Descrizione
E’ un social network sotto le mentite spoglie di un’associazione. Ha come oggetto lo sviluppo del territorio di Lamezia Terme partendo dalla condivisione del valore della conoscenza – e dei saperi – quale bene comune alla comunità residente.
Ulteriori Informazioni
LocalMente nasce con l'intento di favorire la nascita di una rete di soggetti di diversa estrazione culturale e professionale per la condivisione e la proposizione di idee nuove per lo sviluppo del territorio di Lamezia Terme. Il gruppo attualmente è composto da circa 20-25 persone che, in diversi modi, collaborano alla realizzazione delle iniziative. Attualmente gestisce una biblioteca aperta tutti i pomeriggi. La strategia di LocalMente punta a favorire il protagonismo della popolazione locale nello sviluppo del territorio, modificando alla base le esigenze ed i desiderata nei confronti della classe dirigenziale. Un percorso culturale, quindi, che si snoda attraverso diverse proposte progettuali, caratterizzate da un filo comune: realizzare strutture da rilasciare al territorio, e non eventi.
Il primo step realizzato è stato quello che è considerato il quartier generale, il laboratorio delle idee: la
Biblioteca degli Studi Territoriali.
L'obiettivo è favorire l'approccio multidisciplinare alle problematiche del territorio, favorendo l'aggregazione, lo scambio e la contaminazione delle singole competenze, finalizzato a favorire una crescita collettiva intorno a determinate tematiche.
Per realizzare questa idea abbiamo avanzato un progetto all'Amministrazione comunale nel quale si chiedeva un supporto nell'acquisizione di una bibliografia di base, sul modello universitario, ma con specifica focalizzazione su teoria, metodologia e casi emprici aventi per oggetto lo studio del territorio.
Il Comune ci ha messo a disposizione dei locali ma, ahinoi, a distanza di un anno, non siamo riusciti a ricevere un-libro-uno. Forse ci riusciamo per fine anno. La struttura è comunque attrezzatissima dal punto di vista multimediale, tramite nostri conferimenti. Abbiamo realizzato un database informativo nel quale sistematizzare le informazioni in nostro possesso. L'idea è quella di aggregare le informazioni per ambiti tematici e soprattutto, costituire una banca dati delle buone prassi da mettere al servizio della comunità. Tale iniziativa è replicabile in altri territori ai fini della costituzione di una rete capace di generare attività di benchmarking e scambio delle buone iniziative.
Il secondo passo, che stiamo per compiere è il lancio dell'Iniziativa "
Consegna la tua tesi alla tua Città". In sostanza chiediamo a chi ha svolto tesi di laurea, ma anche altri tipi di lavori scientifici aventi per oggetto il territorio lametino, di consegnarne una copia alla nostra biblioteca. Circa 30 sono già nei nostri scaffali. L'obiettivo è censire ed organizzare la ricerca sul territorio e fornire servizi di orientamento ai laureandi sulla scelta di argomenti che vadano ad integrare ed aggiornare gli studi esistenti piuttosto che duplicarli. Lamezia non ha una università. A fronte di un dibattito cittadino sulla necessità di aprire l'ennesima facoltà distaccata, noi stiamo cercando di far capire che il vero ruolo di un istituto del genere sul territorio sta nella sua capacità di generare ricadute positive in termini di ricerca e di spin off imprenditoriale, un aspetto economico leggermente diverso da quello delle rendite in termini di fitti ed indotto (che comunque sarebbe minimo).
Una seconda iniziativa in fase di avvio (inaugurazione il 15 dicembre) è "
Genius Loci". Abbiamo fittato un locale rustico nel centro storico disabitato ma sul quale insistono iniziative culturali del tipo "spot" (un evento di una sera). Cosa fare in questo locale? Sulla moda degli happy hours e degli aperitivi di prima serata, vogliamo proporre un spazio d'espressione dell'identità locale. Non mi dilungo sul raccontarvi le complicazioni storiche e sociali locali, ma tali iniziative incombono su un quartiere specifico di Lamezia, nel quale è necessario un lavoro preparatorio di ri-costruzione dell'identità e del senso di appartenza ai luoghi. Nella struttura sarà possibile esprimere in tutte le arti e e le forme l'identità locale, il tutto accompagnato dall'offerta di prodotti tipici non commerciali. L'obiettivo è far rilevare ai produttori il valore commerciale del suo vino sfuso, delle "olive ammaccate", dell'olio d'oliva, ecc., ma anche dei prodotti di artiganato locale, sposandolo con gli aspetti storici e culturali del luogo.
La terza attività in cantiere è la realizzazione del
Laborarotorio d'identità. Una bottega artigiana dove gli artisti ed artigiani locali che aderiscono all'iniziativa collaborano nel conferimento delle loro competenze a coloro che ne fanno richiesta. Il campo d'allenamento sarà costituito dalle occasioni culturali che già sono in essere (festa patronale, processione del Venerdì Santo, presepi viventi, ecc.), in coincidenza delle quali sarà ideata una produzione ad hoc di prodotti per la vendita. Obiettivo è valorizzare e tramandare i mestieri artigianali ed, al tempo stesso, provare a convertire eventi culturali consolidati, ma nei quali il cittadino è spettatore, in eventi collegati alla promozione dei prodotti locali nei quali si rileva un coinvolgimento reale della popolazione locale.
Un'ultima sottolineatura: per oguno di questi moduli sono coinvolti soggetti "presi tra la gente" ai quali, dopo un processo di affiancamento, la struttura viene conferita. Ciò permette di aumentare la base associativa, garantendo il protagonismo di tutti pur all'interno di una strategia condivisa.
Mi scuso per la lungaggine ma anche per l'estrema sintesi di alcuni concetti.
E' giusto anche accennare alle criticità rilevate:
1. Enti pubblici assurdamente distanti dal concetto di struttura, rispetto all'evento.
2. Resistenze nella maturazione dell'idea di condividere le proprie idee o i propri lavori. I beni immateriali, prodotti dall'intelletto, sono oggetto di maggiore gelosia, paradossalmente.
3. La difficoltà nel far evolvere queste iniziative verso qualcosa di più stabile e, perchè no, di fonte di reddito, in quanto non si calano in un territorio in fermento su cui generare massa critica.