Il progetto mira al restauro del Caffè Galante (1929), alla sua riapertura come caffè letterario, centro culturale e luogo di incontro (attento ai nuovi media e all’information technology) e alla produzione di pasticceria e gelateria tipiche locali.
Ulteriori Informazioni
Il progetto mira al restauro del Caffè Galante (1929), alla sua riapertura come caffè letterario, centro culturale e di promozione civica, luogo di incontro e di intrattenimento (attento ai nuovi media e all'information technology) e alla produzione di pasticceria e gelateria tipiche locali.
One of the early projects developed on Kublai, it provides the restoration of a historical Art Nouveau style café of the early twentieth based in Patti, Sicily, and its reopening as literary café, cultural center and place to promote civic engagement (for example, organizing debates), opened to the use of new media and information technology (for example the project foresees the organization of events with strong innovative connotations such as the creation of networking events). The project also includes the launch of typical local pastry production, targeting mainly for export, recovery and promotion of local traditional pastries and ice cream, thanks to the use of ancient traditional recipes. The project is promoted by the owner, a small sicilian informatics entrepreneur, by an advertising agent and by an architect specialized in museum exhibitions. The "Cafe Galante" in the last century was frequented by prominent sicilian intellectuals, including the famous literature Nobel prize Salvatore Quasimodo. In NeoKublai, has been installed a very faithful tridimensional replica of the cafe Galante that takes a significant documentary value. Project is looking for funds.
Il Caffè Galante è al centro di molti racconti e aneddoti pubblicati dall'editoria locale, ma introvabili su internet. Fa eccezione un articolo di Nino Casamento, pubblicato nel 1996 sul periodico Centonove, che raccoglie e racconta una testimonianza ormai irripetibile.
Un'altra testimonianza è possibile trovarla in questa pagina (che pubblichiamo per gentile concessione dell'editore) tratta da “Rapsodia paesana” di Michele A. Mancuso, edito da Yorick Editore
Ecco inoltre il video realizzato da Kublai e le foto
L'incontro mixed-reality a NeoKublai-Caffè Galante con Antonio Presti lato SL by Quotidiano di Sicilia (B. Motisi) lato RL Il Caffè Galante SL a NeoKublai è stato realizzato da Antonio Laraia, progettista ad honorem
Il Progetto: Il documento iniziale dove viene presentata l'idea. Le slide presentate al primo incontro di coaching il 7 Luglio 2008. Le slide presentate al secondo incontro di coaching il 16 Luglio 2008.
Ciao Nino,sono onorata di far parte di questo progetto.Il caffé Galante rappresenta un pezzo di storia per la cittá di Patti ed anche per me che,sono stata,fin da piccola un’assidua frequentatrice.Mi auguro,per te e per la nostra cittá che questo progetto possa darti tutte le soddisfazioni che meriti per quello che stai portando avanti.Il caffé Galante deve continuare ad essere uno dei punti di riferimento della cultura e delle tradizioni pattesi.
Ringrazio i kublaiani amici del Caffè Galante che anche in questa circostanza non hanno mancato di manifestare la loro simpatia e il loro sostegno verso il progetto; non abbiamo vinto il I° Kublai Video Contest ma l’essere arrivati secondi dimostra che, anche a distanza di anni, il progetto non ha perso il suo valore e i contenuti la loro validità e il loro appeal. Siamo ancora nei vostri cuori e di questo vi siamo grati. Grazie ancora e un abbraccio a tutti voi
Tito, lo sai bene che se potessi lo aprirei domani stesso, anzi, se avessi potuto l’avrei aperto già da tempo.
Non voglio liquidare la questione con due banali battute ma, mi sembra di capire, visto il risultato del contest, che presto ci sarà modo di approfondire la questione e chissà se questa sarà la volta buona per capire che fine farà Caffè Galante
Ciao Pico, non vedo l’ora! Anche la mia prima impressione leggendo il progetto è stata quella di dire: “ma io lo spezzerei in tante fasi”, ben consapevole che questo aumenta la complessità e alcuni costi, ma con l’idea che partire è il primo passo essenziale. Ma ammetto di non aver ancora studiato a fondo tutte le discussioni pregresse
#kublaincampo, com’era prevedibile, ha riportato l’attenzione sul Caffè Galante; non è la prima volta che Kublai punta i riflettori su questo ormai vecchio progetto, in parte avviato nelle sue finalità socio-culturali e innovative, e fermo ai blocchi in quelle imprenditoriali e produttive. Lo ha fatto già nel 2008, all’inizio, selezionandolo tra i progetti pilota, sempre nel 2008, facendone oggetto di uno dei primi reportage di Kublai, quando Alberto Cottica venne a visitarlo, nel 2010, selezionandolo come progetto finalista per il Kublai Award e ora infine come luogo per lo svolgimento del primo Kublai in campo. Di tutto questo non posso che essere grato a Kublai, che sia come staff che come community ha sempre nutrito per questo luogo e per questo progetto affetto e vicinanza. L’insistenza con la quale lo si vorrebbe stabilmente aperto sin da subito ne è la testimonianza concreta. Tuttavia non si possono ignorare alcune difficoltà oggettive che devono essere affrontate e superate pur volendo affrontare l’impresa per gradi, in modo progressivo. Per questo conto di aprire uno o più thread nel forum del progetto, per valutarle insieme.
Quest’anno non potrò essere presente al Kublai Camp a meno che non mi si dia in qualche modo la possibilità di parteciparvi da remoto (mi era sembrato di capire che sarebbe stato utilizzato anche Second Life)
Questo è comunque il contributo di Caffè Galante per il Kublai Camp 2011.
In bocca al lupo ai finalisti e a tutti i kublaiani
Grazie Roxelo per l’apprezzamento e ti auguro di poter realizzare il tuo sogno, anzi candido questo progetto insieme al tuo a diventare due nodi di una rete di relazioni, eventi ed esperienze da condividere in un prossimo futuro
Bellissimo progetto, complimenti! Io sogno di portare il museo del metaverso in real life, in un contesto artistico enogastronomico, coniugando arte digitale e arte culinaria, considerandole entrambe attività culturali.
grazie Rina per i tuoi apprezzamenti e per le tue considerazioni; provo a farcela ma purtroppo non è semplice.
un abbraccio