• Walter ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di ListaEticaListaEtica il 20/6/2009

    L’esperienza di coach/staff e progettista è un’esperienza davvero incredibilmente ricca e coinvolgente, riesci a pensare meglio come progettista alle criticità e opportunità che lo staff tenta di far autoemergere, ma allo stesso tempo si acquisisce una sensibilità differente nei confronti dei progettisti, per cui l’apporto di consiglio, feedback, capacità di intervento e supporto anche umorale e motivazionale diventa davvero fondamentale.
    Alla fine interpreti in maniera “liquida” l’essere coach o staff, cioè riesci davvero a calarti nella realtà progettuale e capirne anche l’inevitabile “non detto”, che per pudore, per voglia di sorprendere o altre motivazioni non emerge in genere sia nei documenti, che nella discussione su Ning, ma spesso emerge da una rivelazione amichevole fatta dallo stesso progettista che ti sente davvero molto vicino.
    Non so se mi sono spiegato, ma in ogni caso è una scelta intelligente e coraggiosa.

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di ListaEticaListaEtica il 19/6/2009

    Beh, intanto mi sembra una bellissima cosa che Nicola il coach di Kublai lasci un po’ di spazio a Nicola il progettista. Mi leggo un po’ di roba, ci penso e reagisco. :-)

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di ListaEticaListaEtica il 19/6/2009

    Rispondo prima a Tito. ListaEtica è una realtà consolidata ed è per lo più frequentata da operatori del terzo settore, cioè gente che lavora dentro associazioni o altre forme di organizzazioni non profit.
    Lo scopo di ListaEtica è creare una cultura condivisa, aperta e trasparente sul know-how necessario a far funzionare al meglio le organizzazioni non profit.

    Queste organizzazioni tipicamente non hanno molte risorse da investire nella formazione dei propri dipendenti o volontari, per questo motivo ListaEtica ha rappresentato una delle poche forme di scambio e interazione.

    Nel 2000, quando avvia questa iniziativa, fu dirompente perchè, a differenza degli altri settori più internettiani, fare networking e scambiarsi know-how on line era per il terzo settore la luna.

    Oggi sto cercando di fare un salto di qualità perchè l’email non è più uno strumento sociale. Oggi il networking, nel senso letterale del termine, si fa in altro modo e Kublai ne è un esempio.

    La sfida di oggi è quella di portare 1200 persone iscritte ad utilizzare i social network in modo professionale e qui entra in gioco la piattaforma da scegliere…

  • Tito ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di ListaEticaListaEtica il 19/6/2009

    Non sono un esperto di queste cose ma, se dovessi basarmi sull’esperienza di Kublai, anche nel confronto con altre iniziative pubbliche assimilabili, ti direi che potrebbe non essere tanto un problema di tecnologia. Maun problema di argomenti.
    I problemi e le cose che riguardano gli operatori del terzo settore sono ormai troppe perchè un forum generalista possa essere attraente. Chi sono le persone che mi leggeranno se io pongo un problema o segnalo un’iniziativa interessante in questo blog/lista? Chi mi garantisce che saranno persone che sono interessate, mi capiscono, sanno di cosa sto parlando, condividono con me un’identità o delle vicende umane?
    Bisogna sapere con chi si sta parlando, più che sapere il numero di persone che ti leggeranno, ed ormai la realtà del terzo settore non è forse abbastanza per immaginarsele. Nei fatti poi, la condivisione di interessi determina poi il fatto che qualcun altro risponda agli stimoli di qualcun altro che scrive, e questo accende la miccia.

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di ListaEticaListaEtica il 19/6/2009

    Beh, a metter su un social network come sai non è difficilissimo: il difficile è scegliere la soluzione migliore per le esigenze della comunità e, certo, gestirlo e mantenerlo “vivo”.

    Si possono provare a fare delle ipotesi, conoscendo bene la struttura della comunità, le modalità di interazione sperimentate e desiderate, i tools più utilizzati e quelli che servirebbero ecc.Se mi dai qualche indicazione posso provare a suggerirti un paio di soluzioni (tanto sto giusto finendo un documentino che potrebbe servire… ;) )