Grazie mille Luca per l’informazione! :-))

Ciao Laura e Antonio, ho letto con interesse i vostri ultimi commenti, aggiungo che ho sentito recentemente una notizia che sarebbe spaventosa nelle dimensioni, ma forse ho capito male io, ancora rintronato dalla vacanza: si tratta dello stato della California, ci sarebbero qualcosa come 700.000 ragazze madri sotto i venti anni. Ma e’ possibile? Cerchero’ di verificare la notizia. Grazie ed a piu’ tardi LMF

eheheh antonio… ti leggessero federico e nicola sorriderebbero probabilmente Nella mia prima stesura l’aggettivo “asincrono” era letteralmente ovunque. E probabilmente, nel tentativo di non ripetermi, ho finito per non passare a sufficienza il messaggio… Sono d’accordo con te xò che, il fatto di non essere in sincrono, cosa che abbassa di gran lunga i costi, vada esplicitato meglio.
 
Per il secondo punto, avevo già cercato di farlo un po’ nell’ultima stesura, ma probabilmente anche qui il concetto passa poco. Il modello in effetti, una volta realizzato e avviato, è espandibile a più livelli e mercati in italia, ma non solo. La prevenzione non è un problema italiano. E’ globale
Parlavo con un amico qui su kublai qualche settimana fa di come in inghilterra ci sia il problema delle giovani ragazze madri (conta che in inghilterra lo stato le mantiene pure!) e dell’abuso di alcol tra adolescenti (dato fortemente in crescita anche in italia tra giovanissimi). Quindi, con un’analisi di mercato e una buona traduzione, nulla vieta che siano anche “esportabili” :-)))

Per quanto riguarda il primo punto, ti ho fatto quella domanda perché non mi era chiara la modalità di erogazione del servizio, in diretta o in modalità asincrona. Ovviamente, sono d’accordo sulla modalità asincrona, piena di vantaggi. Io lo espliciterei meglio questo punto, non so…
 
Con la seconda domanda volevo arrivare esattamente a quello che mi hai detto, e cioè che di fatto il vostro servizio ha le potenzialità per essere esteso a una moltitudine di ambiti diversi, che tu da esperta del settore conoscerai meglio di me. Io questa cosa negli “sviluppi futuri” la enfatizzerei…

@antonio: caspita, riguardando il gruppo mi son resa conto che mi ero persa il tuo contributo!
Per rispondere alle tue domande:
1- il corso sarà realizzato in modo differente dipendentemente dal target di età e dai temi, attraversi veri e propri corsi elearning, edugames ecc. In ogni caso, l’idea di base è che chi paga, può connettersi quando vuole e visualizzare il corso stesso, in modalità quindi “asincrona” (tutor/docente e studenti non sono connessi necessariamente nello stesso momento).
2- il target è stato così identificato xchè da anni ci occupavamo di interventi di prevenzione in presenza nelle scuole che ora hanno un problema di budget. Dunque è stato identificato in risposta ad un bisogno direttamente esplicitato.
Abbiamo fatto un market test e le scuole hanno quasi tutte risposto che hanno bisogno di questi corsi e che sarebbero disponibili a fruirne online.
Ovviamente la scuola non è l’unico ambito in cui è possibile fare prevenzione e come operatrice sanitaria lo so bene… Potenzialmente, una volta avviato il progetto, è possibile espanderlo agli operatori sanitari, ai pazienti e anche ad altre figure potenzialmente interessate a corsi di formazione-informazione sulla prevenzione. Ma l’idea è anche di espanderlo 8come puoi vedere nel ns mercato potenziale) anche in altri modi. L’importante però, per ora, è farlo partire

Grazie mille ragazzi!!! 
Siete un’incredibile fonte di idee.. :-))
 
@Alice: ti ho aggiunto su fb e linkedin! Sentiamoci e parliamone volentieri :-))
Mi farebbe davvero piacere avere qualcuno che ne capisse più di me di business planning nel team ;-))

Ho inserito un commento sul marketing nel forum “concorso dall’idea all’impresa”…

Ciao Laura, sono contenta che tu abbia trovato interessanti i miei spunti e sicuramente se mi verrà qualcos’altro in mente non esiterò a comunicartelo.
Ti ringrazio anche per la proposta di ingresso nel team!
Attualmente sono già coinvolta in due progetti: Triddles, con cui ho partecipato a Spinner2013 e per il quale, in caso di vittoria, lavorerei full-time almeno per 10 mesi, e YouSound, di cui ho una quota e per il quale lavorerò part-time.
Chiaramente partecipare a I-KIWI mi farebbe molto piacere, posto che sia una collaborazione “molto” part-time; non vorrei infatti accollarmi troppi impegni rischiando così di non dare il massimo in quello che faccio (soprattutto nel caso in cui vincessi Spinner2013 e fossi quindi impegnata full-time in Triddles).
Ad ogni modo potremmo definire meglio come potrebbe avvenire questo mio coinvolgimento contattandoci telefonicamente o tramite skype. Puoi trovare i miei contatti alla mia pagina di Linkedin:
http://it.linkedin.com/in/aliceroncagli
Ciao e grazie!!
 

Eccomi. Come ti anticipavo, nei giorni scorsi non ho avuto tempo. Ma oggi finalmente sono riuscito a leggere il vostro progetto.
 
Innanzitutto vi faccio i complimenti perché è davvero un bel progetto, come già era intuibile dalle informazioni generali pubblicate qui di sopra.
Soprattutto mi piace molto il discorso relativo al social network, che rende davvero innovativa e al passo con i tempi la vostra proposta.
 
Premetto che sono un completo ignorante in materia di e-learning. Quindi ti farò alcune domande:
 
1) I corsi verranno registrati e chi paga può visualizzare il “video” oppure ci sarà una sorta di corso in diretta al quale sono sintonizzati più soggetti/scuole?
 
2) Il vostro target è il mondo della scuola. Il motivo è che i contenuti che pensate di realizzare andranno bene solo per un pubblico compreso entro una certa fascia di età? Vi sono altri motivi specifici per cui volete focalizzarvi su questo mercato?
 
Aspetto le risposte per avere un attimo le idee più chiare.
 
Intato, mi faccio una pensata sul marketing, che è abbastanza convenzionale per come lo avete pensato. A me invece piacciono le cose non convenzionali, quindi cerco di ragionare su qualcosa a riguardo…
A presto.