Piano B

Torna a tutte le discussioni
  • Piano B
  • Iniziato da antonio fazio Avatar di antonio

    • Autore
      Articolo
    • ciao, una strada alternativa interessante, a mio avviso, sarebbe esplorare la dinamica utilizzata da Pink Floyd e Alan Parker in The Wall.
      L’idea è di sostituire Parker con Serafini o se si vuole con un contesto tipo metaverso (SL?).
      Al posto dei Floyd ci vedrei una band attuale (non faccio nomi).
      Al posto di Geldof una compagnia teatrale tipo Fura del Baus o un’attrice tipo Asia A più attori emergenti da selezionare.
      Il tutto in 12 videoclip prodotti da makers selezionati e sponsorizzati da brand specifici.
      In più un mainsponsor. Divilgazione: YouTube, mercato discografico.
      A questo punto si creerebbe una task force policentrica tra teatro, video e musica….
      Benvenuti feed back… antonio

    • Autore
      Articolo
    • caro ANtonio, il tuo Piano B è affascinante e riprende del resto l’idea originale della web opera di cui parlo nell’introduzione del romanzo. Peraltro potrebbe essere un momento di avvicinamento al PIANO A. Approfondiamo questo intuizione, anche alla luce di quanto ci diranno gli esperti di Kublai circa il finanziamento possibile del Piano A.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Diomira
      Diomira Cennamo
      Partecipante

      Mi intriga molto l’aggiunta di altri due livelli narrativi in un unico prodotto: il teatro e la musica, in maniera centrale (anche se qui sono un po’ di parte per la mia formazione…).
      Tra l’altro si potrebbe utilizzare l’animazione classica ma anche il metaverso, in un patchwork grafico che utilizzi diverse tecniche…Io non perderei l’allusione ai MMORPG, che sono un terreno di comunicazione (almeno tra singoli) e di espressione artistica oggi importante. E poi nel libro il metaverso in qualche modo c’è.
      Sarebbe molto bello recuperare e sviluppare il concept serafiniano, che dà un gusto e un’atmosfera particolare a tutto il libro: questo carnale/macchina/surreale (dove è centrale l’idea di un’integrazione Uomo-tecnologie sempre sull’orlo dell’alienazione). Chissà cosa penserebbe Serafini alla proposta di vedere animare i suoi disegni…
      Inoltre, credo ci siano diverse voci nel panorama musicale italiano che si cimenterebbero volentieri con questa sperimentazione.
      A me piace molto anche questo.

    Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.