Descrizione
Con la mia proposta per un nuovo tipo di contenitore del vetro per la raccolta differenziata,”ritrovarsi”può diventare un occasione per dialogare in maniera più creativa con amici,artisti ma soprattutto con l’ambiente circostante che diverta scenario
Ulteriori Informazioni
Nel suo percorso artistico Bruno Munari esplora gli effetti di luce,ombre e movimento soprattutto in rapporto con lo spazio.
In particolar modo dal 1950 servendosi della luce e di materiali vari di uso comune racchiusi tra i vetrini delle diapositive, propone degli ambienti in cui realizza una pittura proiettata. Queste composizioni sono fatte con mterie trasparenti-semitrasparenti stratificate. Non sono quindi semplici fotografie a colori ma proiezioni di materie capaci di affrescare un edificio.La mia proposta per il problema delle bottiglie di vetro abbandonate e spesso rotte nei luoghi d'incontro pubblici si ispira proprio a questa pittura proiettata (quindi Munari ma, da un certo punto di vista, anche artisti contemporanei come SWEATSHOPPE - Bruno Levy + Blake Shaw - a dimostrare quanto sia sempre attuale la video/projected painting) e allo stesso tempo ad un popolare gioco della nostra infazia quale il caleidoscopio. Gettando le bottiglie di vetro in uno speciale raccoglitore provvisto di un "frantuma bottiglie" e di un proiettore scenografico si può creare un continuum di variazioni compositive. Una vera propria "opera aperta" e in continua trasformazione grazie sopratutto alle persone che non saranno più "solo" cittadini responsabili non inquinando, ma anche parte attiva e autori delle costruzioni pittoriche.
Ritrovarsi per discutere, scambiarsi opinioni, parlare è da sempre una forma di arricchimento culturale, impedirlo non può essere una soluzione del problema dei rifiuti. Attraverso la mia proposta per un nuovo tipo di contenitore del vetro per la raccolta differenziata, "ritrovarsi" può diventare un occasione per dialogare in maniera più creativa... anche con l'ambiente circostante che diventa così scenario.
Le opere proiettate (diapositive/vetrini possibilmente ELABORATI da artisti e "COLORATI" dai cittadini responsabili con i vetri delle bottiglie cestinate) potranno affrescare e valorizzare non solo facciate/monumenti pubblici ma anche muri ciechi (come quello poco distante dalla zona delle colonne di San Lorenzo per il quale questo progetto era stato pensato) presenti in altre città del mondo. Si viene così incontro anche al pensiero che è alla base dell'associazione ARTEALMURO (
www.artealmuro.it proprietaria della facciata cieca prospiciente le colonne di San Lorenzo) che dice:
" Trasformare pareti anonime in luoghi della creatività e della comunicazione... un muro cieco, una ferita architettonica che diventa spazio libero all'interpretazione artistica, occasione di incontro, strumento di scambio culturale."Dimenticavo...
Se l'immagine proiettata non piace, per cambiarla basta gettar via un'altra bottiglia."... con un piccolo vetrino puoi affrescare una cupola..."
" ...il vivere moderno ci ha dato la musica in dischi ora ci da la pittura proiettata..."
Domus febbraio 1954 - Bruno Munari
Categoria principaleLocalizzazione del progettoMilano - Esportabile in tutte le città