo per il momento. Siamo cmq in contatto con lui.

      A prestissimo!

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    • Ragazzi GRAZIE GRAZIE GRAZIE lo dico io a tutti voi!

      Lo dico io ma è come se lo dicesse tutta la E-Ludo!

      Capirete bene che dopo aver mandato il progetto abbiamo cominciato a fibrillare in attesa dei feedback che non sono tardati!! Grazie ad Augusto,Pierluigi ed Alberto!

      Vi dico la mia su tutto:

      Alberto: abbiamo sviluppato un business plan e uno scheduling di massima,ma non lo abbiamo reso pubblico.L’ho inviato all’indirizzo del blog di Kublai:-)

      Pierluigi: concordo pienamente con te. I Serious Games sono di grande interesse e Matteo Bittanti è uno studioso che gode della mia piena stima e ammirazione. Mi sarebbe piaciuto molto coinvolgerlo in questa sperimentazione ma bisogna tener conto delle spese di trasporto: un volo Stanford – Catania non sarebbe una spesa da poco! :-( Mi sono riservato di coinvolgerlo nella pubblicazione dei dati di ricerca successivi alla sperimentazione vera e propria.

      Augusto: che piacere averti come primo lettore!^__^ Rispondo a tutto:

      1-2-3): Hai ragione! Nella 2.0 del doc cambieremo la disposizione del testo in questi punti

      4)L’ho mandato via mail al Blog di Kublai

      5)Ti rispondo dicendo la mia,ma so già che anche Salvo F. avrà molto da dire su questo punto:-)
      Quello che dici è assolutamente giusto. Fra le due opzioni noi vorremmo scegliere la seconda “Davvero divertente tanto da poter competere con i prodotto dell’entertainment puro”. La riscoperta degli adventure games classici “punta e clicca” la dobbiamo all’avvento del Nintendo Ds e Nintendo Wii, grazie a queste meravigliose console le giovani generazioni hanno potuto provare su “Another code” o su “Hotel Dusk” quello che noi abbiamo provato su “Monkey Island”. Scopo ultimo di Epic Heroes è utilizzare questi gameplay per divertire ed i contenuti dell’epica per istruire. Ma sono curioso di sapere quello che pensavi sulla possibilità di fare altre attività istruendo indirettamente…

      6)L’idea di Media education è quella di fare da collante alle varie sperimentazioni. Cioè non sarà una materia,piuttosto sarà una serie di esperienze spiegate e correlate con l’evoluzione dei media, a questo dovrebbe servire la media education. Spiegare cosa sono i media e come si usano FORSE renderà meno tecnofobici i bambini dei loro genitori nn facendosi infinocchiare dalle storie sul videogioco assassino o del social network alienante. Nella nostre intenzioni ci sarà veramente poco di “lezione” durante quelle tematiche e molti più “laboratori” o “esperienze” relative ai media ed al suo uso, ma non abbiamo voluto aggiungere nulla al documento per non appesantirlo – era già troppo lunghetto secondo noi!:-( – Pensi che dovremmo esplicitare queste esperienze?

      A presto e di nuovo GRAZIE a tutti!

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Salvo
      ho visto il business plan… è una bella cifra, non c’è che dire… mancato le gg/uu o i mesi lavorati per le risorse umane, ma è un dettaglio dato che può essere ricavato…

      mancano però le entrate!

      Come pensate di ripagare tutto quel lavoro?
      Anche se state pensando ad un contributo pubblico, dovrebbe essere stabilito dentro un business plan, anche perché difficilmente si può parlare di una copertura al 100%

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    • Ciao Nicola

      Intanto ti ringrazio del tempo che ci stai dedicando – so che i progetti sono tanti e sarà dura:-)

      Hai ragione. Non ho scritto le competenze di ognuno di noi,quindi non si evince chi fa cosa e quanto tempo lavora. Questa è un’atra cosa da sistemare nella versione 2.0 del progetto.

      Per quanto riguarda le entrate, noi vorremmo riferirci al Bandi Ict Ue mirati all’e-learning. Vorremmo poi proporre questo corso-pacchetto a diversi enti territoriali (provincia, comune, regione) che contribuiranno a coprire le spese necesarie per lo sviluppo.

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