Ehi, Giovanni, vedo che sei andato molto avanti. Complimenti!

per aprire il tuo diario di progetto guarda qui http://www.progettokublai.net/2008/09/22/diari-di-progetto-allopera/

Ciao Giovanni! Come ti ho detto in diretta l’altra sera durante l’incontro a Kublai anche io trovo il progetto molto interessante, e per dirla nel gergo kublaiano si sente la puzza del fagiano! – prova ne sia la pregnanza della tua descrizione nell’ “elevators pitch”
Secondo me è già tempo di portarlo sui diari di progetto, da usare per il perfezionamento. Le aree su cui mi sembra potresti riflettere sono:
- i pubblici e i bisogni: in questo momento ne descrivi tanti e diversi, non ho dubbi sul fatto che sia tecnologicametne che professionalmente tu e il tuo team potreste far tutto :), ma forse vanno individuate delle priorità, cioè quali sono secondo voi i soggetti che più hanno bisogno di servizi come i vostri e in questo momento non possono accedervi (vuoi per problemi di localizzazione, vuoi per problemi di costi)
- una migliore definizione di quali sarebbero le dotazioni tecnologiche del kinovan e quali/quanti i membri dell’equipaggio
- la scalabilità dell’idea – l’altra sera hai accennato al costituire una sorta di network in franchising del marchio, che mi sembra una cosa ganza – ma anche su questo bisogna fare un pensiero su cosa significa, tipo quali sono i requisiti tecnologico-professionali-etici minimi per accedervi e di che tipo di supporto godrebbero da parte del team centrale (cioè’ perche’ gli conviene comprarvi il marchio invece che copiarvi l’idea e basta
- una stima di costi (avviamento e poi gestione su base annuale), sia di materiali/tecnologie che di persone e dei ricavi

Fammi sapere se ti sembra abbia senso e quali sono le aree su cui potresti aver bisogno di expertise di altri kublaiani!

Per quanto riguarda il veicolo, è un diesel ma mi piacerebbe installarci un impianto a metano (cosa che un bravo meccanico mi ha detto essere possibile). E poi mi piacerebbe dotarlo di piccoli pannelli solari con un accumulatore per avere anche una fonte di corrente aggiuntiva ad un eventuale generatore.
Chiaramente sono ipotesi per ora ma ne saprò di più quando passerò alla fase di progettazione del veicolo come ufficio-regia mobile. In ogni caso questa idea mi è venuta molto tempo fa lavorando per un grosso service che faceva le dirette per Mediaset e il mio desiderio è fornire il livello più vicino a quello standard broadcast a costi inferiori e con tecnologia digitale.
Calcola che molti service sono costretti ancora a lavorare col Betacam perchè lo richiedono le tv, ma col passaggio definitivo al digitale terrestre le cose dovrebbero cambiare, e poi non dimentichiamoci della convergenza (videofonini, web tv, canali satellitari, palmari etc.)

Ti ho già detto che ci sono già dei locali che sono interessati alla ricezione (passiva per ora) di contenuti (corti, documentari ed eventi live realizzati in second life), il progetto di 2lifecast in collaborazione con Topx di Torino. Il kinovan potrebbe invece supportare lo streaming in trasmissione attiva, è un processo che piano piano sta iniziando ma che è di inevitabile diffusione.

Giovanni, già mentre me lo raccontavi a voce questo progetto mi piaceva molto!

Mi sembra colga un’esigenza che sarà sempre più sentita nei prossimi anni e che si propone di risolverla in maniera innovativa e a basso costo.
Mi incuriosisce una cosa: che tipo di investimento iniziale è richiesto per mettere in piedi tutto?

Grande Giovanni!!!! praticamente facciamo la versione del XXI del “E’ arrivato l’arrotino!!!” ..dai ne parliamo domani a Bari, e poi quando vuoi su skype o Sl.