prima bozza documento progetto [CHIUSA]

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  • Iniziato da giacomo Avatar di giacomo

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    • Avatar di giacomo
      giacomo
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      discussione chiusa.
      grazie in particolare a walter giacovelli, angelita levato e virginia gentilini per i consigli
      apro un’altra discussione per la seconda bozza del documento di progetto
      ciao
      giacomo

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Giacomo, ho abitato alcuni anni a San Matteo della Decima, un paesino tra Cento (Fe), Crevalcore (Mo), San Giovanni in Persiceto (Bo), in una zona di riferimento a cavallo tra le tre provincie in cui ti vorrai muovere per il prototipo progettuale.
      L’idea progettuale, che ho sfogliato velocemente e mi riprometto di analizzare con maggiore attenzione è senz’altro molto interessante e offre uno scenario suggestivo.
      E’ chiaro che è ad uno stato grezzo e ci sono alcune criticità, ad esempio vedo troppo macchinoso cercare di gestire un processo caotico e spontaneo determinato da utenti e relazioni che questi possono determinare con le biblioteche, passare per i “colli di bottiglia” degli operatori.
      Ritengo che il sistema dovrebbe essere progettato per integrare o accedere a informazioni pubbliche messe a disposizione dalle biblioteche in rete, ed operare su relazioni derivate dagli utenti, che la vostra piattaforma dovrebbe gestire.
      Ad ogni modo mi riservo di analizzare in maniera più approfondita la bozza progettuale, invitandoti a visionare alcuni progetti come ad esempio BCzone, Bookerang, che lavorano nel dominio di libro-interazioni socializzanti con modalità differenti; ti invito inoltre a visionare il progetto (in cui sono parte attiva tra l’altro) FooTour, che lavora nel dominio di evento-interazione socializzante; che può avere delle modalità affini al processo visione che tu esponi, pur partendo da eventi che confinano il progetto al dominio della mobilità integrata/tempo libero/turismo; ma che sono certo non avrai difficoltà a declinare al tuo caso.

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    • Avatar di Angelita
      Angelita Levato
      Partecipante

      Ciao Giacomo
      sono Angelita faccio parte dello staff di coaching di kublai. Sono esperta in sviluppo locale e mi occupo in particolare di sostenere i progetti nella fase di start up e di creare valore aggiunto dando un rafforzamento all’idea imprenditoriale. Pertanto entro subito nel merito delle mie considerazioni sulla vostra iniziativa. Ho esaminato dettagliatamente la descrizione che avete realizzato e devo farvi alcune attente considerazioni che vi suggerisco di tenere presente per migliorare il documento di progetto.
      Innnazitutto, avete parlato di scenario tipo ancor prima di descrivere l’idea ed i punti salienti del vostro progetto. In ogni progetto d’impresa la prima cosa è descrivere con semplicità e chiarezza di termini cosa si intende fare nell’ambito della propria iniziativa. Il cuore dell’idea è uno degli elementi fondamentali che deve emergere inizialmente e chiaramente dalla lettura del documento di progetto. Lo scenario tipo lo utilizzerei, successivamente, per definire con chiarezza le singole fasi del processo di erogazione del servizio. Nel punto C che avete definito “modelli negativi e punti fondamentali” in realtà si tratta di punti di forza e di debolezza dell’iniziativa coerentemente con il contesto delle altre analisi progettuali ed in particolare confrontandivi con uguali o simili iniziative già presenti nel mercato. Mi chiederei a tal punto: chi sono i vostri clienti? La vostra iniziativa, e questo aspetto mi piace molto, ha come principale finalità il conseguimento di un successo sociale di unione tra persone, ma l’impresa va vista in quanto entità socio-economica. Per conseguire tali obiettivi, è necessario innanzitutto analizzare il mercato in relazione alla propria offerta attuale o futura, segmentando la domanda al fine di individuare gruppi di consumatori dalle caratteristiche simili (target) che determinino reddito per l’impresa.
      Sono arrivata con piacere sino in fondo alla lettura del vostro progetto e spero, quindi, che le prime indicazioni, di cui sopra, possano contribuire ad aggiungere valore al vostro progetto.
      Se avete bisogno di chiarimenti contattatemi pure
      Saluti cari
      Angelita

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    • Avatar di Virginia
      Virginia Gentilini
      Partecipante

      ciao Giacomo!
      mi sono imbattuta per caso nel tuo progetto (e in Kublai) ed essendo una bibliotecaria (bolognese!) mi ha molto incuriosito.
      Progetti come il tuo sarebbero una manna sia dal punto di vista culturale che sociale, ma ti faccio presenti alcuni punti a cui forse non dai il giusto peso. Se vuoi interagire coi dati gestionali dei prestiti e con quelli anagrafici delle biblioteche, le cose potrebbero essere complesse anche se ti dovessi trovare di fronte a bibliotecari interessati a collaborare. Il problema principale è che in Italia il sistema gestionale predominante è Sebina, software della ditta privata Data Management, ma sostenuto anche da fondi pubblici attraverso ad es. l’Istituto per i beni culturali dell’Emilia Romagna. (Trovi i link in fondo alle pagine dell’opac ad es. http://sol.cib.unibo.it:8080/SebinaOpac/Opac?sysb=). E’ un problema nel senso che si tratta di un software totalmente proprietario, “imposto” alle biblioteche da scelte pubbliche e dalla necessità di partecipare a reti collettive di gestione dei dati bibliografici, e su cui i singoli gestori di biblioteche non hanno molto controllo, né tanto meno la possibilità di implementare servizi aggiuntivi come tutti vorremmo. Ogni richiesta di modifica sul software costa perciò molto in termini di denaro e di tempo, e difficilmente supera le barriere sia della gestione condivisa da parte di una moltitudine di biblioteche, sia di una certa inerzia di cui la ditta soffre a causa della posizione monopolista di cui di fatto gode.
      Aggiungo il triste tema della generale mancanza di soldi a disposizione degli enti pubblici, e del sempre più scarso numero di persone che lavorano nei servizi pubblici, motivi che potrebbero legittimamente venire addotti da qualunque bibliotecario di fronte alle tue richieste di collaborazione. Non per spaventarti ma vorrei anche farti presente che non è affatto scontato che il livello dei servizi bibliotecari a cui sei abituato nelle zone in cui vivi possa restare quello attuale. Anzi, tutto fa pensare il contrario.
      Per non finire con una nota di pessimismo, credo però che proprio perché i servizi pubblici navigano in pessime acque, ci sia bisogno di iniziative del tipo che proponi tu. Ho visto (un po’ in fretta in realtà) che conosci i siti come Librarything e Anobii. Perché non pensare ad un’implementazione di quei servizi? Lettori gemelli si è già su quelle piattaforme e, per prendere in considerazione anche l’aspetto locale, in Librarything ad es. c’è modo di legarsi a luoghi e biblioteche. Magari prova a seguire quella strada, e a sviluppare qualcosa che sia proponibile alle biblioteche nel modo gestionalmente più leggero possibile. Ad es. guarda http://www.librarything.com/venue/22195/Biblioteca-Sala-Borsa oppure l’iniziativa (appena abbozzata in verità) http://www.bibliotecasalaborsa.it/eventi/20788.
      Spero di essermi spiegata abbastanza, ricontattami se vuoi, mi trovi anche su http://nonbibliofili.splinder.com/
      Ciao! Virginia

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    • Avatar di giacomo
      giacomo
      Partecipante

      grazie per l’interessamento Walter,

      il collo di bottiglia degli operatori in effetti è una scelta maldestra.
      sto lavorando per correggerla e sostituirla con qualche interazione meno gravosa per il personale

      mi piacerebbe avere una conversazione con te in particolare su FooTour (ti ho aggiunto su skype,twitter e facebook…scegli tu! :)
      giacomo

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      giacomo
      Partecipante

      cara Angelita grazie per i consigli che sto traducendo nella nuova versione del documento.
      -porto in primo piano il cuore dell’idea
      -ristrutturo i capitoli intorno all’analisi SWOT (cercando di ridurre l’arbitrarietà dei termini)
      -aumento la parte di confronto col mercato, ovvero con progetti simili

      -la segmentazione della domanda…su questo ho ancora molto da riflettere e lavorare

      a presto!
      giacomo

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      giacomo
      Partecipante

      Virginia grazie veramente per questi consigli da una che lavora nel campo!

      come tu mi hai consigliato ora sto riscrivendo il documento tenendo conto
      - di una possibile integrazione con aNobii e simili
      - senza gravare con alcun compito attivo sul personale della biblioteca

      In effetti la chiave di volta di tutto il progetto è la possibilità di integrare questo servizio su sebina.
      Hai detto che lavori in una biblioteca di Bologna? Io la prossima settimana sono in zona…sarebbe bello poterne parlare dal vivo!!

      ciao e grazie ancora!
      Giacomo

      ps.che bello che una biblioteca come la salaborsa abbia scritto di social network come librarything!

      :)

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