• Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di HEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATERHEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATER il 31/5/2010

    a me quest’idea ne ha fatta venire in mente un’altra, e cioè quella della nave per giovani a prezzi contenuti che collega Stoccolma ed Helsinki A/R: viaggio con concerti e discoteca di notte, shopping e giri turistici di giorno, ritorno la notte seguente. In Italia non esiste a quanto ne so io, mentre forse un collegamento con le isole dello stesso tipo potrebbe essere un’opportunità. La compagnia svedese si chiama Viking Line, ma vista ora è un esempio assolutamente fuori scala (loro sono anche quotati in borsa leggo), però forse qualche idea in questa direzione (magari noleggiando una barca in occasioni particolari dell’anno o stipulando collaborazioni con chi fa già il servizio per curarne l’animazione) potrebbe essere interessante da vagliare.

    Pensandoci mi vengono in mente anche un paio di altri esempi più vicini: la rassegna musicale/festival organizzata sul Po dalla Regione Emilia-Romagna, e i concerti organizzati sullo Stradivari, un barcone che fa tappa nelle varie città che costeggiano il Po.

  • Grazie a tutti per i suggerimenti, mi stanno prendo nuovi orizzonti :) . Dunque, sto già pensando di spostare la location ( pensavo ad un luogo sulla costiera cilentana, in particolare, per chi la conoscesse, Ascea Marina, caratterizzata da grosse spiagge abbastanza isolate dal centro urbano ), in modo da eludere le lamentele di eventuali “sovversori” . Lo spettacolo avrebbe comunque luogo dal tramonto in poi ( data la suggestione che provoca quella parte del giorno ) . In effetti la piattaforma , potrebbe anche essere una chiatta, adibita ad hoc ( potrebbe anche aiutare per l’elettricità )
    Per quanto riguarda il suggerimento di Salvatore, come altri, temono l’impatto ambientale, ma credo di risolvere abbastanza con la chiatta, mobile . L’idea del flash mob non è niente male, ma potrebbe essere una cosa per completare l’idea .

  • Paolo ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di HEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATERHEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATER il 31/5/2010

    Ciao Fabrizio,
    bella idea. A proposito del tuo progetto però avrei un suggerimento da darti: invece di realizzare un pontile , perche non garantire un servizio navetta fatto con una Barchetta!!! Che ne pensi??

  • Come già aveva suggerito qualcuno, non esluderei l’opzione di utilizzare una barca, magari in disuso, con la possibilità di riadattarla come location per un palco e un dancefloor.
    Questa opzione permetterebbe un minor danno al fondale o alla costa (l’ancoraggio di una piattaforma potrebbe prevedere più disagi ambientali).

  • Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di HEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATERHEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATER il 31/5/2010

    Mi piace l’intuizione e il suggerimento di Salvatore, di renderlo un pò Flash Mob, itinerante, magari collegato al ciclo delle basse maree e individuare quei lidi in cui questo avviene con maggiore spettacolarità ed efficacia parlo di estensione della bassa marea…tale che per una notte sotto la luna, si può ballare a riva del mare coi piedi nell’acqua..Tra l’altro credo che potresti avere diversi partner locali diffusi in Italia, interessati a valorizzare la spettacolarità di questo fenomeno in una determinata località.

  • pietro ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di HEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATERHEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATER il 31/5/2010

    forse si dovrebbe studiare meglio la natura della struttra. certo un battello a mulino come nel mississipi probabilmente non sarebbe l’ideale, tuttavia , perchè non immaginare la piattaforma come una struttra più assimilabile ad un imbarcazione che come ad una zattera in balia delle onde? non necessariamente una barca,,,,, hai mai visto le imbarcazioni che usano in cina per navigare ad esempio sui fiumi di guilin?

  • Ciao Fabrizio
    L’idea è divertente ma secondo me dovresti raffinarla magari prendendo qui e lì tra i suggerimenti che ti sono giunti finora.
    Intanto non penserei ad una struttura fissa ma (per esempio) ad un pontone motorizzato o trainato, che arrivi quasi sulla battigia in modo tale da permettere achi desidera di avvicinarsi o di ballare in pochi cm d’acqua.
    Poi limiterei gli eventi alla sera ( in modo tale da non disturbare chi non vuole partecipare) collegandoli magari ad esibizioni “invoglianti” sulla terraferma,
    Sono solo abbozzi di idea, che ne pensi?

  • Bel progetto e fica l’idea ma…Io penso all’inquinamento che provocherebbe e a come si ridurrebbe lo specchio d’acqua utilizzato,oltre ai costi per la sicurezza e per la costruzione nn indifferenti…Hai pensato alla possibilità di creare qualcosa di temporaneo sulla spiaggia?Come un Flash Mob? Tutto in una sera: location, spazi, stile,musica,Dj, poi si cambia tutto e riapparirà al pubblico chissà quando, chissà come, chissà dove – oltre a portare con sè l’idea della sorpresa(che porta sempre tanta attenzione e soldini) c’è anche il plus di nn avere spese fisse e di avere dei costi e delle esternalità(inquinamento ed eventuali tasse/multe)nn da poco…

  • Pico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di HEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATERHEARING ON THE BEACH, DANCING ON THE WATER il 31/5/2010

    Dalle mie parti, poco più di dieci anni fa sono apparsi i primi “lidi”; si tratta di bar realizzati con strutture in legno temporanee sulle spiagge, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte della capitaneria di porto per l’occupazione di terreno demaniale. Attrezzati di una sorta di pista da ballo oltre agli spazi per i tavoli, hanno fatto letteralmente il boom, anche perché non c’era biglietto d’ingresso da pagare. Ricordo che a Patti Marina dove apparve il primo della zona, si formavano file chilometriche di auto parcheggiate. Un grosso problema incontrato era dovuto alla vicinanza delle abitazioni disturbate dal protrarsi della musica ad alto volume ben oltre la mezzanotte. Non so quanto il fenomeno sia diffuso altrove.

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