• ciao anselmo, dai un’occhiata se ti va al progetto g.a.s.2puntoZero… è ancora in fase embrionale, ma la sperimentazione che abbiamo condotto per testarlo ha ottenuto risposte incoraggianti.
    aggiungeremo al più presto su kublai documenti esplicativi del progetto per maggiori info e dettagli…
    saluti!

  • Grazie Floriana seguirò certamente il tuo consiglio.

  • nell’ottica della condivisione di informazioni in merito lo sviluppo sostenibile, a dicembre nescerà un social network Zoes che affronterà a 360 gradi tutte queste tematiche.
    A tal fine ti consiglio tra breve di dargli un occhiata e inserire la tua idea progettuale lì.

  • Ciao Walter che servano manager per lo sviluppo sostenibile è ormai motivo di corsi di formazione o master post laurea, a questi devono seguire poi applicazioni che con nuovoecosistema e paginetiche vorremmo rendere praticabili sia dagli utenti che da coloro che saranno incaricati di costruire la rete.
    Trovo molto interessante il progetto onyourway , si inserisce molto bene nello spirito di condivisione che ci guida.
    Augusto

  • Ciao Anselmo, intanto già essere quì in Kublai avere visibilità e iniziare lo scambio di relaizoni è un primo passo. Ti consiglio di seguire anche il progetto di Car Pooling 2.0 che stiamo lanciando in questo progetto (sempre inserito in Kublai).

    http://progettokublai.ning.com/group/onyourway

    - Da quello che mi pare di capire il focus è più sui manager e gli attori di questo cambiamento nei confronti dell’ecosostenibilità. Mi vengono in mente managerzen ad esempio come portale del genere.

    - Concordo che serva una maggiore razionalizzazione e integrazione dell’offerta dei servizi per soddisfare una crescente domanda e migliorare la circolazione dell’informaizone.

    Aspetto maggiori info sul progetto per interagire al meglio.

  • Ciao Walter, ti ringrazio per gli appunti che mi hai inviato e spero di darti qualche spunto in più per capire come stiamo impostando la nostra azione.
    Nuovoecosistema vuole essere un contenitore di informazioni a cui tutti possono collaborare e nello stesso tempo mettersi in rete con altre iniziative il cui fine sia lo sviluppo sostenibile ( in cui sta anche un bel pò di decrescita) .
    Vedi i buoni locali di solidarietà.
    Questo progetto ha per ora come partner Confcooperative Imperia.
    E’ stato creato un distretto di economia solidale : http://www.destati.org e puntiamo sul terzo settore per la parte info educativa sul territorio.
    A una crescente domanda di consumo consapevole non corrisponde un’offerta mirata e organizzata in tal senso da parte delle piccole e medie imprese italiane sia esse produttori, commercianti che fornitori di servizi.
    Per questo a nuovoecosistema è affiancato un motore di ricerca dedicato alle piccole e medie imprese che sottoscrivono una carta dei principi: http://www.paginetiche.it
    Naturalmente queste imprese saranno seguite per iniziare quei percorsi di cambiamento necessari per soddisfare quella stessa domanda di prodotti e servizi che il consumo critico in generale e nuovoecosistema nel nostro caso vanno a indicare ai consumatori ( nuovi stili di vita )
    Quindi web ma molto lavoro sul territorio per creare appunto un distretto sostenibile poi duplicabile in altre province.
    Come Kublai possa esserci di supporto e facilitazione è una domanda che mi sono posto, ma non ho ancora ben individuato quali strumenti abbiamo a disposizione. A livello informatico e web non abbiamo per ora risorse umane in tal senso, se non tanta buona volontà.
    Sono per questo gradite segnalazioni e suggerimenti.
    Ciao

  • Ciao Anselmo sulla necessità di un nuovo ecosistema, sicuramente sfondi delle porte aperte, si tratta di capire con quali visioni e proposte intendete apportarle e come con Kublai possiamo essere di supporto e facilitazione.
    Ad ogni modo ho visto dal sito che toccate alcuni punti secondo me molto interessanti che per lo sviluppo locale (spesso altrove) non vengono trattati con coraggio; penso che con lo sviluppo di iniziative di social network georeferenziate (abbiamo già degli esempi 40xvenezia, 40xcatania) si potrebbero testare su una massa critica più ampia.

    L’introduzione di una moneta-buono scambio locale, quì ci vorrebbero degli economisti monetaristi, ma la logica è chiara, la moneta ufficiale è un anello al naso che ci siamo messi come voi sottolineate, nessuno ci vieta di scambiare il valore delle merci con un contrassegno (non monetario) che ne certifichi il valore…ad ogni modo questo credo insieme alla filiera corta dei farmer market possa essere uno dei temi caldi del nuovo ecosistema da sviluppare con Kublai.

  • Ciao Anselmo..benvenuto.
    Il progetto sfonda delle porte aperte, quello che vorrei capire è se lo fa con un piede di porco o con strumenti innovativi :-)
    Ciao