[FloredanaMembro]

Sviluppo di centri storici minori, si, ma come!?
Conosciamo diversi casi di intervento…fin’ora non risolutivi;
Ipotesi: recupero di un iniziale
piccolo nucleo di abitazioni di un centro storico “minore”, da considerarsi prototipo di un intervento molto più vasto e articolato.

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[AlbertoPartecipante]

Hmmm… pensi a un recupero architettonico? Va benissimo, ma poi come ti immagini che questo centro storico si trasformi dal punto di vista dell’uso? Chi ci viene ad abitare? Quali attività economiche, o di altra natura, vi si svolgono? hai in mente un posto in particolare? Un posto disabitato o quasi o abbastanza abitato?

[AlbertoPartecipante]

Acc, mi si è cancellata metà della risposta… dicevo che secondo me dovreste sforzarvi di lavorare sull’identità del territorio (non credo bastino le meridiane, sai?) e di individuare un possibile mercato per il vostro “prodotto” (se ho capito bene, essenzialmente l’ospitalità in albergo diffuso).

Vedo che San Mauro Castelverde è piccolo, ma non piccolissimo (2100 abitanti) e che si trova nel parco delle Madonie. Lo sai, vero, che nel parco abbiamo girato il video qui sotto? Magari ci trovi qualche ispirazione…

[barbaraMembro]

La presentazione è bella, ma secondo me mancano elementi. La tua è un’attività di impresa oppure volontariato? Poi, nel concreto, come sei messa nei rapporti con le istituzioni? Un progetto come questo necessità di collaborazione costante con gli enti locali e di mediazione politica. Lo so perchè, anche se su territorio diverso e com maggiore enfasi sulla cultura che sull’ambiente naturale, è più o meno il progetto che sto proponendo io (ps.: ho quasi terminato il mio doc. progettuale, in settimana dovrebbe essere disponibile)

[FloredanaMembro]

Il recupero architettonico, secondo noi deve viaggiare in modo parallelo ad altre attività di rivitalizzazione del contesto,
sia dal punto di vista sociale, che ambientale e culturale…solo così si può iniziare a parlare di
“economia locale”.
In effetti il focus per l’amministrazione locale è il “mettere a reddito” l’ngente patrimonio abitativo del centro storico, per lo più disabitato.
Ma questo può avvenire solo se si crea “interesse” nel e per il luogo.
Il luogo esiste ed è il caso di sviluppo sul quale stiamo lavorando, ma di fatto esso può veramente considerarsi un -tipo- viste le profonde attinenze a miriadi di altri piccoli centri in tutta Italia, ovviamente nel centro sud verifichiamo i casi più gravi, ma anche più interessanti, in quanto in maniera quasi paradossale, lo spopolamento ha permesso la sopravvivenza delle caratteristiche di inurbazione e costruzione originarie.

[Marco MagrassiMembro]

Cara Floredana,

ben trovata! Ho letto le discussioni sviluppate nelle ultime settimane: prosegue dunque il vostro sforzo e impegno per e oltre San Mauro !! Fantastico.
Credo che io e la community potremmo esservi di maggiore sostegno quando il progetto si delinei con almeno un po’ più di chiarezza. Per quello che ho visto, il livello di progettazione potrebbe avanzare se:
1. Romperei gli indugi e, in una prima fase, mi focalizzerei esplicitamente e esclusivamente progetto e attività su San Mauro.

2. Vi concentraste inizialmente solo sul recupero immobiliare, lasciando che gli altri “pezzi” del processo di revitalizzazione (seppur decisivi) che tu individui nel settore “sociale, ambientale, e culturale…tutto ciò che costituisce l’ economia locale” venga successivamente, o sia fatta anche in simultanea ma da altri partner locali. Perché altrimenti vi carichereste del compito di preparare un progetto integrato, attività lunga e complessa, che funziona (forse) solo quando è l’amministrazione a prendere la leadership. Invece, il prepararvi, presentarvi e eventualmente “vendervi” (in senso buono: se decidete di intraprendere un ruolo consulenziale che prospetti in uno dei tuoi post) su un settore chiave come l’ “immobiliare sostenibile” in piccoli centri storici vi darebbe un ruolo forte, credibile e ben focalizzato, con un expertise (tecnica e economica) specializzata, importante e non facilmente reperibile.

3. Nel capire come andare avanti, sarebbe utile esplorare cosa c’è e come è andata nelle iniziative di sviluppo di cui San Mauro è parte. (ad es. piani strategico provincia di Palermo, PIT delle Madonne). Se l’esperienza di attuazione o strategia non è stata utile o felice, importante capire perché, definire cosa si farebbe in modo diverso e come per fare meglio. E riportare il tutto nel futuro documento progettuale.

4. Definire vostro ruolo: consulting, associazione (da soli? con chi altro)?, consulenti individuali (contrattati da chi?) va definito. Ma tutto ciò dipende da cosa si vuole fare, e in allenaza con chi: mi pare sia decisivo avviare una parternship più o meno formalizzata con l’amministrazione. A meno di non voler fare un’operazione tutta for profit centrata sull’immobiliare, nel qual caso si dovrebbe trovare una banca o altro partner privato.

Infine, oltre al progetto di Barbara considerate anche che il progetto (e il documento di progetto) per la revitalizzazione delle Lammie a Pisticci (Lucania Film Festival) si propone obiettivi molto simili e uno scambio con loro potrebbe davvero essere utile.

Un caro saluto e a presto

[Marco MagrassiMembro]

(p.s. le” Madonne” di cui al punto 3 sono le Madonie corrette dal mefitico correttore di Word…)

[Autore]

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