Grazie Tito. I tuoi suggerimenti sono di nuovo molto “azzeccati”…Entro il week io e Rosa risponderemo ai quesiti posti da Alfredo e renderemo più chiara l’idea.
La tua osservazione sul Web è perfetta…ci abbiamo pensato e ti spieghero’ più in la’ in che termini, colgo il tuo suggerimento e andro’ a vedere il progetto che mi hai segnalato.
Sul personalizzare di più l’idea è anche questo molto giusto …io sono una neo mamma e so’ esattamente di che cosa stiamo parlando,effettivamente non l’ho fatto emergere, anche se il nostro è piu’ un connubio…Io Genitore e Rosa Non Genitore…vogliamo evidenziare anche l’importanza di un osservatore esterno diversamente coinvolto e diversamente attento alle dinamiche genitoriali….Ah tranquillo noi non abbiamo nessuna intenzione di mollate anzi vi stresseremo parecchio…abbiamo voglia di riuscire nella nostra grande impresa.

Ciao Gabriela,
sono contento che abbiate trovato il tempo-voglia-coraggio per postare la vostra business idea.
MI vengono da dire alcune cose sul vostro testo, che mi sembra un ottimo inizio.
Mi piacerebbe che il bisogno a cui il vostro progetto vuole dare risposta venisse espresso all’inizio in modo un po’ più personale, ed allo stesso tempo enfatizzando la sua universalità. Tipo: “molte famiglie rientrate dall’ospedale-clinica sperimentano..” oppure “avete provato anche voi un bisogno di risposte ai molti dubbi, …. Molti cercano la possibilità di confronto su internet o attraverso il confronto con amici e parenti”… in fondo quella della   maternità(paternità) è un esperienza problematica con cui la maggioranza degli adulti possono relazionarsi
Avete considerato di usare il web come strumento moltiplicativo degli interventi, inevitabilmente da fare a domicilio ed in compresenza, che volete fare?  Oppure via web si potrebbe pensare ad un intervento di follow-up tipo helpdesk.  Lo propongo non per indurvi a farlo, se pensate che non sia utile, ma per pensare a come rendere efficiente il vostro servizio, in un era in cui ci sono strumenti potenti sotto-utilizzati. Su Kublai abbiamo il progetto i-kiwi che voleva prestare assistenza psicologica largamente via web in remoto. So che non volete fare nulla di questo, ma vi consiglio di guardarlo solo per riferimento, perché mi sembra che fosse presentato bene e che avesse raccolto commenti utili. Non so che fine abbia fatto la vigorosa Laura, che lo proponeva)
Infine penso sia utile descrivere schematicamente le competenze su cui potete contare ora, ed il team che vorreste costituire a regime, con le professionalità che sarebbero necessarie.  In un progetto che si concretizza in larga misura in un servizio, le risorse umane sono chiave e danno credibilità alla proposta nel senso che danno l’idea che chi la propone è in grado di rendere un servizio di qualità elevata.
Di nuovo complimenti e in  bocca la lupo per i prossimi passi che vi aspettano

Grazie Alfredo. Io e Rosa partiremo dalle tue riflessioni e ci lavoreremo per poi risponderti ed iniziare a dare corpo alla nostra idea.

Grazie Gabriela,
ho letto il documento e mi sembra che l’idea di base sia molto chiara.
Dovremmo lavorare, se sei d’accordo, sulla struttura progettuale cercando di rispondere a queste prime domande:
Perché proprio voi volete/potete realizzarlo?
Perché l’intervento proposto è innovativo/nuovo/diverso (rispetto ad altri progetti ed esperienze)?
C’è la necessità di competenze di altri per realizzare il progetto? 
Come può stare in piedi il progetto? Chi sono i finanziatori e quali sono i probabili rientri?.
Se ti è possibile inizia a dare qualche risposta e se hai bisogno fatti sentire.
Lo staff e la community ti darà certamente una mano.
a presto
alfredo